Nel tardo pomeriggio il previsto ingresso della fiaccola olimpica ha subito, da parte di un gruppo di compagni, un blocco durato circa quaranta minuti.
Compagni di Cuneo, Pinerolo e Carmagnola hanno attuato un blocco stradale con un cavo d'acciaio sul ponte d'ingresso sulla città.
Purtroppo la sfiga ha voluto che undici compagni siano stati tratti in arresto e portati per l'identificazione presso la questura di Cuneo.
Dopo l'identificazione, durata oltre tre ore, i compagni hanno trovato ad aspettarli un piccolo presidio di altri dieci compagni andati a portare solidarietà al loro gesto nei confronti di una manifestazione di violenza sul territorio e di mistificazione totale dei valori che lo sport dovrebbe avere.
Come accaduto in altre città, ma sempre taciuto dai media, anche nella grigia Cuneo c'è stato un momento di contestazione a questo obrobrio di olimpiade dell'assurdo, fatta di spot pubblicitari e pupazzi alienati.
Nella centrale via Roma un gruppo di persone ha dimostrato con stiscioni la propria vergogna, mentre tutt attorno la cittadinanza era in estasi per il passaggio della fiaccola. Ennesima dimostrazione che nella mentalità comune queste vetrinette per i vip sono poi in fin dei conti un buon paraocchi per i crimini che i soliti noti commettono ai danni del popolo.
Così mentre nei paesi che vedranno ospitate le gare piovono cemento e sorrisi, più a sud gente passa l'inverno nei container perchè per ricostruire case degne non si è ancora stati capaci.
Valle Susa e Chisone ringraziano gli amministratori che hanno reso possibile tutto questo fiorire di cemento, per delle utili piste di sport sconosciuti, Torino poi è militarizzata come non mai.
Ma da parte nostra tutta la solidarietà a chi con ogni mezzo ostacola certe dimostrazioni di arroganza, siano blocchi stradali presidi o scippi dell'ultimo minuto, basta che non sia appoggio a chi si spetta solo odio e vendetta.
I compagni stanno bene e salutano tutto il popolo no tav e no olimpiadi.
Ass. Rebeldies. Cuneo.