Venerdì 10 Dicembre 2004. Livorno, presidio e udienza decisiva per il caso Lonzi

C'È UN PO' DI SUGHERE DAPPERTUTTO
UNA SOCIETÀ CHE HA BISOGNO DEL CARCERE È ESSA STESSA CARCERE

Il carcere di Livorno è uno fra i peggiori lager italiani, dove l'essere reclusi e pestati dalla polizia penitenziaria è abitudine e prassi. L'anno scorso Marcello Lonzi, un giovane di 29 anni, è stato ammazzato dopo essere stato messo in isolamento. Stava scontando una condanna per tentato furto ed aveva 4 mesi da scontare. Una squadretta di guardie lo ha pestato fino a vederlo morire. Le autorità competenti hanno cercato di insabbiare questo omicidio, ma l'operazione è miseramente fallita, sia perché la madre di Marcello si è attivata con forza e coraggio, dapprima completamente sola, poi collaborando con individui e gruppi solidali, sia per il fatto che hanno lasciato qualche traccia di troppo. Nonostante abbia ricevuto pressioni più volte e in vari modi, è riuscita a scoprire la verità e a farla emergere con successo.

Anche i detenuti della 6° sezione quella notte non hanno potuto fare a meno di indignarsi protestando spontaneamente... Strana "morte naturale", quella che il dottor Bassi Luciani verbalizzò sui referti medici, referti corretti a penna perché gli orari non coincidevano con la chiamata della Pubblica Assistenza! Anche il procuratore Roberto Pennisi, che vuole mettere tutto a tacere archiviando il caso, non fa altro che confermare che lo scopo della Giustizia non è quello di dare un nome ai responsabili degli assassinii, dei crimini di guerra e contro gli individui, delle speculazioni, dello sfruttamento, dell'inquinamento, dei furti a danno della collettività, ma di proteggerli, tant'è vero che costoro guidano legalmente le industrie e gli stati. I più grandi criminali sono quelli che hanno le chiavi delle carceri.

Dopo l'opposizione alla richiesta di archiviazione delle indagini (avanzata da Maria e dal suo avvocato), VENERDI 10 DICEMBRE alle 11,00 è stata fissata un'udienza dove il giudice per le indagini preliminari deciderà se continuare le indagini per omicidio oppure chiudere il caso.

DAVANTI AL TRIBUNALE DI LIVORNO CI SARÀ UN VOLANTINAGGIO
e un concentramento di persone solidali
TUTTI/E SONO INVITATI/E A PARTECIPARE


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