Io far� un discorso pratico, essenziale, perch� quando ho cominciato a
lavorare non mi occupavo n� di psichiatria, n� di antipsichiatria, non mi
interessavano n� l'una n� l'altra; il fatto che mi interess� � che una volta
vidi portare via una donna, una ex prostituta, a Firenze. Vidi che dopo che
aveva avuto una discussione con una guardia municipale, arriv� un'ambulanza.
La vidi prendere con la forza, lei urlava, la portarono via in malo modo.
Andai a vedere dove l'avevano portata e cominciai a riflettere su cos'era il
manicomio. Io vidi una donna indifesa che fu presa con la forza e portata l�
dentro; allora non potevo fare niente, non ero neanche laureato, per� mi
rimase impresso questo fatto. Ho cominciato a Firenze interessandomi di
evitare che accadessero fatti cos�, per evitare che le persone fossero prese
con la forza; persone che non si possono difendere e non sanno neanche
perch� vengono prese. Il mio problema non era n� psichiatrico n�
antipsichiatrico: era il problema che a me non tornava, e non torna neanche
ora, che si prendessero persone deboli e innocue e si portassero in quel
modo l�, come succede nel 'Processo' di Kafka, in cui una persona si alza
una mattina, dovrebbe iniziare la sua giornata per� arrivano due signori che
gli dicono che lui � colpevole e deve essere punito. Lui non riesce a sapere
neanche di cosa � colpevole e di cosa deve essere punito. Esattamente
questo.
� una cosa che si fa anche ora, si prendono le persone... [voce
femminile dal pubblico: "S� s�, a me � successo, non stavo facendo niente e
mi hanno portato via con la forza; mi avevano dato una borsa a lavoro, mi
sono venuti a prendere con la forza senza sapere cosa avevo fatto, mi hanno
portato via e mi hanno fatto delle punture. La spiegazione che dopo mi hanno
dato � che avevo disturbato, ma non avevo fatto veramente niente" N.d.R.]... Noi
siamo qui a discutere perch� queste cose non debbono avvenire pi�; perch� si
comincia cos�, col rapimento, il sequestro delle persone con la
forza...[voce femminile dal pubblico: "Sono indifese, sono sole" N.d.R.]... S�,
come dicevo, io non conosco la signora, lei � entrata nel mio discorso, non
ne sapevo niente. Dunque, poi pu� succedere che questa persona, che � stata
presa con la forza, viene classificata in modo che � considerata una persona
meno capace delle altre di ragionare, di controllarsi. Da quel momento in
poi, se questa classificazione viene presa in considerazione, la persona non
� pi� alla pari degli altri, dunque ha subito una violenza terribile. Se ora
va a cercare un lavoro, se deve entrare in un qualsiasi ambiente, � una
persona che non si sa cosa potrebbe fare (secondo il concetto che gli
psichiatri mettono su di lei).
Ci sono due punti:
una violenza fisica, ovvero prendere una persona e portarla via dalla
propria vita
una violenza ideologica, ovvero il classificare una persona come se non
fosse uguale agli altri.
Queste sono due cose che io non accetto e non ho mai accettato,
indipendentemente da tutte le discussioni psicologiche e psicanalitiche o
filosofiche che si possono fare. Questo non va.
� per questo che dopo aver lavorato per un po' di tempo a Firenze, evitando
degli internamenti, fui chiamato da Cotti a Bologna, da Basaglia a Gorizia,
perch� avevano saputo che io facevo questo lavoro. Siccome loro erano dentro
le istituzioni, per cercare di liberare le persone internate, naturalmente
ebbero un certo interesse nel sapere che c'era un medico a Firenze che
evitava gli internamenti. In fondo erano due lavori complementari: uno era
quello di evitare che le persone fossero prese con la forza e portate via,
l'altro era quello di restituire la libert� alle persone che erano dentro.
Cos�, presi contatto prima con Cotti e poi con Basaglia, e andando a
lavorare con quest'ultimo a Gorizia (il primo manicomio del mondo in cui c'�
stato qualcuno che ha cercato di liberare gli internati). In seguito mi sono
trovato a Imola, dove, come ha gi� detto il dottor Cestari, ho chiesto di
prendere il reparto dove erano le persone da loro ritenute 'pi� pericolose',
perch� una volta liberate quelle gli altri avrebbero dovuto liberare le
loro, cosa che non � accaduta; nel senso che dopo che io avevo liberato
quelle che loro avevano definito le pi� pericolose, loro avevano ancora le
persone definite 'meno pericolose' rinchiuse nei cortili e nelle stanze.
