IL TRAMONTO DELL'EROE
di Emilio Campanella
55': questa la durata di "SONO STATO o IL TRAMONTO
DELL'EROE" spettacolo della Accademia degli Artefatti del progetto
ETA' OSCURA previsto in varie parti per la regia di Fabrizio Arcuri.
Scatole di continue meraviglie sonoro/scenotecniche che la compagnia, stranamente ospite di una struttura che più facilmente programma teatro tradizionale (?!?!) e che quest'anno alterna in cartellone i titoli più prevedibili (e qui sono molto educato) alla ricerca più radicale, ha presentato al Teatro Toniolo di Mestre.
Ero, in effetti, molto spaventato per alcune signore "da abbonamento" che non sapevano, sicuramente, a che cosa avrebbero assistito: bastava vederne le facce l'ora successiva !
Lasciando questa involontaria cronaca mondana dirò che la preziosità dello spettacolo andava un po' perduta a causa delle dimensioni del teatro e del pubblico tutt'altro che folto: bisogna aggiungere che la serata era metereologicamente infame! Comunque a mia avviso si tratta di uno spettacolo che merita di essere visto per non perderne la cura minimale; infatti, in una specie di antro/studio d'alchimista/wunderkammer di elegante praticamente-modernariato, un Teseo quasi mentecatto viene smontato, svuotato e rimontato mentre da vetrine/vasche quasi in formalina reperti umani di anche notevole sex-appeal non scevro da buone qualità ursine (Mauro Santoriello, nella foto) vengono evocati da luci chimico/velenose, già dall'inizio quando un inquietante, elegante quadrumane e una figura ammantata di fiori, attraente-respingente, ci si presentano sotto la luce improbabile di un lampadarietto che un tecnico sadico, poco dopo, prenderà a sberloni facendolo ondeggiare paurosamente.
Come dicevo, all'odiato Teseo ne succedono più o meno di tutti i colori, nel suo trono/nicchia/reliquiario mentre vengono ripescate figure del suo orribile passato machista. Suggestivo, affascinante, ma non senza debiti estetico-espressivi da altri gruppi della ricerca ormai storica: basta poco per scrollarseli di dosso e spiccare il volo verso cieli più personali; mi sembra che questa compagnia abbia ali già abbastanza possenti per poterlo fare. Buon lavoro !
Con buona pace delle signore di cui sopra che, almeno, saranno tornate a casa con gli occhi pieni di belle carni virili squisitamente esposte !
Emilio Campanella