Rovereto, manifestazione contro ogni fascismo

UN PUGNO AL FASCISMO
PER MILLE PRATICHE DI LIBERTA'

In tutta Italia i neofascisti accoltellano compagni e incendiano spazi sociali, con evidenti coperture istituzionali, quando non aiutati direttamente dalle forze di polizia. Da Milano a Bergamo, da Parma a Venezia non si contano più le aggressioni da parte di questi nostalgici del duce. A finire in carcere, però, sono sempre e comunque i rivoluzionari e i militanti di estrema sinistra. Nessuna sorpresa: la Giustizia è solo uno strumento nelle mani dello Stato per difendere quest'ordine sociale alienante e assassino. Il diffuso sentimento di precarietà e di sradicamento, la timida ripresa di lotte che rompono l’argine partitico e sindacale, la sfacciata arroganza delle forze al governo, l’acuirsi della repressione offrono condizioni favorevoli agli squadristi e ai loro amici in doppiopetto. Anche sul piano culturale costoro stanno guadagnando non pochi spazi (pensiamo solo al revisionismo storico sulle foibe o alla mozione del Senato che definisce i repubblichini di Salò "legittimi combattenti"), ben aiutati dalla complicità della sinistra istituzionale e dalla sua falsa coscienza.

Dopo gli arresti, quest'estate a Trento, di sei anarchici colpevoli di essersi difesi da un'aggressione squadrista, il 17 marzo 2005, a Rovereto due compagni verranno processati per un pugno al consigliere di Alleanza Nazionale Pappolla.

Non lasciamo che la repressione passi.

Sabato 12 marzo, a Rovereto
MANIFESTAZIONE
piazza Posta, ore 14.30