stati modificati di coscienza

 

 

ALTROVE

ANNUARIO DELLA SOCIETA' ITALIANA PER LO STUDIO DEGLI STATI DI COSCIENZA

L'interesse di Nautilus alla collaborazione con la SISSC è legato a quello coltivato da alcuni suoi componenti per gli stati di coscienza indotti dalla musica, dalle tecnologie elettroniche, dalle sostanze psicoattive e dal loro impatto, uso e significato nella società attuale oltre che alle prospettive individuali e collettive che si aprono in conseguenza dell'uso sempre più massiccio di sostanze chimiche e tecnologiche che alterano lo stato di coscienza ordinario. In questa moderna "civiltà" è sempre più difficile riuscire a scindere l'individuo dalla società, così come (e soprattutto), diviene impossibile separare l'uomo dai suoi manufatti, dalla tecnica e dalle sovrastrutture burocratiche che gestiscono questa tecnica per l'ordinamento ed il coordinamento delle forze che vanno a formare la società stessa.
In un tale panorama, in cui la creatività dell'uomo ed i suoi prodotti sono sempre più slegati dalle reali possibilità di appropriazione, per la loro esasperata frammentazione e specializzazione, inevitabilmente l'individuo si viene a trovare in una situazione di fittizio benessere, in cui la completezza della persona è stata sostituita
dall'accaparramento ed accumulo dei beni, di denaro o di privilegi, ma l'interiorità ne viene inevitabilmente a soffrire, a mancare di completezza, di compimento, ed è probabilmente una delle fonti primarie del senso di inappagamento e schizofrenia che attanaglia noi tutti. E la situazione non è certamente semplificata né attenuata dall'atteggiamento di sospetto se non di deciso divieto che le sovrastrutture burocratiche, quali esse siano (governo, chiesa, lavoro, sport) hanno nei confronti delle sostanze psicoattive, ma più in generale con tutto ciò che può comportare una fuga dalla s(t)olida realtà, dopo aver privato, sotto l'egida del progresso, l'individuo della capacità di rimanere possessore del proprio corpo e del suo tempo, in un percorso parallelo ma brutale; le possibilità di fuga dell'individuo sono state impedite anche verso il sé, verso la propria psiche, "la sala comandi di ogni corpo deve rimanere ben chiusa a chiave".

Altrove n. 1
Pagg. 152,
€ 7,70

Altrove n. 2
pagg. 146,
€ 7,70

Altrove n. 3
pagg. 140,
€ 8,30

Altrove n. 4
pagg. 143,
€ 8,30

Altrove n. 5
pagg. 144, € 8,30

Altrove n. 6
pagg. 145,
€ 8,80

Altrove n. 7
pagg. 152,
€ 9,30

Altrove n. 8
pagg. 152,
€ 9,30

Altrove n.9
pagg. 152,
€ 9,30

Altrove n.10
pagg. 152,
€ 9,30

Altrove n.11
pagg. 152,
€ 9,30

Altrove n.12
pagg. 152,
€ 9,50

Altrove n.13
pagg. 152,
€ 9,50

GIANLUCA TORO : FLORA PSICOATTIVA ITALIANA. Piante spontanee allucinogene eccitanti sedative del territorio italiano. pagine 154, illustrato con centinaia di foto a colori, € 18,00

Fino a questo momento, sono state scoperte e utilizzate centinaia di piante psicoattive. Piante allucinogene, afrodisiache, sedative, eccitanti, le cui foglie, fiori o radici, contengono principi attivi largamente conosciuti e apprezzati in ogni latitudine e cultura. Parte integrante nei rituali di molti culti e religioni, utilizzate per curare malattie e lenire sofferenze, le piante psicoattive sono state determinanti nello sviluppo culturale, sociale e materiale del genere umano.


HUXLEY, WASSON, GRAVES
L'esperienza dell'estasi (1955-'63)

Pagg. 143, illustrato, € 7,80
 

La moderna etnofarmacologia e la psicologia degli stati di coscienza devono molto a questi tre pionieri delle due discipline che forse piu' di altri hanno influenzato tutte le successive ricerche tese alla comprensione dell'esperienza visionaria. Era l'epoca in cui l'ostracismo per la mescalina, l'LSD o i funghi psicoattivi era ancora in fasce e si poteva parlare ed usare queste sostanze in piena liberta' di movimento e di coscienza.


