CINE 2002

 

Gennaio / Febbraio

CINEMA

di finanziamento per ISOLE NELLA RETE
informazioni o suggerimenti per telefono o e-mail elpaso@ecn.org

 

ISOLE NELLA RETE e' il server che da anni mette la propria competenza e le proprie macchine a disposizione di quanti vogliano condividere uno spazio virtuale di comunicazione/comunione in rete, sulla base di alcuni semplici criteri d'intesa: gratuita', tolleranza reciproca (purtroppo) e non riconoscimento delle istituzioni.
Ecco perche' si possono trovare nello stesso spazio di discussione e di fruizione di risorse realta' assolutamente diverse tra loro: anarchici, LILA, autonomia, Telefono viola, tute bianche … dando vita ad un' eterogeneita' di presenze che nella realta' fisica sarebbe in molti casi impossibile per l'elevato indice di incompatibilita' che divide in modo tradizionalmente drastico differenti punti di vista.
L'attitudine che invece unisce e' l'autogestione, la gratuita' intesa come rifiuto della mercificazione e il rifiuto della divisione dei ruoli, pratiche che valgono in qualunque ambito di rapporti: ad un concerto, nelle piazze e nella comunicazione telematica.
L'adesione a quest'idea, oltre ai legami personali, e' il motivo per cui le pagine di El Paso sono ospitate su Isole nella rete.

Le serate del cinema degli ultimi mesi del 2001 servono a contribuire al finanziamento di Isole nella rete, che vive esclusivamente dei contributi di chi usa tale spazio virtuale. L'entrata costa 1 euro.

Le inquietanti visioni pasiche si terranno ogni domenica alle 22.30 (puntuali)
e d'ora in poi saranno anche (ma non solo) su DVD. Si trattera' di volta in volta di singoli film slegati da ogni contesto o di rassegne a tema, a seconda dell'estro e delle turbe della popolazione pasica e dei suggerimenti provenienti da ogni parte.

RICOMINCIA IL VIAGGIO!

17 febbraio - 17 marzo

RASSEGNA di FANTASCIENZA

 

 

Domenica 17 febbraio

"EXISTENZ"
Can.-GB 1999


Regia: David Cronenberg
Attori: Jennifer Jason Leigh; Jude Law; Ian Holm; Don McKellar; Callum Keith Rennie; Sarah Polley; Willem Dafoe; Christopher Ecclestony

durata: 97"

Per la società Antenna Research, Allegra Geller ha ideato il gioco di realtà viruale eXistenZ, che prevede l'uso di un dispositivo semiorganico (gamepod) collegato a un cordone pseudombelicale inserito nel corpo dei giocatori mediante un foro nella spina dorsale.
Ted Pikul, dipendente dell'Antenna Research, la salva da un attentato durante una dimostrazione pubblica. Entrati nel gioco, i due attraversano un labirinto di esperienze fittizie al termine delle quali si scopre che tutto era un altro gioco virtuale (transCendenZ), ideato da una casa rivale. I due vi erano penetrati per sabotarlo.
È forse il film più teorico di Cronenberg, il decimo dopo 15 anni su soggetto tutto suo, anche se collegato all'universo di P.K. Dick.
Chiari gli assunti: la realtà artificiale non ha più bisogno di macchine per entrare in funzione; le macchine si sono fatte carne, l'unica regola del gioco è l'inafferrabilità di regole che provengono da un altrove ignoto anche ai suoi inventori.
Film povero ideato per sottrazione, senza effetti né attrezzi tecnologici (aboliti computer, monitor, televisori e anche specchi), è “nella sua asciuttezza un bell'esempio di cinema fantastico raccontato alla maniera classica” (Bruno Fornara),un videoludico resoconto su una cultura malata, non cupo né angosciante, persino divertente qua e là, percorso da un umorismo surreale nella sua miscela di gore, splatter e Kitsch, ma radicale nel suo pessimismo: ci siamo tanto abituati all'assurdità del gioco da volerlo proseguire a qualsiasi costo.