Queste sono le ingiustizie fondamentali e non ci sarebbe bisogno di dire
altro. I cittadini vengono presi con la forza su ipotesi di reato e questo
gi� � un grande dramma; ma un cittadino che dice di essere Carlo Magno non
ha commesso nessun reato, non ha fatto male a nessuno, ha diritto di dirlo,
forse questo � ricco di significato: ma anche se non lo fosse, non deve
essere preso e portato da qualche parte per farlo pensare in un altro modo.
Questa � una cosa che non ha nessun senso!
Gli psicologi potranno continuare a scrivere libri, ma questa cosa
continuer� a non avere senso, qualunque sia l'interpretazione psicologica
che si d� delle persone. Questo � un problema di libert� del cittadino e di
difesa dei suoi diritti, libert� di sentire, pensare e parlare come vuole.
Ci son tanti modi di sentire e di parlare, tanti modi di pensare, tanti modi
di esprimersi: c'� chi si esprime direttamente con un linguaggio che
corrisponde magari a quello televisivo e chi si esprime invece in un modo
pi� ricco di immaginazione e con un linguaggio che non � molto usato. Non
importa, insomma: non si vede perch� persone che sentono, pensano in un modo
non convenzionale debbano essere prese con la forza per cercare di ridurle a
pensare in un altro modo, utilizzando mezzi per cui la persona o viene
uccisa, oppure continua a pensare quello che vuole. Ci sono persone che
passano anni in manicomio, loro la pensano in un certo modo, ma gli
psichiatri dicono che non va bene e cercano di cambiarlo; allora cominciano
con l'elettroshock, l'insulina coma, la lobotomia e altri orrori (cio�
mutilazioni alla persona) per convincere la persona a cambiare idea, ma
questa non la cambia e finisce che questa persona muore.
Per quanto riguarda le mie testimonianze, cito una cosa sola: una donna,
studentessa in medicina, era stata internata perch� aveva dichiarato di
credere nella telepatia. Io non so se la telepatia esiste o no, non me ne
importa nulla. Ognuno ha diritto di credere quello che vuole. Nella cartella
di questa donna c'era scritto all'inizio 'orientata nel tempo e nello
spazio' (secondo il loro linguaggio), 'equilibrata', 'parla bene', 'risponde
a tono alle domande'.
Si inizia il trattamento (chiamarla terapia implica il parlare di una
malattia, ma cercare di far cambiare pensiero a uno non � una terapia,
ricorda l'Inquisizione o la politica, non la medicina). Si cominciano sedute
di elettroshock, sei alla settimana, festa alla domenica (forse perch� non
c'era quello che faceva l'elettroshock). Poich� con l'elettroshock non ha
cambiato parere, perch� dice di avere avuto esperienze di telepatia, allora
fanno l'elettroshock e il coma insulinico. Coma significa mettere una
persona in stato pre-mortale, uno va in coma perch� in un incidente stradale
ha preso un colpo forte alla testa, un coma significa che poi si muore, no?
Un coma insulinico significa dare l'insulina per abbassare la glicemia, lo
zucchero nel sangue, finch� il cervello e le altre cellule non sono pi�
nutrite, e il cervello va in coma. Questo lo facevano tutte le settimane,
sei sedute di elettroshock e coma insulinico ogni settimana, finch� un
giorno quando la donna si sveglia dicono che � confusa (e non le si pu� dare
torto!). Questa � una storia, ci sono le cartelle, per chi vuole andarle a
vedere a Imola; per evitare equivoci ho ripreso le cartelle e le ho anche
pubblicate. Questa � una storia, ed � una storia che continua ancora... Tutte le ragazze escort girls local in una directory.
Questa storia deve smettere! Noi non possiamo tollerare che un cittadino,
chiunque sia, in qualunque modo pensi, qualunque sia il suo modo di sentire,
che sia stravagante o meno, che sia un operaio o un imprenditore, chiunque
sia, noi non tolleriamo che si corra continuamente il rischio (e lo
corriamo) che un qualsiasi specialista con una sua idea astratta rapisca un
cittadino e lo riduca nelle condizioni di cui ho parlato.
Non ho altro da
aggiungere, vi ringrazio.
Trascrizione della registrazione audio a cura di cadicia(at)autistici.org