DIRITTO ALLA DIGNITA':
CASA, LAVORO, LIBERTA' D'ESPRESSIONE E DI PENSIERO,
DI MOVIMENTO..
RISPETTO DELL'UOMO PER L'UOMO, LIBERTA'!

13 ore di presidio-assemblea spontaneo, tanta solidarietà tra fratelli, autorganizzazione e rabbia per un piccolo grande risultato!
Alle 7 di ieri mattina (23/5) 16 cittadini genovesi  sono stati "svegliati" da mattinieri questurini, e invitati ad abbandonare l'appartamento in quanto l'intero edificio era stato dichiarato inagibile dal comune.
Bloccati gas e corrente elettrica perché considerata rischiosa la loro erogazione.. ma solo in quell'appartamento abitato da senegalesi!!(?).
Gli altri inquilini (italiani, latino americani, e una pensione all'ultimo piano!!) non sono stati avvisati di nulla.. possibile che il resto del palazzo sia in ordine??? (alcuni sono poi scesi in strada con i vicini di casa).
Il proprietario dello stabile (di origine somala e di cultura fascista.. ha sostenuto:"in questa città c'e troppa libertà per voi neri!".. é nero pure lui.. ) era stato avvisato più volte dal comune circa la pericolosità della situazione (già alcuni anni or sono..) e invitato ad effettuare alcuni lavori per rendere agibile il palazzo.
Ma la proverbiale "equità" delle istituzioni si é ovviamente prodigata a peggiorare la già difficile esistenza degli inquilini senegalesi, piuttosto che occuparsi delle inadempienze del padrone di casa (colpevole soprattutto di aver messo a repentaglio prima e su una strada poi, le vite degli occupanti dell'appartamento).
Al solito il comune si fa forte coi più deboli e come sempre accade chi paga non sono mai i padroni!!
Dalle 9 di mattina gli abitanti dell'appartamento (fra l'altro tutti con permesso di soggiorno in regola e altrettanto regolare contratto d'affitto!), e buona parte della comunità senegalese hanno occupato la sottostante via Doria con i loro averi, borse e bagagli di ogni genere, bloccando di fatto l'accesso alla stazione principe alle auto private.
Il presidio é proseguito fino oltre le 22! Circa 200 persone fra senegalesi e non. Nel contempo una loro delegazione ha cercato di trovare una soluzione con sindaco e assessori vari.. inutilmente.
Dapprima il comune impone di sgomberare la via prima di accettare un tavolo di trattativa, poi capitola parzialmente e, molto più tardi, propone una poroga di una settimana allo sgombero definitvo dell'appartamento, in ultimo, visti i secchi rifiuti (unanimi) della comunità, accetta di far rientrare solo 7/8 degli abitanti, ma senza gas ed elettricità.. e di procrastinare anche gli altri sgomberi (sempre solo di senegalesi.. ), che erano previsti per venerdì prossimo.
Nuovo secco rifiuto dei fratelli senegalesi!
O questa casa o una nuova casa!
O tutti o nessuno! O tutto o niente!
Si passano il megafono di mano in mano e tutti concordano per una sola risoluzione..
Verso le 20 si prende la decisione e si occupa l'appartamento! Donne e bimbi/e rientrano in casa, la gran parte dei presenti (senegalesi e non..) rimane a presidiare la via e l'accesso al palazzo.
Verso le 22 la situazione sembra tranquillizzarsi.. il comune accetta la situazione almeno per questa notte..
la corrente c'e' e il gas pure.. per i fratelli senegalesi é stata una lunga e faticosa giornata; é tempo di preparare la cena.. a casa loro.
Per questa notte ne hanno ancora una.