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![]() NOTIZIE EST #39 - ALBANIA IL GOVERNO NANO E LA "MERITOCRAZIA" [Quella che segue è la traduzione di un durissimo atto d'accusa dello scrittore albanese Agolli nei confronti della politica condotta dal primo ministro albanese Fatos Nano all'insegna dello slogan della "meritocrazia". L'articolo è stato pubblicato dal quotidiano di Tirana "Gazeta Shqiptare". Agolli è uno dei più noti scrittori albanesi, che gode in patria della stessa popolarità di Ismail Kadaré, molto più noto all'estero. La sua è una figura controversa, essendo stato a lungo segretario dell'Unione degli Scrittori albanesi ai tempi del regime di Hoxha, sotto il quale tuttavia ha avuto numerosi problemi per le sue posizioni antiburocratiche, espresse in particolare nel romanzo "Ascesa e caduta del compagno Zylo", tradotto anche in italiano dalle edizioni Argo. Agolli attualmente è deputato del parlamento albanese e membro della presidenza del Partito Socialista, di cui fa parte lo stesso Nano - a.f.] Alla domanda se vi sia un divario o una spaccatura tra il governo della "meritocrazia" e il Partito Socialista, nessuna delle persone dotate anche di un minimo di capacità risponde. La risposta a questa domanda va trovata nella domanda stessa e nel baratro che schiude. [...] Ora, la domanda va posta così: "Dov'è il divario, tra il governo della 'meritocrazia' e il Partito Socialista, oppure tra i socialisti che si sono spogliati delle loro qualità per fare fiorire la barba supermeritocratica di Nano e quella di alcuni microbarbuti e microfunzionari presi da smania di imitazione, i quali, secondo la nuova filosofia del governo, occupano un misero secondo posto? Dov'è il divario? Innanzitutto il divario sta nell'idea ridicola e fraudolenta della "meritocrazia", un termine preso in prestito dal vocabolario di qualche politico italiano, che è stato prima impiegato solo casualmente e poi trasformato in un "concetto filosofico" da parte del maestro del coro e dal coro solenne dei socialisti. Questo concetto di "meritocrazia" è stato utilizzato come mezzo per scindere gli ideali dai valori applicati, per privare il Partito Socialista dei suoi ideali e per creare un clan di burocrati facilmente corrompibili. Un partito senza ideali, così come un uomo senza idee, può essere facilmente corrotto e menato per il naso per chilometri e anni. Armati del pungolo della "mericotcrazia", Nano e i suoi accoliti hanno avviato un attaco contro i "militanti" e il "militantismo", vale a dire contro gli ideali come peggiore di tutti i mali [...]. Nano and co., per mostrare al mondo di avere completamente abbandonato il loro passato comunista, vogliono impiantare un partito fatto crescere nel laboratorio della "meritocrazia", che si presuppone moderna, con leader che vanno e vengono dall'hotel Rogner e dai ristoranti di Durazzo, facendo volare i piatti come dischi volanti, nel momento in cui in Albania ci sono mezzo milione di disoccupati e mezzo milione di pensionati che ricevono una pensione di 25-30 dollari al mese, pari a 20 kg. di cipolle; nel momento in cui ogni giorno vengono uccise e mutilate più persone che pecore e tacchini; nel momento in cui le bande di Scutari danno alle fiamme il commissariato della polizia e occupano la città, mentre gli alti funzionari del governo meritocratico giocano a calcio, o si ubriacano, chiedendo la loro scorta per andare da Durazzo a Tirana; nel momento in cui uno dei consulenti meritocratici del Primo Ministro ha minacciato il direttore del quotidiano "Zeri i Popullit" (l'organo del Partito Socialista) con le parole: "Farò fuori quel fottuto". E così la meritocrazia diventa addirittura fottocrazia. Ecco, è questo il vocabolario della meritocrazia!... In secondo luogo, il divario sta nella separazione tra i funzionari e i leader del governo del Partito Socialista, da una parte, e i suoi membri e simpatizzanti, dall'altra, dovuta alla megalomania dei primi e alle umiliazioni che impongono alla gente comune, per la quale non risolvono alcun problema o preoccupazione, lasciandola abbandonata a incroci sui quali sono pronti a investirla con le loro auto, o a lanciare contro di essa i cani feroci che tengono nelle loro case come ignoranti aristocratici di provincia. Quello che dico non è un'esagerazione né un'iperbole. Si tratta di fatti della vita vera. Fatos Nano ha ordinato ai suoi ministri di non ricevere più i membri del Parlamento per ascoltare le loro domande e le loro richieste. Secondo la meritocrazia di Nano, i ministri possono cavalcare sulle spalle dei