A partire dal 23 marzo inizierà il processo contro Bart, José, Gabriel e Begoña. Fino ad ora sono stati per 9 mesi nelle prigioni tedesche, sottoposti ad un lungo isolamento, trasferiti in maniera arbitraria da una cella all’altra, sottoposti ad una stretta vigilanza ed alla censura, con forti limiti anche ai colloqui.
Inutile dire che si prevede una lunga carcerazione. Si sa già che il tribunale chiamerà molti compagni a testimoniare, con il tentativo di allargare la manovra repressiva. Per le leggi tedesche, il rifiuto a testimoniare può essere condannato con multe e perfino con l’arresto a 6 mesi.
Dall’arresto dei compagni è scattata la solidarietà nei loro confronti, contattando degli avvocati, raccogliendo dei soldi, informando sulla loro situazione. Molto forte è stato anche l’appoggio internazionale.
Dalla Galizia è stato lanciata la proposta di una settimana di lotta, dal 13 al 19 marzo, con giornate di azioni e di presenza pubblica in memoria di Paco Ortiz e di Xosé Tarrío, ed in solidarietà con i prigionieri in lotta. Iniziative del genere sono previste anche a Madrid, Barcellona e Almería.
In Germania, per il 18 marzo –giornata internazionale dei prigionieri politici- sono previste diverse iniziative, fra le quali una a Berlino in solidarietà ai 4 di Aachen.
Una manifestazione in solidarietà con i prigionieri anarchici si terrà anche a Vienna. Lo stesso in Belgio con una manifestazione contro la repressione e in solidarietà con i prigionieri in lotta, che si terrà il 18 marzo a Gent.
I compagni della crocenera anarchica del Belgio seguiranno tutte le udienze del processo, si augurano che molti compagni possano assistere anch’essi al processo, in particolare il primo e l’ultimo giorno del processo (si prevede una durata di un mese). I compagni possono anche ospitare chi viene da fuori, anche se è meglio avvisare prima.
tratto da siti anarchici spagnoli
* lu brijant