La polizia ha ammazzato un manifestante, un ragazzo spagnolo di 20 anni.
Un'altra ragazza verte in condizioni gravissime, tutto ciò dimostra
per
l'ennesima volta a chi appartiene l'ideologia della violenza e la volontà
di
reprimere a costo della vita. Dopo Goeteborg, anche Genova dimostra
in modo
inequivocabile la brutalità degli stati, disposti a togliere
persino la
libertà di manifestare sancita dalla costituzione che pretendono
rappresentare. Lo stato italiano, per mezzo delle proprie forze armate
interne, intende assumersi il compito di contenimento del conflitto
sociale
che il capitale globale produce in Italia come in ogni parte del globo.
Gli Anarchici contro il G8 esprimono tutta la loro solidarietà
alle persone
vicine al ragazzo assassinato, alla ragazza in fin di vita e a tutti/e
i/le
feriti/e dalla repressione.
Esprimono altresì rabbia, indignazione e avversione agli assassini
materiali
in divisa, ai mandanti in doppiopetto e ai signori e alle signore che
nello
stesso momento in cui un ragazzo perdeva la vita brindavano e si abbuffavano
al gran galà dei G8, gli otto grandi criminali!
La violenza dell'autorità statale ed economica non potrà
fermare la sete di
libertà e giustizia, la morte di questo ragazzo grida vendetta.
Anarchici contro il G8
seguiranno aggiornamenti