A
Napoli dal 15 al 17 marzo si terrà la terza riunione del Global Forum sul
governo digitale, dove i tiranni del mondo si riuniranno per discutere delle
nuove forme di dominio e dell'uso dell'informatica per accenturare le stesse. Noi
in quei giorni saremo nelle strade di Napoli per disturbare e boicottare i loro
disegni criminali.
Appello
per la creazione di un rete provinciale antagonista alla globalizzazione
neoliberista
Il futuro del mondo
Mucca pazza, cibi transgenici,
dissesto idrogeologico, accumulo di rifiuti nocivi, disboscamento, inquinamento
elettromagnetico: sono questi i risultati di uno sfruttamento irresponsabile e
criminale della natura che viene giustificato dalla logica del “profitto a
tutti i costi”.
Se da una parte assistiamo alla
propaganda di una nuova economia sempre più virtuale, dall’altra tocchiamo con
mano il generarsi di nuove povertà e l’allargarsi del divario economico e
sociale tra ceti e paesi sempre più ricchi e ceti e paesi sempre più poveri.
La disumanizzazione dei rapporti
sociali, la mercificazione della persona, il calvario migratorio di popoli
privati di ogni diritto, rappresentano il sacrificio dell’umanità sull’altare
del libero mercato.
In questo scenario apocalittico
il destino dell’umanità è gestito da organismi autorappresentativi, privi di
legittimazione sociale, non eletti democraticamente, che dettano le leggi e le
regole agli stati nazionali trasformando in profitti per pochi i diritti alla
salute, alla cultura, alla propria terra e alla propria storia.
Gli organismi sovranazionali
sono: il fondo monetario internazionale (FMI), la banca mondiale (BM),
L’organizzazione mondiale del commercio (WTO), l’organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), il forum mondiale dell’economia
(WEF).
I loro rappresentanti, esponenti
del mondo dell’alta finanza e dell’industria, nel nome dello sviluppo, del
benessere e del progresso, affamano intere popolazioni, distruggono l’ambiente
e tentano di reprimere ogni forma di opposizione sociale, controllando ogni
aspetto della vita umana attraverso l’informazione unilaterale e l’induzione al
consumismo.
L’85% della ricchezza mondiale è
concentrata nelle mani di pochi ricchi, mentre miliardi vivono in
povertà e la ricchezza viene gestita per alimentare se stessa invece che per
rispondere ai bisogni dell’umanità.
In un mondo in cui il potere
politico è completamente subalterno al potere economico, in cui le istanze
sociali non vengono più rappresentate da nessuno, assistiamo allo
smantellamento dello stato sociale per cui non ci viene garantito più nessun
diritto elementare.
Il debito estero dei paesi
poveri, la militarizzazione del territorio, le cosiddette guerre “umanitarie”
che tornano ad avere i connotati di guerre di conquista, il nuovo proliferare
di armamenti che devastano completamente persone e territori con effetti
permanenti nel tempo, sono i fenomeni della globalizzazione che ci giungono da
ogni parte del mondo.
Sul nostro territorio la
precarizzazione del mondo del lavoro rendono sempre più difficile la vita
quotidiana, mentre la ricetta della flessibilità rende instabile ed insicura la
nostra esistenza.
In
questo mondo globalizzato la distruzione delle culture locali genera una
perdita di coscienza e d’identità e l’omologazione e la manipolazione
dell’informazione trasformano ogni singolo individuo in merce.
A fronte di tutto ciò, in tutto il mondo prendono vita e si diffondono reti autorganizzate, composte da soggetti diversi, che, consapevoli degli effetti devastanti della globalizzazione, costruiscono nuove forme di aggregazione sociale, di economie solidali, di momenti di lotta nella prospettiva di creare un novo assetto della società che sappia essere antagonista al neoliberismo. Per questo diventa importante, anche nella provincia dei Benevento costruire una rete territoriale di opposizione e alternativa alla globalizzazione, in cui convergano: le forze sociali e politiche di base, il volontariato e l’associazionismo laico e religioso, le associazioni di produttori e consumatori, studenti e docenti, il mondo ambientalista e pacifista, i singoli individui e tutti quei soggetti che vivono quotidianamente, sulla propria pelle, gli effetti dell’esclusione sociale.
Vogliamo costruire una rete, che
sia davvero espressione di tutte le realtà che vi aderiscono, per realizzare
momenti di discussione nelle scuole, nelle università, nei diversi ambienti
sociali per realizzare opuscoli informativi, per dare vita ad iniziative locali
di solidarietà, attraverso rassegne cinematografiche, iniziative musicali,
laboratori artistici e culturali, seminari, mostre fotografiche e pittoriche e
altri momenti d’aggregazione, di
incontro e confronto tra tutti i partecipanti.
Per promuovere il consumo
critico, un sistema di sviluppo che valorizzi le risorse locali e la qualità
delle produzioni, uno stile di vita eco-compatibile.
Comitato promotore:
Csa
DEPISTAGGIO; Slai Cobas; Comitato di lotta disoccupati e precari; Giovani
Comunisti-PRC; Coordinamento degli Studenti Autorganizzati; Associazione "EMISFERO-SUD";
Cooperativa "Il Mosaico"; Forum Ambientalista.