Painted Bears in Bergamo
An article by Emilio Campanella about the art exhibition of Lorenzo Lotto paintings organized in Bergamo by the Accademia Carrara and the National Gallery of Art di Washington.
ORSIDIPINTI A BERGAMO
Una mostra di grande livello, quella dedicata al Lotto,
organizzata dall'Accademia Carrara e dalla National Gallery of Art di Washington
("Lorenzo Lotto, il genio inquieto del Rinascimento", 2/IV-28/VI
1998) e che vale indubbiamente il piacevolissimo viaggio a Bergamo per apprezzarne
o riapprezzarne le meraviglie artistiche e architettoniche della città
alta e alcune chicche di quella bassa: infatti, se la mostra si compone
di una scelta di soli (?!?!) 45 dipinti, I percorsi sono molti, in città
e nei dintorni, inseguendo le molte opere che l'artista ha lasciato. Grande
merito va all'organizzazione che ha stampato dépliant specifici dedicati
a ogni luogo e disponibili in diverse lingue. Il percorso ideale si inizia
con il restaurato chiostro di Santa Marta dove una mostra documentaria,
attraverso una serie di pannelli informativi presenta i principali luoghi
lotteschi della zona; poi si può continuare con le tre chiese poco
distanti: S. Bartolomeo, S. Spirito e S. Bernardino in Pignolo che ospitano
tre mirabili, restauratissime e ben illuminate pale d'altare, rispettivamente:
Pala Martinengo, Madonna e Santi, ancora Madonna e Santi, anche se cambiano
tanto i Santi quanto l'impianto. Si può, già da qui osservare
l'accurato lavoro compiuto sulle figure degli angeli, sul movimento e sull'aria
che li sostiene e li sospinge; non da ultimo è da notare l'amore
per i velluti drappeggiati e i tappeti orientali su cui torneremo.
A questo punto la funicolare porta oltre le mura cinquecentesche della città alta e dalla Piazza del Mercato delle scarpe, attraverso Via Gombito si arriva a S. Maria Maggiore per vedere (oltre al resto, naturalmente !) le tarsie del coro su disegno del Nostro. Un'esposizione al Palazzo della Ragione e un magnifico catalogo ne analizzano i rapporti con l'alchimia ("Le tarsie di Lorenzo Lotto, un percorso fra Bibbia e l'alchimia). Da qui, continuando per via Porta Dipinta si arriva a S. Michele in Pozzo Bianco sede di affreschi dedicati a episodi della vita della Vergine. Il luogo è di rara suggestione, e sulle pareti gli affreschi di grande bellezza delle altre cappelle appartengono a diverse epoche: una pala del Moretto merita tutta l'attenzione. A questo punto si percorre la Via della Noca e si arriva all'Accademia Carrara.
Secondo il livello di fatica si consiglia uno spuntino prima di affrontare la parte più impegnativa della giornata, considerando che questo museo possiede un'ampia scelta di opere assolutamente irrinunciabile.
Di fronte la Galleria di Arte Contemporanea ospita questa mostra agile e ben distribuita cronologicamente, e illustrata da pannelli sintetici che affrontano anche i vari percorsi trasversali, taluni interessanti, altri discutibili.
Uno dei temi più frequenti è San Gerolamo, molto amato dal pittore, e tappa devozionale obbligata della sua epoca; ce ne sono addirittura cinque. L'abilità di ritrattista essendo innegabile, occorre notare fra l'altro il notevole approfondimento psicologico dei soggetti, come dei particolari legati alla definizione della condizione sociale grazie agli abiti e ai gioielli; frequenti i giochi esoterici, come nel ritratto di Lucina Brembati, il cui nome di battesimo indoviniamo grazie a un rebus. Un'altra bella signora che scopriamo essere Lucrezia, ci mostra un disegno che anticipa il suo destino. Nella stessa sala, giusto acanto il ritratto dell'antiquario Andrea Odoni, attorniato di marmi antichi; un bell'omone barbuto e affascinante; in basso a destra una testa molto somigliante al guardasala un bell'orsone locale proprio simpatico e loquace ! -.
La pala di Recanati con un'annunciazione movimentatissima che vede un Dio Padre in un gesto come di imposizione delle mani che guarda Maria, immediatamente sotto, anche l'Arcangelo, fissato in un gesto ieratico e deciso, la guarda, il gatto di casa, spaventatissimo guarda Gabriele, e Maria stessa, con gli occhi sgranati e le mani levate dalla sorpresa, ci guarda come a domandarci spiegazioni su ciò che sta accadendo l'interno è curato ed elegante, e oltre la scena, uno sfondamento spaziale ci mostra un magnifico giardino. E' tutto un mondo !
Le tele di grande bellezza e importanza sono molte, mi limiterò, quindi, a un piccolo inventario dei begli uomini rappresentati: un orafo in un triplice ritratto allo specchio, secondo alcuni un altro rebus, siccome il soggetto pare fosse trevigiano, dunque: TRE-VISO; o ancora il malinconico e bellissimo nobiluomo (Mercurio Bua?) della Galleria Borghese con uno strepitoso paesaggio oltre una finestra dove San Giorgio si occupa del drago. Un'Adorazione dei pastori (due belloni barbuti) d'impianto notturno con un San Giuseppe orsobarbone da rapire o da cui farsi rapire immediatamente. Un San Cristoforo gigantesco fra San Rocco e San Sebastiano (con tutta probabilità, legato a una pestilenza, dato l'accostamento) un orsonissimo fra un bell'uomo barbuto e un giovanetto dalla muscolatura invidiabile insomma, per tutti i gusti.
Per finire, dirò della bella sala dove si espongono tappeti orientali antichi raffrontati a quelli dei dipinti, e di un doppio ritratto ironico in cui due coniugi sono sovrastati da un Cupido sornione che pone un giogo sulle loro spallebuon divertimento !
Per chi vuole e può, la festa continua Ponteranica per vedere il polittico del Batista, a Sedrina, a Credaro, a Celana, e soprattutto a Trescore per gli affreschi delle storie di Santa Barbara e Santa Brigida.
Emilio Campanella