MASSIMO LIBERO! TUTTI/E LIBERI/E
Giovedì 26 maggio un operazione congiunta di Ros e Digos ha portato all'arresto di Massimo (nostro compagno e cantante) e di altri 4 compagni/e (Stefano, Claudia, Danilo, Valentina) con l'accusa di associazione sovversiva. Nello stesso giorno sono state eseguite perquisizioni a danno di compagni/e in tutt'Italia. E per concludere in bellezza in serata il gip di Bologna ha emesso 7 mandati di cattura per altrettanti compagni/e
Quest'ennesimo attacco repressivo che avviene a pochi giorni di distanza dall'arresto dei compagni leccesi e sardi, non fa altro che confermare la natura di questa società: guerra, sfruttamento e miseria per difendere i profitti dei padroni e il potere degli Stati. Per chi sta ai margini, per i subalterni, per chi non accetta tali dinamiche ecco pronta la repressione in tutte le sue sfaccettature: controllo sociale, perquisizioni, centri di ''permanenza temporanea'' , perquisizioni, arresti, ecc. ecc.
Noi non ci stupiamo di tutto ciò: sappiamo bene a cosa si va incontro nel momento in cui si lotta per una vita radicalmente diversa, e la repressione l'abbiamo messa in conto. Ne tantomeno vogliamo fare del vittimismo: i/le compagni/e detenuti non vanno compianti ma rispettati, sostenuti, difesi, liberati indipendentemente dalla loro colpevolezza-innocenza e dai rispettivi percorsi politici di provenienza. Però non possiamo fare a meno di sottolineare come oggi basti veramente poco per finire in galera.
L'uso dell'articolo 270 del codice penale (associazione sovversiva in tutte le sue forme) sta permettendo alle questure di decimare le realtà rivoluzionarie. E' sufficiente dare qualche volantino, partecipare ad un presidio, scrivere una lettera ad un amico recluso, fare una conversazione telefonica vagamente riconducibile a determinate tematiche per essere immessi all'interno di quel grande calderone che è appunto l'art. 270. Da copione i/le compagni/e oggetto delle bramosie repressive dello stato vengono esibiti nella bacheca mass mediatica come trofei di cui gloriarsi, nella speranza (o certezza?!) di raccogliere i frutti marci del consenso sociale.
Come già accaduto durante la precedente detenzione di Massimo, relativa ai fatti del 4 ottobre, noi come Tear me down, continueremo la nostra attività spronati da diverse motivazioni. Sicuramente per reperire, attraverso concerti benefit, il denaro per le spese processuali e per le esigenze dei compagni/e sequestrati che, di volta in volta, si presenteranno. Nondimeno per dimostrare allo stato infame e alle sue laide protuberanze subumane che la repressione può fiaccare inizialmente, ma inesorabilmente finisce per alimentare i fuochi della solidarietà. Continueremo quindi a suonare perchè siamo certi che Massimo non potrebbe desiderare di meglio.
Quello che conta è non dare la resa...Hardcore autogestito per la rivoluzione!
Che il fuoco sia talmente intenso da divorare mura e sbarre, per ridare i nostri compagni al nostro affetto e alla rivolta.
Per organizzare concerti ed iniziative di solidarietà : tmd-hc@libero.it
giugno 2005 TEAR ME DOWN
Per scrivere ai compagni arrestati a Roma, Viterbo, Reggio Emilia,ecc:
Valentina Speziali e Danilo Cremonese
Casa circondariale di Pescara
Via San Donato 2
65100 Pescara
Massimo Leonardi, Stefano Del Moro, Marco Bisesti
Casa circondariale di Roma Regina Coeli
Via della Lungara 29
00165 Roma
Elsa Caroli
Casa Circondariale
via della Rocca 6
47100 Forlì
Claudia Cospito
Casa Circondariale,
contrada Ceppaia 1
64100 Teramo
Mattia Bertoni
Casa Circondariale,
strada delle Novate 65
29100 Piacenza
Per scrivere ai compagni arrestati a Lecce
Salvatore Signore, Saverio Pellegrino, Cristian Paladini
Casa Circondariale
Borgo S. Nicola, 119
73100 Lecce (LE)
PER LE SPESE LEGALI
c.c.p. num.
56391345
intestato a
Marina Ferrari
per scrivere ai compagni arrestati nel luglio 2004 e costantemente tartassati anche in carcere:
Ferruzzi Marco
via Nuova Poggioreale n.177
Sezione Venezia
80143 Napoli
Simone del Moro
via Provinciale San Biagio
81030 Carinola (CE)
David Santini
c.c. "Le Vallette",
via Pianezza 300
10151 Torino