Cannabis indoor

Pagg. 86, illustrato, € 9,50
 

La coltivazione della canapa e' una pratica iniziata migliaia di anni fa; la sua scomparsa dalla faccia della terra, secondo le direttive ONU, deve avvenire entro il 2008. Basterebbe pensare a questo per rendersi conto della criminale follia che governa nelle stanze del proibizionismo. Ma non si puo' tacere della stupidita' di chi, pur potendo coltivare le proprie piante, sottraendosi cosi' ad un mercato illegale altrettanto criminale, preferisce alimentarlo consumandone i prodotti. Ma ci sono tanti che, per motivi terapeutici, nell'impossibilita' di usare canapa garantita e di buona qualita', si rivolgono ai semi, terricci e lampade per garantirsi una pianta che corrisponda, almeno in parte, ai loro desideri. In questo manuale si potra' trovare:
illuminazione
recipienti
spazio e condizioni ambientali
acqua di irrigazione
nutrienti
metodo di coltivazione
germinazione
procedimento per produrre talee
sistema continuo con impianto triplo
malattie e parassiti
schemi di impianti

 

 GIORGIO SAMORINI
L'erba di Carlo Erba

Pagg. 176, illustrato, € 8,30

A seguito della scoperta di documenti inediti del secolo scorso, torna alla luce l'origine del rapporto dell'Italia moderna con la cannabis indica (marijuana). Un pezzo di storia della medicina italiana del tutto rimosso; un corposo insieme di esperienze, di studi e di terapie mediche con la cannabis affatto secondario all'interesse nei confronti di questa pianta. Milano è il fulcro delle prime autosperimentazioni (sin dal 1847), dei primi "viaggi" e dei primi tentativi terapeutici a base di hashish. Vi sono coinvolti i più eminenti nomi della classe medica di quei tempi: Giovanni Polli, Carlo Erba, Andrea Verga, Cesare Lombroso, Filippo Lussanna, ecc. Per la prima volta in forma integrale vengono presentate le descrizioni delle esperienze personali lasciateci da questi primi "psiconauti" cannabinici, intrise di entusiasmi, di speranze, di innocenza, di poesia. Il testo prosegue con l'esposizione di altri eventi occorsi nel corso di un secolo, nel tentativo di offrire un contributo alla conoscenza della storia italiana della canapa indiana, indispensabile per una corretta visione e per una coerente soluzione della problematica "questione cannabis".

 

 GIORGIO SAMORINI
Gli allucinogeni nel mito.
Racconti sull'origine delle piante psicoattive.

Pagg. 196, illustrato, € 10,30

La ricerca prende in considerazione i miti che fanno di queste piante uno dei mattoni fondanti le culture di pressocché tutti i popoli. Il titolo, di per sé significativo, non fa intendere nulla del lavoro accurato, documentato ed unico in Italia, riguardante i miti di origine delle piante psicoattive. Qui si parla delle origini, del senso profondo del mito, così legato alle piante psicotrope; dal peyote alla cannabis, dalla datura alla coca, dal tabacco all'iboga, toccando tutte le sostanze psicotrope naturali utilizzate da millenni dall'uomo.

 

 SILVIO PAGANI
Funghetti

Pagg. 36, € 2,10

"È una storia millenaria quella di cui mi sento partecipe; una storia fatta da tanti uomini nei diversi periodi, e da alcuni funghi, gli stessi, da sempre. Si, poiché non posso ritenere che in questo prato alpino io sia il primo uomo a fare ciò che sto facendo.
Eccolo. Sono bastati pochi passi, pochi pensieri, per incontrarlo. E' il funghetto per eccellenza, il più diffuso in Europa, il più ricercato dagli amatori. Il suo nome scientifico è Psilocybe Semilanceata. Mi chino per osservarlo meglio, e subito se ne presentano altri alla mia vista ..."
Per la prima volta viene affrontato l'attuale fenomeno della raccolta e dell'uso dei funghetti psicoattivi (Psilocybe Semilanceata) in Italia.

 

 AA. VV.
Rospi psichedelici

Pagg. 48, illustrato, € 2,30

Rospi. Molti di questi animaletti hanno nelle loro ghiandole cutanee una sostanza allucinogena. L'uso di questa sostanza, estratta dal Bufo Alvarius, è ampiamente documentata nelle Americhe dove il culto del rospo/dio psichedelico era molto diffuso, tanto da mantenere a palude vaste aree per permetterne un costante e normale rifornimento. Lo sanno anche i bambini che la coda di rospo è un ingrediente molto volentieri presente nei calderoni di streghe e fattucchiere. Anche oggi il rospo è utilizzato (non in Italia ed in contesti non ritualizzati) e la parte centrale di questo lavoro parla proprio di questo, di come praticamente si estrae e si usa l'allucinogeno del rospo. Oltre a questo testo, il lavoro comprende un'introduzione sugli aspetti culturali legati al rospo psichedelico nelle società tradizionali e in Occidente. Una scheda sugli agenti psicoattivi ed una bibliografia specifica.

 

 

 AA. VV.
Amanita muscaria. A cura di Giorgio Samorini.

