da quando è nato informa-azione vi rimanandiamo per le news a

www.informa-azione.info

Ritorna alle news

2003-10-31

MASSIMO LIBERO: assemblea 1 nov a Pisa, report del 25 ottobre, e di Cagliari

Riceviamo ed inoltriamo:
Come i compagni ormai sanno, Massimo è a Rebibbia.
Siccome c'è bisogno del contributo di tutti per coprire le spese, e per fare
in modo che i contributi vengano coordinati, come compagni del Comitato
cittadino contro il carcere e la repressione di Viterbo abbiamo aperto un
conto corrente postale per Massimo.
Tutti i compagni che sia con iniziative pubbliche, sia a livello individuale
vogliono contribuire sono pregati di farlo utilizzando questo conto.
c.c.p. n° 48104723
intestato a ZINTU FRANCESCA
via dei Vecchi 1
Viterbo
Comitato cittadino contro il carcere e la repressione di Viterbo

Vi comunichiamo inoltre che Massimo si trova ora a
Rebibbia(via R.Majetti 00156-Roma),non più in
isolamento-è stato infatti trasferito nel braccio G 11
insieme,pare,a detenuti comuni.Il 4 novembre avrà la
risposta del Tribunale delle Libertà.

---------------------------------------------------

From: "reclus@libero.it" <reclus@libero.it>

Subject: Comunicato sugli scontri del 25 ottobre a Rebibbia

Comunicato sugli scontri del 25 ottobre a Rebibbia
Sabato 25 ottobre è stato indetto, sotto Regina Coeli, un presidio in solidarietà con Massimo Leonardi, arrestato la settimana precedente in seguito ai fatti del corteo del 4 ottobre.
Nelle prime ore del pomeriggio si è venuti a conoscenza del suo trasferimento al carcere di Rebibbia. Si è deciso di mantenere l´appuntamento in precedenza dato, sia per essere visibili nel centro della città che per permettere ai compagni di concentransi e spostarsi verso Rebibbia.
I primi arrivati si sono trovati davanti un imponente schieramento di polizia e carabinieri, che da subito hanno manifestato la propria intenzione provocatoria e premeditatamente repressiva chiudendoci sul ponte antistante e intimandoci di sciogliere il presidio. Dopo mezz´ora di megafonaggio, cori e striscioni in solidarietà con Massimo e con tutti i prigionieri, si è deciso di muoversi verso la stazione metro di Rebibbia. Allo stesso appuntamento si sono ovviamente presentate anche le forze dell´ordine. Dopo circa un´ora di presenza comunicativa nel piazzale di fronte alla metro, le circa 150 persone confluite, decidono di avanzare verso il carcere. L´avanzata della sbirraglia non si è fatta attendere e dopo pochi minuti è partita una carica a freddo, che ci ha costretto a disperderci per il quartiere, difendendoci con barricate di cassonetti e lancio di petardi, e a subire per più di un´ora una vera e propria caccia all´uomo. Questa operazione ha portato al fermo e al successivo arresto di 14 tra compagni e compagne, i primi trasferiti a Regina Colei e le seconde a Rebibbia. Subiranno un processo per direttissima nella mattinata di lunedì 27 ottobre al tribunale di Piazzale Clodio, con l´accusa di manifestazione non autorizzata, resistenza e lesioni.
Ciò che abbiamo vissuto sabato, rientra nell´ondata repressiva che nell´ultimo mese ha colpito trasversalmente varie realtà antistituzionali ed anticapitaliste su scala nazionale. E´ evidente l´intenzione di isolare ed accerchiare chi non accetta questa quotidianità liberticida di sfruttamento e mercificazione dell´esistenza. Ciò colpisce non solo i compagni ma tutti i proletari e tutti gli sfruttati di questo mondo che ogni giorno vedono peggiorare le loro condizioni. L´accerchiamento che sabato abbiamo sperimentato fisicamente sulla nostra pelle viaggia in parallelo con il processo di isolamento dal tessuto sociale di tutte quelle realtà ed individualità che continuano a praticare una conflittualità irrecuperabile a qualsiasi dinamica democratica e filo-istituzionale.
SOLIDARIETA´ CON TUTTI I PRIGIONIERI
MASSIMO LIBERO
LIBERI TUTTI E TUTTE

---------------------------------------------------

From: "stecunga" <stecunga@autistici.org>
Subject: I fatti di Cagliari: parlano i manifestanti


http://italy.indymedia.org/news/2003/10/408823.php
22 ottobre a Cagliari, per il presidio in solidarietà con Massimo Leonardi
by mariedda Saturday October 25, 2003 at 10:42 AM mail:


