Diverse centinaia di persone hanno manifestato sabato a Bergamo contro il sistema carcerario e la repressione. Giunto davanti al carcere, il corteo è stato attaccato dalla polizia, con cariche e lacrimogeni.
26 fermati, 14 dei quali arrestati. Si tratta di 11 italiani e tre stranieri: un canadese, un greco e una cittadina svizzera. Le accuse vanno dall'adunata sediziosa aggravata al travisamento e dalla partecipazione di più persone all'uso di artifizi esplodenti fino alla partecipazione a manifestazione non preavvisata, possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere, violenza, lesioni e resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Non c'è motivo giustificato per cui i questurini abbiano deciso di rilasciare solo 12 compagni su 26; l'unica spiegazione sta nel fatto che 11 dei 14 arrestati provengono da altre città e da altre nazioni.
Il potere costituito mette in atto tutte le armi della repressione: fermi di 24 ore senza la possibilità di vedere avvocati o familiari, perquisizioni ingiustificate, massimo potere in mano agli sbirri che possono agire di fronte a un sospetto e senza prove, uso dispiegato degli articoli di reati associativi come il 270 e 270 bis.
((i)), 13.11.2005 10:33