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2005-06-07

Sulla repressione contro gli anarchici: comunicato di Tombolino dal carcere

E’ dura svegliarsi e ritrovarsi in una cella, è molto più duro però svegliarsi e sentire il susseguirsi di notizie poco confortanti come in questi ultimi mesi, è assurdo vedersi entrare nella cella 6 energumeni e rovistare dappertutto.
Da Lecce a Cagliari, da Roma a Pescara, da Bologna a Genova, in questo mese di maggio si è avuta, semmai ce ne fosse stata bisogno, la certezza che oramai si vive in uno “Stato di Galera”. Varie procure, varie inchieste che si racchiudono sotto un unico comune denominatore: F.A.I.; il ministro Pisanu, oltre che con la bocca vomitare soddisfazione per gli arresti dei pericolosi terroristi, per una volta mi ha quasi fatto piacere che abbia differenziato gli anarco-insurrezionalisti dai no-global e simili, mentre anch’io voglio vomitare merda a chi dice di lottare contro i centri per gli immigrati sventolando bandiere colorate (non c’è bisogno che specifico chi siano queste merde in quanto non ci si può confondere).
Si parte da Lecce dove vengono indagati/e compagni/e per i reati 270-270bis, in 5 vengono arrestati e poi alcuni messi ai domiciliari, le accuse sono “montate”, come al solito, da intercettazioni … in seguito alle varie lotte portate avanti contro il c.p.t.: veri e propri lager! Si prosegue con quella di Cagliari, i reati sono i soliti, gli indagati altrettanto, il/le compagni/e posti/e fin da subito ai domiciliari … Perché un codice, il loro, che prevede carcere duro per i reati che ci vengono di solito appioppati, questa volta non viene preso in considerazione dallo stesso potere?
La mattina del 26, come al solito mi alzo di buon mattino, tra l’altro eccezionalmente in compagnia di altri due detenuti, in cella c’è allegria, tranquillità, ci si lava, ci si fa la barba, ci si fa belli tra un caffè e l’altro perché è giorno di colloqui.
Verso le 7,15, sentiamo mettere le chiavi nel blindato e con molto umorismo ci si chiede chi sarà mai, appena aperto c’è la brutta sorpresa nel vedere tanti agenti di P.P. con la brutta compagnia di un maresciallo dei R.O.S., un commissario della D.I.G.O.S. seguiti da altri 4 non specificati sui verbali, ma trattasi della stessa merda!
Vengono fatti allontanare gli altri due detenuti e si procede alla perquisa che dura una mezz’ora, altri 45 minuti per firmare, controllare e sequestrare materiale cartaceo in un altro ufficio. Così alle 8,50 torno nella cella sinceramente anche un po’ “divertito” dall’ennesima buffonata comandata dal Vitello.
Questo stato morale mi passa appena purtroppo sento degli arresti tra Viterbo e Pescara, perquisizioni in tutta Italia, rileggendo il mandato di perquisizione, mi rendo conto che la perquisa nei miei confronti è stata fatta in relazione ed in seguito ad un’ordinanza di custodia in carcere non rivolta a me per il reato 270bis, emessa dal G.I.P. di Roma in data 18/05/2005.
Nel mandato si parla che nella cella possano rinvenirsi documenti relativi al gruppo di affinità responsabili: del fallito attentato al C.S.S.A. di Viterbo nell’ottobre 2003, dell’attentato al tribunale di Viterbo avvenuto nel gennaio 2004.
Sempre secondo le loro tesi avrei contribuito, con tale gruppo, fino al mio arresto. Inoltre nel mandato si parla di un’intercettazione ambientale dove un compagno affermerebbe il mio coinvolgimento per quanto riguarda l’invio del plico esplosivo che costo’ qualche dita ad un Servo di Stato …
Forse il ridicolo indizio di un disegno che tra l’altro è servito a giustificare il mio arresto 10 mesi fa non è abbastanza per provare la mia responsabilità? Però ciò che più mi interessa dire è che questa mossa nel mettere nomi, date, intercettazioni (vere!) o false che siano, per me è un chiaro segno che vogliono creare tra di noi un forte rancore …
Sappiate che il mio unico rancore sarà sempre verso coloro che cercano di opprimerci ed isolarci, rinchiudendoci nelle loro galere sperando che cessi il forte sogno che vive in noi: L’ANARCHIA!!
Si parla di soldi da destinare per le spese legali del sottoscritto e dell’organizzazione dei vari presidi fuori Poggioreale.
Visto che mi piace essere chiaro, vi elenco e vi prego di rinviarmeli immediatamente, il materiale cartaceo sequestratomi: 2 ricevute di vaglia postale, manoscritto contenente 46 nominativi con indirizzi, il periodico in lingua spagnola “El libertario”, opuscolo redatto da Guido Mantelli “Dall’abisso”, stesso opuscolo in spagnolo, una foto di un compagno mentre sale e scende da un blindato della P.P., scaricato dal sito “anarcotico”, opuscolo “La biblioteca dell’evasione” primavera 2005, opuscolo “La Ramaccia”… Ammmmmmazza questo è tutto!! Dimenticavo che si sono fatti la fotocopia della copertina di 2 libri: “Gli anarchici espropriatori” di Bayer e “Corpi estranei” di Pablo Echaurren.
La mattina seguente sento dell’arresto di compagni/e emessi dalla procura di Bologna tra cui un compagno e una compagna arrestati il giorno prima dalla procura di Roma; le solite accuse, le solite indagini e chissà se alla fine convertiranno tutte in un unico processo contro l’idea anarchica, basato sulla presunzione della presumibilità da parte dei nostri inquisitori … Ebbene, penso che ormai si venga condannati non più sulla certezza provata, come dice il loro codice, bensì si è condannati in quanto anarchici che si oppongono con fierezza allo Stato di Potere. Perché non ci arrendiamo vigliaccamente alla vittoria o alla sconfitta, moriremo lottando per essere liberi, senza compromessi, non accontentandoci della “libertà virtuale” che ci viene concessa fuori dalle galere, la lotta contro l’oppressore deve, come ieri, deve essere sempre: presente, esplicita, definitiva! Queste forti sensazioni che provo comunque vada sono il segno di una vita vissuta appassionatamente, non sanno che cosa si perde la maggior parte degli individui che si sente soddisfatta nell’avere: una lavoro, una casa, una famiglia, uno stipendio, un’auto; se ne renderanno conto, forse, troppo tardi, quando si diventa “vecchi” e forse un po’ “saggi”.
Logicamente esprimo tutta la mia solidarietà e il mio affetto a chi è stato sequestrato dallo Stato, nella speranza di rincontrarci al più presto in situazioni migliori … e vedrete che incontro!! Vi assicuro che tutti/e mi mancate tantissimo, come al solito è con fierezza che vi abbraccio. Tombolino

p.s. : Se si è interrotta la corrispondenza tra di noi è per forza maggiore … quindi, se volete, scrivete.

Marco Ferruzzi
c.c. Poggioreale via nuova Poggioreale, 177
Reparto Venezia
80143 Napoli