Un'Orso d'oro al Film festival di berlino nel 1999


Domenica 24 febbraio

"GATTACA"
("Gattaca - La porta dell'universo")
USA 1997

Regia: Andrew Niccol
Attori: Ethan Hawke; Uma Thurman; Jude Law; Alan Arkin; Gore Vidal; Ernest Borgnine

durata: 96 "

In un futuro “non troppo lontano” il mondo è governato dall'ingegneria genetica che divide gli esseri umani in Validi (concepiti in provetta col DNA manipolato) e Non Validi (gli altri, nati col vecchio sistema), considerati dei paria.
Per diventare cosmonauta ed essere inviato su Titano, pianeta di Saturno, un Non Valido ribelle (E. Hawke) assume l'identità anagrafica di un Valido (J. Law), finito su una sedia a rotelle e suo complice e, dopo pericoli e peripezie, parte. Decimo film del neozelandese A. Niccol, anche sceneggiatore.
Conta più la cornice che il quadro, per merito dell'impianto scenografico del polacco Slawomir Idziak e le musiche dell'inglese Michael Nyman, assiduo collaboratore di P. Greenaway.
Il quadro, cioè il racconto, è lambiccato, confuso e fiacco con personaggi poco interessanti.
Peccato: questo “mondo nuovo” alla Huxley così asettico e totalitario, così soft nella mimetizzata violenza del potere, era una tela di fondo bizzarra e originale.

Domenica 3 marzo

"NIRVANA"
It.-Fr.-GB 1997

Regia: Gabriele Salvatores
Attori: Christopher Lambert; Diego Abatantuono; Sergio Rubini; Stefania Rocca; Emmanuelle Seigner; Amanda Sandrelli; Claudio Bisio; Silvio Orlando; Paolo Rossi

durata: 114"

Nel 2005, in una metropoli formata da un Centro protetto e da miserande e pericolose periferie etniche (Marrakech, Shangay Town, Bombay), tre uomini che diventeranno amici cercano di sfuggire all'infelicità della propria vita reale o immaginaria: Jimi (C. Lambert), ideatore del videogioco Nirvana, Solo (D. Abatantuono), protagonista del videogioco, Joystick (S. Rubini), hacker di periferia, perseguitato da nemici e creditori, che s'è venduto le cornee, sostituite con protesi elettroniche.
Caso raro di film italiano che crea un mondo e inventa spazi, fu girato nell'area industriale dismessa dell'Alfa Romeo di Milano (e nei sotterranei del macello comunale) dove lo scenografo Giancarlo Basili ha inventato un microcosmo fantastico con un occhio a Bosch, Escher e la Pop Art.
È un film psichedelico in cui Salvatores cerca di aprire nuove porte alla percezione e gioca abilmente le carte dei prestiti, degli stili, delle idee altrui e della contaminazione dei generi.
È un film ludico in cui continua il suo discorso sul disagio giovanile, il rifiuto del mondo e della società come sono, il bisogno d'evasione, l'aspirazione all'avventura e alla bellezza. Abbacina nella sua dimensione visiva, frastorna con la colonna sonora, sbalordisce e accascia.
Tra gli interpreti spiccano S. Rubini, con un brio istrionico alla Pacino, e S. Rocca, una rivelazione.

Tre David di Donatello nel '97. Tra le critiche spicca quella di essere una scopiazzatura di 'Blade Runner"

Domenica 10 marzo

"VIAGGIO ALLUCINANTE"
("Fantastic Voyage")
USA 1966

Regia: Richard Fleischer
Attori: Stephen Boyd; Raquel Welch; Edmond O'Brien; Donald Pleasence; Arthur Kennedy; Arthur O'Connell; James Brolin

durata: 100 "

Per salvare la vita di un celebre scienziato, vittima di un attentato, alcuni medici si fanno miniaturizzare ed entrano nel suo corpo. Per arrivare al cervello e operarlo hanno solamente un'ora di tempo. L'idea di partenza, di genere fantabiologico (sceneggiatura di Harry Kleiner), è decisamente originale e realizzata con abili effetti speciali. Interessante ricostruzione “ambientale” e tanta fantasia. Unica donna la bella R. Welch.

