20 arresti e 41 indagati per 270/bis\"
sono 41 i compagni e le compagne del sud che questa notte sono stati
raggiunti da procedimento giudiziario aperto dalla magistratura di Cosenza
dal PM Domenico fiordaliso per 270/bis associazione sovversiva e
cospirazione mediante associazione.
Tra questi sono stati effettuati 20 arresti di cui 11 compagni tradotti o in
traduzione al Carcere Speciale di Trani, 2 compagne tradotte al carcere di
Latina e 6 agli arresti domiciliari. IL provvedimento è stato eseguito nelle
città di Cosenza,Taranto, Napoli, Reggio Calabria,Vibo Valenzia e Torino.
rete No Global
---------------------
stamattina alle 6.15 hanno arrestato Vittoria e Huambo
l\'accusa è di
propaganda sovversiva
associazione sovversiva
cospirazione politica
ordinanza di custodia cautelare
Huambo è in carcere, Vittoria agli arresti domiciliari
questo all\'interno di una retata che ha tratto in arresto anche
Francesco Cirillo (Grillo Parlante) di sud ribelle e Francesco Caruso
della disobbedienza
rabbia, tanta
solidarietà
marinella
tro\" <tro@ecn.org>
------------------------------
http://www.televideo.rai.it/televideo/notizia.asp?CodChn=RAI%201&Sezione=Ultimora&NewsID=1116429
15/11 13:50
No global, indagini durate 18 mesi
Sono durate un anno e mezzo le indagini che hanno portato all\'arresto dei 20 no global su ordine della magistratura cosentina. A far scattare le indagini è stato un volantino, fatto arrivare nell\'aprile del 2001 alla Rsu della Zanussi di Rende, in cui veniva rivendicato l\'attentato all\'Istituto per gli affari internazionali, avvenuto 15 giorni prima a Roma. Durante questi mesi di indagini sono state fatte intercettazioni, tra cui anche 60 mila e-mail, pedinamenti e riprese filmate.
----------------------------------
15.11.2002
Arrestati Caruso ed altri 19 No Global. In tutta Italia manifestazioni di protesta
di da. sfra.
Il leader del No Global di Napoli, Francesco Caruso è stato arrestato in nottata dalla Digos di Benevento con l\'accusa di associazione sovversiva finalizzata al sovvertimento dell\'ordine costituzionale e propaganda sovversiva. Stessa sorte anche per Francesco Cirillo e Giuseppe Fonzino, capi rispettivamente dei movimenti No Global di Cosenza e Taranto. Sono in tutto 20 gli arresti disposti dalla magistratura di Cosenza nell\'ambito dell\'inchiesta sull\'attività degli esponenti No Global dell\'Italia meridionale: 13 le persone trasferite in carcere e sette agli arresti domiciliari. Altre 41, invece, le persone indagate per associazione sovversiva e cospirazione mediante associazione. Sono ancora in corso perquisizioni contro il movimento al Sud.
Caruso, Cirillo e Fonzino, secondo quanto è emerso dall\'inchiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, sarebbero i capi di un\'organizzazione sovversiva denominata \"Rete meridionale del sud ribelle\". Sempre secondo la Magistratura, l\'organizzazione avrebbe avuto come finalità la messa in atto di azioni sovversive e di devastazione in occasione di appuntamenti internazionali come quelli di Genova, in occasione del G8, e di Napoli.
L\'inchiesta della Procura della Repubblica di Cosenza ha preso avvio da indagini di carabinieri e polizia su ambienti delle organizzazioni No Global di Cosenza. Organizzazioni che avrebbero svolto, secondo la Procura, un ruolo particolarmente attivo in occasione degli incidenti accaduti a Genova a Napoli nell\'ambito dei raduni delle organizzazioni No Global. Caruso è l\'unico campano ad essere coinvolto nell\'inchiesta. Gli altri 19 arrestati sono calabresi e pugliesi. Gli uomini arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Trani, le donne in quello di Latina.
