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SGOMBERATO VIOLENTEMENTE IL CENTRO SOCIALE DI BERGAMO
Mattina di fuoco per i compagni del C.S.O.A. di Bergamo: la polizia
ha fatto irruzione questa mattina, mercoledi 21 febbraio, nel centro
sociale.
All'interno stavano dormendo dieci compagni che prontamente
hanno informato gli altri: si e' dunque formato un capannello all'esterno
del centro ed i compagni e le compagne hanno contrattato l'entrata per
poter rientrare in possesso del materiale lasciato all'interno del centro.
Dopo la rimozione delle suppellettili, alcuni compagni sono saliti al
piano superiore con l'intenzione di resistere allo sgombero.
La polizia ha reagito salendo su un tetto vicino, al che i compagni
hanno deciso di salire a loro volta sul tetto dell'edificio.
A quel punto i poliziotti hanno tentato di attaccare il tetto e sono stati
respinti una prima volta. Si sono tentati degli accordi pacifici per
fare scendere dal tetto i compagni chiedendo una scala che li
portasse fino a terra nella parte anteriore dell'edificio: le
cosiddette forze dell'ordine hanno rifiutato tale concessione
chiedendo che i compagni scendessero dall'interno dell'edificio
stesso. Di fronte al rifiuto la polizia ha attaccato una seconda
volta riuscendo, nonostante l'accanita resistenza dei compagni, a
farli scendere. A quel punto in strada gli occupanti si sono
mischiati agli altri, ma la polizia ha circondato tutti ed iniziato
il pestaggio.
Risultato: quattro compagni sono finiti all'ospedale, un quinto in
questura. Dopo che uno di loro e' stato rilasciato, gli altri sono
stati tutti trattenuti in carcere e almeno tre di loro verranno
processati domattina per direttissima.
E' la prima volta che la polizia , contravvenendo alle leggi di
questo stesso stato, sale sui tetti per sgomberare un'occupazione!
E' evidente che il vento di repressione generalizzato si materializza
in questo periodo pre-elettorale rendendo la vita ancora piu' dura per
noi comunisti.
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