Un riassunto dei fatti del 22 ottobre a Cagliari, in occasione del presidio di solidarietà con Massimo Leonardi: manifestazione, carica, retata, arresti.
I fatti del 22 Ottobre, in riferimento al presidio e alla manifestazione di solidarietà a Massimo Leonardi
Il 22 ottobre, dalle 17 alle 19, in piazza Repubblica a Cagliari si è svolto un presidio di solidarietà per l'anarchico Massimo Leonardi, arrestato il 18 Ottobre con l'accusa di aver allontanato un agente infiltratosi nel corteo del 4 Ottobre a Roma.
Al termine del presidio abbiamo deciso di fare un corteo fino a piazza Yenne per proseguire il volantinaggio nelle vie del centro, ma a metà di via Manno il numero crescente di poliziotti, la comparsa di caschi, scudi e manganelli e la presenza della polizia anche in piazza ci ha indotto a tentare di disperderci entrando nel quartiere della Marina. Alcuni manifestanti hanno comunicato al vice questore la nostra volontà di sciogliere il corteo ma è stato loro risposto" Noi non vogliamo farvi sciogliere. Questa volta venite in questura".
Siamo stati inseguiti per i vicoli della Marina e, arrivati sotto i portici in via Roma, siamo stati caricati brutalmente alle spalle, mentre l'arrivo di altra polizia dalla parte della stazione ci ha bloccato la via di fuga.
Una prima parte di manifestanti è stata presa durante questa carica; altri, durante una caccia all'uomo che si è protratta per alcune ore in diverse zone della città.
I fermi sono stati in tutto dodici, quattro dei quali tramutati in arresti; per uno degli arrestati è stato necessario ricorrere al ricovero in ospedale per trauma cranico; a un altro degli arrestati, dopo il rilascio, sono stati prescritti sette giorni di cure; anche uno dei fermati è dovuto ricorrere a cure mediche.
Gli articoli dei giornali locali mentono. E' falso che: volessimo arrivare in via Roma per attaccare il palazzo della regione; che ci siano state vetrine spaccate; che ci siano stati scontri ripetuti e provocati da noi; che alcuni di noi avessero bastoni e catene; che non volessimo sciogliere il corteo. Non ci sono stati attacchi da parte nostra, ma tentativi di difesa, perché non ci si aspettava un dispiegamento di forze che copriva piazza Costituzione, piazza Yenne, via Roma e le vie laterali, ovvero zone ben lontane dalla piazza del presidio iniziale. Questo ci fa pensare che la polizia avesse pensato e pianificato il pestaggio e la retata.
Ai fermati non è stato permesso di ricevere cure mediche; gli è stato permesso altresì di nominare un avvocato ma di fatto gli è stato impedito di contattarlo: solo la pressione dei compagni fuori dalla questura ha permesso che gli arrestati entrassero in contatto con un legale.
L'udienza preliminare per tre dei quattro arrestati, il 23 mattina, si è conclusa con il rinvio del processo al 13 gennaio e la scarcerazione; il ragazzo ricoverato è stato dimesso oggi, 24, e anch'esso rinviato a giudizio.
Alla manifestazione a Cagliari per lo sciopero generale, uno spezzone di circa 200 compagni ha sfilato in coda al corteo con lo striscione "SI ALLO STATO SOCIALE NO ALLO STATO DI POLIZIA" distribuendo volantini informativi rispetto ai fatti e ricevendo solidarietà dai manifestanti in sciopero e dagli studenti.
I manifestanti
25 ottobre 2003
---------------------------------------------------

From: revuelta@supereva.it
Subject: Solidarieta' agli arrestati al presidio di Roma


Nell'ultimo mese gli attacchi repressivi contro il movimento sono stati quasi quotidiani, e' diffficile fare una lista completa ma si contano centinaia e centinaia di perquisizioni e decine di arresti e denunce con varie motivazioni e a seguito di numerose inchieste diverse. Ovviamente ad essere bersagli preferiti sono tutti quei compagni che piu' rendono 'pubblica' la loro volonta' di non accettare le regole del gioco prestabilito dal potere e dalle istituzioni, ma non solo. E' chiaro che la repressione alza il tiro, sulla stampa si chiede sempre piu' esplicitamente e istericamente di chiudere i conti con i rivoluzionari.
In questo clima sabato scorso a Roma sono state arrestate 14 persone durante un presidio in solidarieta' al compagno Massimo Leonardi rinchiuso per gli scontri del 4 ottobre a Roma.
Esprimiamo tutta la nostra solidarieta' a Massimo e a i compagni arrestati e ribadiamo il nostro disprezzo verso l'autorita' e chi la difende.
Vogliamo pero' anche esprimere un senso di frustrazione per essere sempre piu' impiegati (sebbene questo non dipenda dalla nostra volonta') a diffondere comunicati di solidarieta' su internet che seguono lo scgìhifoso lavoro degli investigatori, sbirri, guidici ecc.
Forse c'e' bisogno di un momento di riflessione e discussione tra i compagni. Per questo ribadiamo l'appuntamento del 1 novembre a Pisa (ore 15,30 presidio in piazza Garibaldi) contro tutti gli attacchi repressivi e per discutere insieme di forme di lotte che nessuna repressione potra' mai fermare.
Il Silvestre

---------------------------------------------------