Grandioso e visionario film tratto da un libro del grande Isaac Asimov.


Domenica 17 marzo

"IL PIANETA DELLE SCIMMIE"
("Planet of the apes")
USA 2001

Regia: Tim Burton
Attori: Mark Wahlberg, Helena Bonham Carter, Tim Roth

durata: 107 "

Dimenticate Charlton Heston (ma non completamente), dimenticate le celle criogeniche che hanno fatto scuola in tanti film di fantascienza e dimenticate una società scimmiesca come quella del film del 1968 (diretto da Franklin Schaffner), ma soprattutto dimenticate il vecchio finale, poiché questo è molto diverso.
Decisamente più fedele al romanzo, il pianeta delle scimmie di Tim Burton ("Batman" / "Il Mistero di Sleepy Hollow") è estremamente più dark, come tutte le sue pellicole, più violento e con un ritmo narrativo adatto ad un film girato trent'anni dopo.
La scelta di un remake di un'opera che ha vantato quattro sequel ed una serie TV, non è certo stata facile ed ha posto la necessità di creare un prodotto totalmente nuovo. Eliminata l'astronave che precipita con il suo equipaggio sul pianeta sconosciuto, rimpiazzata da una navicella esplorativa monoposto, è stato così possibile eliminare parimenti la sequenza della camminata nel deserto e del relativo confronto tra i personaggi umani.
Allo stesso modo è stato ridotto lo spazio dedicato al rapporto in cattività del capitano Leo Davidson (Mark Wahlberg / "La Tempesta Perfetta") e del suo studio da parte delle scimmie. Queste scelte, che come detto hanno giovato al ritmo, hanno però penalizzato lo spessore dei personaggi, in special modo quello di Davidson, che viene così ridotto allo stereotipo classico dell'eroe d'azione con rari tratteggi della sua psiche e soprattutto hanno appiattito lo scontro all'interno della società delle scimmie tra gli studiosi e l'elite del governo.
La Dr. Zira si è trasformata in Ari (Helena Bonham Carter / "Fight Club"), una figura paragonabile ad un'attivista per i diritti degli umani e il Dr. Zaius non esiste più rimpiazzato dal generale Thade (Tim Roth / "La Leggenda del Pianista sull'Oceano") cruento oppositore degli umani ed incarnazione del lato oscuro della società.
Eccezionale l'ambientazione, sia sotto il profilo dei costumi (hanno richiesto tre ore giornaliere di make up) che sotto quello della scenografia (di aspetto decisamente "afro"), ben supportata dalle musiche di Danny Elfmann.
Tim Burton ha voluto regalarci delle scimmie realistiche, quindi con movimenti sgraziati, con una forza incredibile unità ad agilità ed aggressività (fattori assenti nel precedente film).
Gli attori che hanno rivestito i ruoli delle scimmie si sono immedesimati nella parte con un apposito corso comportamentale (li vediamo spesso ciondolare o muoversi a quattro zampe nei momenti di tensione). Purtroppo gli umani sono quelli che lasciano più a desiderare (se Mark Wahlberg è più o meno accettabile, Estella Warren non è nulla più di un manichino con rossetto permanente, sugli altri stendiamo un velo), tanto che lo stesso regista tende a valorizzare maggiormente l'aspetto scimmiesco del film. Infine sarebbe stato forse preferibile abbandonare la satira sulla società delle scimmie, che tende a sfiorare il ridicolo (parrucchini, concubine, ecc.) e dedicarsi maggiormente allo sviluppo dei personaggi umani e non.

il padre di Thade è il grande Charlton Heston già protagonista della pellicola originale del 1968