FELICE DI ESSERE ORSO (L'importanza di essere orso)
di Emilio Campanella
Alla fine di "B.EN.E." della compagnia ORCHESTRA STOLPNIK
di Bologna, diretta da BORIS BAKAL, un simpatico signore slavo con cui abbiamo
fatto quattro chiacchiere a proposito dello spettacolo, abbiamo avuto la
gradita occasione di vedere da vicino e scambiare alcune impressioni anche
con Ennio Ruffolo, attore e coautore, insieme con lo stesso regista, e con
gli altri interpreti, del testo.
Lo avevamo notato già, e per varie ragioni, seduto sui gradini di un ponte poco lontano da uno dei capannoni dei Magazzini del Sale: luogo suggestivo fra quanti ve ne sono a Venezia, e cornice ideale per un lavoro di ricerca come questo.
Al centro di un rettangolo attorno al quale eravamo stati fatti accomodare da una cameriera-vestale, era allestita una scena composta da un tavolo e sette seggiole che gli attori, di lì a poco, avrebbero occupato: invitati e ospiti di una cena durante la quale nulla si sarebbe mangiato, pur non escludendo un certo cannibalismo psicologico che avrebbe portato i personaggi a fare un gioco di massacro tecnicamente 'a mosaico' con battute, abbiamo saputo, intercambiabili e accostabili variamente, a seconda delle situazioni, e tutto ciò condito con vari sottili tentativi di far entrare il pubblico/voyeur direttamente in gioco (nella partita ?).
Ogni tanto qualcuno si astrae, e attorno, lungo i vecchi muri con mattoni a vista abilmente illuminati a luce radente, compie azioni danzate, un po' come un monologo interiore. L'azione dura 80' e si rivedrà a Roma in ottobre... come dire: Non perdetevi l'occasione !
Nella semi-intervitsa con Ruffolo mi sono azzardato a chiedere quanto di lui ci fosse nel personaggio, e quanto di ursinità trionfante, per così dire ci sia, dunque, in entrambi i casi, essendo, parzialmente, costruito sul suo carattere il personaggio ch'è decisamente felice di essere orso come l'attore !
Due esempi dello spettacolo: fa un accorato "coming out" dichiarando il suo amore a un altro uomo; nello spazio gestuale, abbandonato su di una poltrona, si sbottona la camicia, si alza la maglietta e inizia ad accarezzarsi lentamente e affettuosamente la bellissima pancia !
PIU' FELICE DI ESSERE ORSO DI COSI' ?!?!
E' ben vero che la stagione teatrale estiva veneziana è stata particolarmente avara, ma questa è stata decisamente una bella sorpresa !
Emilio Campanella