Pagg. 61, € 2,60

L'amanita muscaria o agarico muscario continua ad essere circondato dalle spesse nebbie del tabù degli allucinogeni, un tabù che ha una lunga storia e che spiega, tra l'altro, quell'ingannevole teschio che ancor oggi marchia questa specie nei manuali per i raccoglitori di funghi. 
L'agarico muscario non può essere così velenoso come è generalmente ritenuto, non è un banale rapporto di intossocazione-avvelenamento che lega e che soprattutto ha legato l'uomo a questo fungo. Fra questi due esseri viventi è esistito un rapporto ben più esistenziale e "funzionale" - vi è addirittura chi dice "evolutivo" - di quanto si è lasciato intendere.

 

GIANLUCA TORO: ANIMALI PSICOATTIVI. Stati di coscienza e sostanze di origine animale.

Pagine 144, illustrato, € 8,00

Per l'uomo, la tendenza a raggiungere stati di coscienza non ordinari è considerato un fenomeno innato, una vera e propria costante comportamentale senza confini di spazio e di tempo, alla ricerca dell' "altrove" e del sacro. Tale attitudine a modificare la propria percezione non è comunque limitata alla sola razza umana ma sembra interessare la specie animale in generale, come dimostrerebbero studi specifici al riguardo.
Una tecnica comune all'uomo ed a quelli che comunemente chiamiamo animali è l'ingestione di vegetali psicoattivi. In particolare per l'uomo non sorprende che, seguendo questo suo impulso, si sia rivolto al mondo animale.
Questo libro vuole offrire una panoramica sulle principali conoscenze che riguardano l'impiego delle sostanze psicoattive di origine animale ed essere uno stimolo per future ricerche, essendo consapevoli che si tratta di un campo di indagine ancora poco sviluppato e conosciuto.
Sarà evidenziato come l'animale possa contenere in sé i principi attivi (per esempio i rospi), oppure come possa accumularli nei suoi tessuti attraverso l'assunzione di vegetali essi stessi psicoattivi (per esempio nel caso delle chiocciole, delle anatre o del miele delle api).
Oltre a ciò, è importante la differenziazione tra uso accidentale ed uso intenzionale, con il primo certamente più diffuso del secondo. L'uso intenzionale, se reiterato, potrebbe divenire la base di un comportamento rituale con precise finalità; l'animale viene così sacralizzato poiché permette, per esempio, il contatto con il divino.
In questo testo rientrerebbero anche i preparati di tipo magico citati nella letteratura antica, dall'efficacia farmacologica dubbia o non dimostrata, e gli animali impiegati come afrodisiaci, di grande valore tradizionale presso molte culture.

 

GILBERTO CAMILLA: LE PIANTE SACRE. Allucinogeni di origine vegetale.

pagine 324, illustrato con centinaia di foto, € 17,00

Molti sono gli strumenti che modificano la coscienza e forse il più importante di tutti, per antichità, per universalità, è stato l'uso di vegetali psicoattivi: in ogni parte del mondo sono diffuse piante e funghi il cui consumo produce visioni, allucinazioni e profondi stati emozionali diversi. In tutti i continenti sono esistite -e continuano ad esistere- culture che utilizzano questi vegetali per trascendere la realtà ordinaria. La razza umana li ha immediatamente utilizzati; "immediatamente" nel senso di "senza mediazione": non vi era bisogno di particolari elaborazioni per accettarli, perché essi erano "cibo", un qualcosa da immettere nel corpo per vivere. Questa eredità biologica, senza distinzione di razza o popolo, non ha alcun bisogno di particolari spiegazioni circa la sua utilità: queste sostanze stimolano la mente, e l'uomo ha imparato nella fondamentale lotta per la sopravvivenza che con le sole mani, le sole gambe, il solo corpo , non può vincere: lo può solo con la mente, con la coscienza.

ILLUSTRAZIONI DI MATTEO GUARNACCIA

GIORGIO SAMORINI: L'ERBA DI CARLO ERBA. Per una storia della canapa indiana in Italia 1845-1948. Pagine 176, illustrato, € 8,30

 

 

GIANLUCA TORO: SOTTO TUTTE LE BRUME SOPRA TUTTI I ROVI.Stregoneria e farmacologia degli unguenti.

Pagine 144, illustrato, €10,00

Uno tra i molteplici fattori che avrebbero contribuito a definire il fenomeno della stregoneria è quello che si potrebbe definire "farmacologico". In sostanza, secondo tale interpretazione, l'impiego di componenti psicoattivi avrebbe ben potuto contribuire alle esperienze psichiche vissute dalle streghe, soprattutto in riferimento alla capacità di volare e di trasformarsi in animali e alla loro approfondita conoscenza del mondo vegetale.
Proprio il potere di spostarsi in volo è una delle caratteristiche indissolubilmente legate alla figura della strega, potere ottenuto con l'impiego di specifici unguenti.
L'unguento delle streghe fu probabilmente il preparato più conosciuto e utilizzato e il presente testo si propone di sviluppare l'"ipotesi farmacologica" raccogliendo i principali dati riguardanti la sua composizione, tentando di identificare i diversi ingredienti e di individuare i loro effetti.