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Subject: Novità dal roveretano
Fracassiamogli l’udito
<>Oggi, 1 luglio, è stata trovata una microspia nell’appartamento di
alcuni anarchici, nascosta nell’antenna portatile del televisore. Non è
la prima volta che gli sbirri installano i loro odiosi strumenti di
spionaggio nelle nostre case e nelle nostre auto, secondo una pratica
che è ormai sistematica ovunque. Se è un mestiere triste e infame quello
di ascoltare le conversazioni private altrui, degno di servi pagati per
esserlo, è un mestiere che, qualora non cambi il presente, rischia di
avere un lungo futuro. Dalle telecamere ad ogni angolo alle mille schede
magnetiche che registrano acquisti e spostamenti, la libertà di ciascuno
è minacciata ed offesa. <>Gli strumenti tecnologici del controllo si
affiancano alla repressione brutale, e i primi non vanno mai senza la
seconda. Eppure tutti questi aggeggi hanno un limite, e lorsignori lo
sanno: essi diventano inutili quando il numero di chi si ribella si
allarga fino a stravolgere i calcoli di un pubblico ministero o di un
ministro degli Interni, quando l’inimicizia verso lo sfruttamento e la
guerra conquista le piazze e si sente nei palazzi. L’isteria del
controllo rivela che il terreno della sottomissione sta franando e si
organizzano blocchi lungo le strade dell’obbedienza. Gli schifosi spioni
del governo scompariranno con il mondo che li ha creati.
Anarchici roveretani