deputati perché, come spiega facendo riferimento alla sua filosofia, questi deputati sono ignoranti e sono necessari unicamente per raccogliere voti dagli elettori ignoranti che devono fare di lui il Primo Ministro. I deputati, i membri e i simpatizzanti del Partito Socialista non valgono nemmeno un capello della barba di Ladi (Vladimir Prela, il capo del gabinetto di Nano), non valgono una singola smorfia della faccia di Kaci (Kastriot Islami, Ministro di Stato presso l'Ufficio del Primo Ministro), non valgono nemmeno un capello della testa di Ben (Ben Blushi, il portavoce del Primo Ministro)! E così, finché ci saranno un Ben, un Ladi e un Kaci, Nano dirà a ogni socialista "va in pasto ai cani"! [...] Secondo il suo programma scritto, il Partito Socialista deve proteggere e rappresentare gli strati medi e quelli poveri, senza escludere altre classi. Cosa sta facendo questo governo della "meritocrazia" per la sua classe media e povera? Questa "meritocrazia" serve per dare lavoro alla sua amministrazione e alle guardie del corpo dei ministeri, che ora sono proprietari di bar e di altre imprese. Già adesso stanno raddoppiando la loro ricchezza, stanno crescendo diventando allo stesso tempo dei boss e dei capi dei vari reparti dell'amministrazione statale, perfino capi dei commissariati di polizia e funzionari doganali. Mentre i socialisti poveri se ne vanno in giro senza un lavoro. [...] E' stata promessa la creazione di nuovi posti di lavoro, sono stati promessi prezzi bassi. E' successo il contrario. Nessun nuovo posto di lavoro è stato creato, mentre 15.000 di quelli esistenti stanno per essere tagliati. I prezzi non sono diminuiti, al contrario, il loro grafico sta raggiungendo l'altezza del picco del Korabi (la montagna più alta dell'Albania), tanto che una singola cipolla può avere lo stesso prezzo di un lingotto d'oro. Le cipolle sono care, ma i ministri sono a buon prezzo! [...] In terzo luogo, il divario sta nei criteri indeterminati e casuali con cui le politiche vengono adottate. Le politiche vengono stabilite così come viene, cambiano dalla mattina alla sera come il corso del sole. Nessuno sa a quale ala politica appartengano i leader del Partito socialista e i funzionari del governo; nessuno sa se appartengono alla sinistra o alla destra, al centro o ai margini, ai nazionalisti o ai realisti, ai democristiani o ai liberali. Pronunciano le loro parole come se fossero battute durante una scampagnata. Fatos Nano definisce il Partito Democratico come "la sala parto del crimine". Dieci giorni dopo Pandeli Majko (il Segretario Generale del PS) dichiara a Scutari che il Partito Democratico ha rinunciato al crimine. A chi bisogna credere, al Presidente o al Segretario Generale del Partito Socialista? [...] Kastriot Islami, il Ministro di Stato, dice a Tritan Shehu, Segretario del Partito Democratico: "Ho registrato la tua conversazione mentre parlavi con me contro Berisha". Chi è questo Kastriot Islami, o Kaci, come lo chiamano? E' un ministro dello stato, un detective privato o un inquisitore? Bashkim Fino, il vice-primo ministro, replica a un articolo di Fatos Lubonja utilizzando un vocabolario talmente insultante che nemmeno le persone più rozze del mercato di Argirocastro lo userebbero. Ha detto che a Fatos Lubonja è stato offerto un alto posto ufficiale, che egli ha rifiutato. Questo signor Bashkim Fino offre posti come se fosse proprietario della Presidenza del Consiglio, come se avesse privatizzato la Presidenza del Consiglio! Poi, Fino continua insultando cinicamente questo noto intellettuale, rinfacciandogli i lunghi hanni in cui ha sofferto in prigione durante il periodo totalitario, dicendo a Lubonja che il tempo passato in prigione ha mutilato la sua coscienza! Questa idea della meritocrazia è andata così in là nel rendere folli i funzionari del governo e i leader del Partito Socialista, che non accettano più nemmeno di consultarsi con gli altri partiti membri della coalizione sui problemi del governo del paese e per aprire orizzonti ai pensieri e idee. Non lo fanno, poiché essendo così "moderni", sono allergici ai partiti, incluso il loro. Penso che siano questi motivi, insieme a innumerevoli altri, ad avere aperto un baratro tra i funzionari del governo e il Partito Socialista. Esprimo queste opinioni, che mi sono state chieste da Gazeta Shqiptare, perché non voglio pentirmi in futuro solo per il fatto di non avere parlato e di non avere detto la verità. (da "Gazeta Shqiptare", 29 marzo 1998 - traduzione condotta sulla versione inglese distribuita nella mailing-list "Albanews") |