La vasta operazione della digos svoltasi nella mattina di martedì 17\02\04,
ha visto coinvolte 40 persone alcune delle quali non hanno neanche conoscenza
reciproca nonostante la forzatura del reato associativo che viene loro contestato
e che le accomuna sotto il medesimo capo d'accusa. Quello che riportiamo è
il resoconto di alcune perquisizioni in abitazioni private a Latina e a Roma
e nello Spazio Occupato Torre Maura.
Alle 6:00 gli sbirri irrompono nelle abitazioni degli indagati e dove non li
trovano proseguono nella caccia giungendo a perquisire altre case. Si presentano
con un mandato di perquisizione firmato dai sost. proc.: Capaldo, Vitello, De
Falco, inerente ad un indagine su una presunta associazione eversiva (270 bis).
Tutte le perquisizioni si caratterizzano per la pignoleria con cui sono state
eseguite: la maniacale ricerca di prove indiziarie dei capi d'accusa è
culminata con il sequestro di materiale cartaceo (volantini, opuscoli, etc..
di pubblica disponibilità) inerente principalmente alle tematiche del
carcere e della repressione oltre ad agende, rubriche, indirizzi rinvenuti in
loco. Spettacolare, singolare, significativa la perquisizione nello Spazio Occupato
Torre Maura, presagita dalla presenza fuori dallo spazio di giornalisti e cameramen
confermata dall'immediato arrivo di una dozzina di digos, di cui un incappucciatoboiarubazippo,
e numerose civette della polizia a presidiare il "perimetro". In seguito
si realizzerà di come l'incursione fosse stata preannunciata da un Ansa
uscita con un ora d'anticipo. Oltre alla lunga permanenza delle guardie nei
vari posti, per alcuni compagni la prassi sbirresca si è protratta in
questura per la verbalizzazione del materiale sequestrato. Considerazioni su
questo ennesimo fatto repressivo, le rinviamo ad un successivo e più
esteso comunicato.
alcune individualità anarchiche - Roma 17/02/04