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Ad esempio, abbiamo notizia certa che molte persone hanno protestato via e-mail contro la brillante idea di Repubblica di collaborare con McDonald's per aumentare le rispettive vendite (patatine da McD a 1000 lire a chiunque abbia la copia del giorno di Repubblica…). Le proteste sono state indirizzate alla casella di posta elettronica di Repubblica e all'agenzia pubblicitaria del quotidiano. Per lanciare proteste virtuali in rete occorre inviare la proposta ad una delle varie mailing list che si occupano tra le altre cose di boicottaggio, ecologia, etc. Molte ne potrete trovare sul sito
www.ecn.org
Per quanto riguarda la controinformazione, essa deve essere il più possibile semplice, diretta, mirata. Insomma, un' antipubblicità (ovvero informazione che smaschera il trucco, l'inganno teso a fine commerciali) che ricorre, per ottenere il massimo effetto, a strategie pubblicitarie (appunto semplicità, impatto emozionale, pubblico mirato… con l'esclusione ovviamente dell'inganno). Per quanto riguarda i volantini, ad esempio, andranno create almeno due versioni; una per bambini, in un linguaggio elementare, disegnato, che accenni anche all'inganno pubblicitario di cui quotidianamente sono vittime; l'altra per quelli un po' più grandicelli, in un modo più dettagliato, approfondito, contenente magari l'indirizzo Internet di un sito antiMc, come quello di Tattical Media Crew ( www.tmcrew.org/mcd/index.html ) , ove tra l'altro potrete trovare già pronte le due versioni bambino/adulto del volantino. Prima di fotocopiare l'originale, non dimenticate di scrivere in un angolino il f.i.p. (dove avete fatto le fotocopie, casa vostra o associazione o indirizzo della copisteria) e la data. Volantino ugualmente fotocopiabile su www.digilander.iol.it/Loki/Collettivo/CLTcrew.htm . Altro mezzo di controinformazione, forse ancora più diretto, è l'adesivo. Almeno nelle grandi città, capita spesso d'incontrare, sulle pareti, sui pali, etc. qualche adesivo antiMc, a volte banali, a volte geniali. Applicabile ovunque, si consiglia in luoghi visibili ma non fastidiosi allo sguardo del passante, esso dona un'informazione essenziale tramite un'immagine significativa accompagnata o meno da uno slogan, oppure uno slogan soltanto. Fare gli adesivi da soli è molto facile! Prendi un pacco da 100 fogli A4 adesivi (costo 15-18mila, nei negozi per ufficio) e, dopo aver creato un 'prototipo' (l'originale contenente 4 o più potenziali adesivi), fotocopiatelo in una copisteria sui vostri fogli adesivi. Ritagliateli, se volete incideteli sul retro con un taglierino (si staccano meglio) e… contaminate la città. Se si vuole risparmiare ulteriormente, fotocopiate il prototipo su fogli normali, ritagliateli, e dietro ogni foglietto attaccate un pezzetto di nastro biadesivo che sostituirà il foglio adesivo.Sul sito di tmcrew (vedi sopra) o ancora meglio sul 'sito ufficiale' anti mcDonald's (www.mcspotlight.org) potrete trovare moltissime immagini da uttilizzare, tenendo però sempre a mente che il miglior alleato contro il McWorld è la fantasia. Gli adesivi, per la loro intrinseca immediatezza, possono puntare su vari aspetti, lasciando molto spazio al gioco concettuale, alla demistificazione dell'idolo pubblicitario in modo ironico e caustico. E' in questo senso che lavora Adbusters (www.adbusters.org), un'enorme banca dati e base operativa per la sovversione della pubblicità, che pubblica anche una rivista trimensile (chiedere copia a Adbusters Media Foundation, 1243 W 7th Avenue, Vancouver, BC V6H 1B7, Canada). Sul sito, nel link spoof ads/food, si possono trovare velenose parodie di pubblicità McDonald's. Ma, non ci stancheremo mai di dirlo, DIVENTATE ARTISTI, è la cosa migliore. Altro efficace metodo di sensibilizzazione è quella che tocca gli esercenti e gli abitanti nell'entourage di McDonald's. Occorre puntare nefidamente sui concetti di degrado urbano che la presenza di un McDonald's può portare, a discapito del commercio, della popolazione e forse maggiormente dell'humus storico-culturale. I centri storici italiani, anche se molti italiani stessi l'ignorano, sono ammirati in tutto il mondo, e questo spiega il perché l'Italia sia ai primi posti in fatto di turismo culturale. Frutto di una stratificazione plurisecolare, portano segni del mondo romano, del primo medioevo, del medioevo citadino fatto di botteghe e torri, del rinascimento, dei fasti barocchi e poi via, via, fino al nostro secolo. Ed ecco spuntare come funghetti colorati qua e 13 pag. seguente >
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