Genova2mila2-unannodopo
Oggi x la prima volta
(piece teatrale
del gruppo "I Miserabili")
Sono un ragazzo e non solo un ragazzo. Se la vita è un cammino, allora il ragazzo sta solo un passo indietro all'uomo e non tutti gli esseri umani riescono a diventare uomini. Bene... è solo una questione di tempo. Ho solo 23 anni e voglio rimanere ragazzo ancora un po'. Già so che uomo vorrò essere; ma, tra i grandi, i più non mi piacciono... sto meglio coi giovani, quelli che camminano vicino a me, quelli che camminano con me, stando attenti a dove mettono i piedi. La strada dei grandi è piena di passi falsi e io sento la necessità di non calpestare niente di questa vita. Non è la quantità o la velocità dei passi che mi interessa, ma la qualità e l'armonia... senza quella non potrei diventare l'uomo che ho in mente!
Mi chiamo Carlo... ma i miei amici mi chiamano Carletto. Chi non mi conosce potrebbe pensare che sia per la statura, o perchè nel mio branco sono il più giovane, ma non è per questo. Chi mi ama, mi chiama così perche negli occhi e nei gesti conservo la vitalità di un cucciolo. Già... io non sono grosso, ma per me questo è stato un vantaggio: chi nasce forte dentro e piccolo fuori impara che una vita vera e giusta non è basata sul potere terreno, ma sulla capacità di rispettare ciò che ci circonda. Per questo, ho voluto imparare ad ascoltare e osservare, per capire cosa dovevo accettare e cosa dovevo rifiutare. E il rispetto per me non lo impongo... non lo chiedo neanche: lo suggerisco amando gli altri, cercando di capirli, porgendo una mano che parte dal cuore.
Oggi, nella mia
città, succede qualcosa di strano. Sembra che l'amore e il rispetto di cui vi parlavo,
siano definitivamente scomparsi.
Hanno chiuso le strade.
Hanno coperto con teloni i palazzi poveri.
E ad ogni angolo ci sono SOLDATI che ti
chiedono dove cammini, senza guardare come cammini.
Non importa se hai l'armonia nei passi. Non importa se sei un ragazzo che cammina con
rispetto...
LE STRADE SONO CHIUSE PER LASCIAR
PASSARE I GRANDI, quelli con la "G" maiuscola, quelli che badano alla
quantità e alla velocità. Forse, le strade, le hanno chiuse perchè io, coi miei passi
corti e gentili, avrei ostacolato la loro folle corsa.
Comunque tutto questo non mi piace. Quando alzo gli occhi, vedo brillare sopra i palazzi i fucili dei cecchini. E' strano come questi grandi che camminano calpestando tutto sentano il bisogno di proteggersi da me. Ma, del resto, gli esseri umani temono sempre ciò che in loro c'è di sbagliato. La loro violenza nasce dalla paura per la dignità che c'è negli occhi di chi ha capito che il segreto della vita sta nell'amore e non nel denaro.
Oggi vorrei andare al mare. Ma credo che dovrò dar retta alla mia coscienza: quando tutto è così strano, lei mi impone di capire. E allora credo che andrò là, dove non si può camminare, per vedere se posso ascoltare, per provare a parlare con chi mai ci ascolta. Camminerò con gli altri, ma senza timori. Avrò la mia solita canotta bianca: semplice, neutrale, pulita. Pulita e non sporca come l'aria di questo luglio. Perchè non solo lo smog fa cappa sotto quest'afa... anche le bugie hanno il loro bel peso. Le bugie dei Grandi, quelli con la "G" maiuscola, ma anche quelle dei giovani, quelli con la "g" minuscola, quelli che camminano mettendo i piedi dove è comodo a loro, quelli che sfruttano le bugie dei Grandi per raccontarne di nuove che gli permettano di fare strada a modo loro, di diventare potenti, magari scalzando i primi.
Oggi credevo fosse uno di quei giorni in cui, anche se c'è tanta gente, è facile sentirci soli, ma non è così.
QUI STIAMO SCAPPANDO TUTTI INSIEME.
QUELLI CHE AVEVANO LE BANDIERE LE HANNO ABBANDONATE PER CORRERE PIU' VELOCEMENTE, OPPURE USANO LE ASTE PER DIFENDERSI.
OGGI I GRANDI HANNO DECISO DI DARE LA CACCIA A TUTTI, SIA AI CAMMINATORI ACCORTI, SIA AGLI INCONSAPEVOLI.
OGGI ABBIAMO TUTTI LA STESSA PAURA, LO STESSO TERRORE.
OGGI ASCOLTIAMO TUTTI LE NOSTRE STESSE URLA.
OGGI, PER LA PRIMA VOLTA, SENTO IL MIO SORRISO VENIRE MENO.
OGGI LA MIA COSCIENZA, DOPO AVER GUARDATO ED ASCOLTATO, MI IMPONE DI REAGIRE, DI RESISTERE A QUESTA GIUSTIZIA INGIUSTA, A QUESTI GRANDI PREPOTENTI, A QUESTA VIOLENZA CHE PROPRIO... NON MI APPARTIENE!
OGGI, PER LA PRIMA VOLTA NELLA MIA VITA, STO TIRANDO PIETRE, ERIGENDO BARRICATE CON QUESTI RAGAZZI CHE COME ME, PER LA PRIMA VOLTA, TEMONO PER LA LORO VITA.
OGGI, PER LA PRIMA VOLTA, VEDO UN PAZZO ESTRARRE UNA PISTOLA... LA PUNTA CONTRO UN COMPAGNO...
"COSA FAI STUPIDO?! POSALA! IO CHE NON HO MAI PUNTATO NEANCHE L'INDICE CONTRO UN ALTRO UMANO, QUESTO NON LO SOPPORTO! TE LA LEVO IO DALLE MANI... QUELL'ARMA!"
OGGI, PER LA PRIMA VOLTA, LA BOCCA DI UNA PISTOLA MI GUARDA IN FACCIA.
OGGI, PER LA PRIMA ED ULTIMA VOLTA, UN PROIETTILE MI COLPISCE.
e mentre cado penso a tutti voi, ai nostri passi, alla qualità e all'armonia... e devo smettere...
PERCHE' OGGI, PER LA PRIMA VOLTA, MI INVESTONO DUE VOLTE
e non posso più difendermi quando
OGGI, PER LA PRIMA VOLTA, QUALCUNO MI SPUTA ADDOSSO, MI PRENDE A PIETRATE, MI INSULTA, MI DERIDE, MI SPEGNE ADDOSSO LE SUE SIGARETTE...
OGGI, PER LA PRIMA VOLTA, E MI DISPIACE, VI LASCIO A RESISTERE DA SOLI, IN UNA DI QUELLE GIORNATE DOVE, ANCHE SE C'E' TANTA GENTE, E' IMPOSSIBILE NON SENTIRSI SOLI NELL'ESSERE VITTIME DEI GRANDI.
TOCCA A CHI RIMANE DIFENDERE CHI NON C'E' PIU'
W CARLO
andrea borlando, un amico di carlo, 20Luglio2002 piazza carlo giuliani, genova