-----------------------------------
http://italy.indymedia.org/news/2002/11/110566.php
le motivazioni del gip Nadia Plastina
Ha sudato parecchio il gip Nadia Plastina per compilare ben 359 pagine dell\'ordinanza che spedisce numerosi compagni nelle carceri di massima sicurezza del nostro bel paese. Una opera di ingegno letterario nel tentativo riuscito di riempire quasi due risme di fogli A4 per dire praticamente nulla al di fuori di cose che non stanno ne\' in cielo e ne\' in terra. -Non ci troviamo di fronte a espressioni di dissenso ma a azioni che minacciano la \'\'sicurezza dello Stato\'\' e \'\'l\'ordine pubblico\'\'-. Cosi esordisce il gip, quasi a dover giustificare preventivamente l\'ininterpretabile. Le citazioni, i punti di riferimento sui quali si poggia il gip risalgono a tempi in cui molti degli imputati frequentavano l\'asilo o le elementari. Cita infatti una sentenza della Cassazione del 1980 - che non ci si trovi di fronte ad una manifestazione del pensiero pura e semplice, ma ad un comportamento in grado di minacciare, attraverso la determinazione o il rafforzamento dell\'altrui risoluzione, il bene giuridico autonomo rappresentato dalla sicurezza dello Stato e dall\'ordine pubblico\'\'. Quasi una opera di dissertatio oratoria più che una ordinanza giudiziaria. Ma scorrendo tutte le carte, perdendosi nell\'inutile sproloquio scritto in tinta nera si trovano le possoboli prove: - Due momenti salienti: Il 6 marzo 2001 quando Francesco Cirillo invia un e-mail a un sito Internet del movimento antagonista dal titolo \'\'la globalizzazione sotto casa\'\' dove tra l\'atro si afferma che \'\'i potenti militarizzando le citta\' dimostrano l\'esistenza di un\'opposizione vera e reale, la forza del movimento deve essere tale che l\'ingestibilita\' delle citta\' deve far scegliere nel futuro altri luoghi isolati per svolgere tali convegni\'\'.- Se questo basta ad incriminare Cirillo possiamo essere incriminati tutti per quello che abbiamo pensato, scritto sulle liste di dibattito di questo movimento, su indymedia, per quello che abbiamo detto nei microfoni delle radio in movimento. Un puzzle possibile come ne sono possibili infiniti altri. Per questo l\'opera di Nadia Plastina è di bassissimo profilo letterario, la poteva scrivire chiunque, estrapolando pochi e prevedibili elementi dalla realtà.
Ma continua Nadia Plastina nelle sue inconfutabili prove, ed ecco che questa è : - \'\'l\'uscita allo scoperto\'\' di Cirillo che \'\'poneva al movimento compiti e obiettivi violenti, per condizionare lo Stato italiano nella scelta del luogo dove svolgere i vertici governativi degli Stati piu\' importanti del mondo, proprio alla vigilia di quello della citta\' partenopea, auspicando altresi\' che le lotte non si limitassero a queste occasioni (ossia a un antagonismo su scala globale, ma assumessero un carattere permanente a livello territoriale\'\'. La seconda importante data e\' il 19 maggio 2001, a due mesi dagli incidenti di Napoli e prima del G8 di Genova, quando al termine di un\'assemblea a Cosenza viene diffuso un documento nel quale \'\'emergono - osserva il giudice - chiari e preordinati i comportamenti violenti che i componenti dell\'associazione avevano intenzione di porre in essere a Genova. \'\'Altro che Bologna - e\' scritto nel documento citato dal gip -. Li\' era tutto finto, gli scontri costruiti a tavolino. La ricchezza di Napoli va ora portata a Genova, non bisogna arretrare di un millimetro. Come realta\' del Sud questo dobbiamo portare: soggetti reali e, se e\' il caso, scontri reali. Questa e\' la differenza tra noi e le componenti moderate, che a Napoli col loro atteggiamento hanno indirettamente consentito la spaccatura del corteo\'\'.-
Queste sono parte delle motivazioni che inchiodano i ventidue compagni, altre vanno ricercate nelle corrispondenze di una ragazza di RadioGap rea di aver raccontato i movimenti della polizia durante i giorni tragici del G8.