BARAONDA D'ORSI AL CARNEVALE VENEZIANO

di Emilio Campanella

Massì, diciamolo, questo stanco carnevale, anzi, quest'anno, più che stanco, proprio stracco, le cui presenze sono fortemente diminuite, ci ha comunque regalato qualche piacevole occasione, alidilà della quasi nulla proposta di curiosità, e proprio esente da stimoli culturali, attira comunque sempre un bel po' di gente, e se ci sono quelli che vengono per "far casino" nel senso proprio deteriore e violento del termine (ubriachi che innaffiano di liquidi organici le serrande dei negozi della piazza e della piazzetta, mentre le forze dell'ordine, numericamente di molto superiori al solito, guardano, toh !, dall'altra parte !) ci sono anche quelli che vengono per "star bene" come si diceva negli anni settanta. E fra questi, coloro che stoicamente decidono di sacrificare tutto sull'altare del narcisismo e passano ore e ore in maschera per farsi fotografare, e più spesso con un freddo semi-polare, con costumi complicati che, come si sa risultano praticamente degli scafandri, e impediscono ogni possibile periodico conforto fisiologico che non imponga una completa "svestizione". I più intelligenti, e quest'anno non erano pochi, senza maschera sul volto a mostrare molto spesso delle belle facce barbute ! Ricordo con emozione un orsone dalla bellissima barba bruna (al tentativo di intervista non ha voluto declinare neppure il nome di battesimo...ma lo perdono ugualmente !) con un sontuoso costume ricco d'ori e una decorazione sopra e attorno al capo, solare e come di pianeti in orbita, che molto mi ha fatto pensare a Sarastro, come la Regina della Notte mi ha ricordato una signora che talvolta lo accompagnava , lunare e in argento, ma più spesso era solo, si sa Astrifiammante ha sempre avuto un caratterino difficile. Un altro orso gustoso, in vari sensi, almeno allo sguardo, era una specie di sacerdote musicale, infatti la lunga e sontuosa palandrana era costellata di compact-disc, e la tiara era sormontata, nientemeno che da un video-disco !

Ma ho visto anche cose più semplici (SIC) come un bell'orsacchiotto castano con baffoni e maglietta a righe in tinta che, simpaticamente brillo, ballava davanti all'Ala Napoleonica, quando, accortosi che un bel Mago Merlino, o qualche cosa del genere, tutto in blu e con un mantello elegantemente straccione, con barbone e baffoni lunghissimi (sopra i suoi grigiochiari, e non meno belli) e sopracciglioni applicati al copricapo brillante, lo stava fotografando, gli è corso incontro per abbracciarlo e gli ha stampato una notevole serie di baci su tutta la faccia !

Li ho lasciati alla loro serata e sono tornato alla mia caccia che non è stata peraltro, fortunatamente, infruttuosa !


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