I gruppi di sostegno delle libertà civili hanno sollevato il problema dei rischi potenziali per il diritto alla privacy associati alle tecniche biometriche.La chiave per accedere allo sportello automatico si trova negli occhi del cliente.
Houston. Jordan Pearce si mise davanti allo sportello automatico della Bank United, fissò una luce lampeggiante per circa tre secondi, aspettando con calma che una telecamera nascosta eseguisse la scansione dei suoi occhi; il monitor della macchina ebbe un sussulto e poi si illuminò, pronto ad iniziare la transazione.Dopo qualche secondo, Mr. Pearce prelevò 40 dollari e se ne andò - come milioni di altri americani che tutti i giorni si fermano ad uno sportello automatico per prelevare contante. Però Mr. Pearce, 18 anni, matricola della Rice University, situata non molto lontano, non ha dovuto utilizzare alcuna tessera: ha semplicemente lasciato che la telecamera installata nella parte superiore della macchina gli esaminasse l'iride (la parte colorata dell'occhio), confrontandone le caratteristiche con un campione precedentemente memorizzato nel database della Bank United.
Una volta confermata la corrispondenza, Mr. Pearce ha potuto utilizzare tranquillamente lo sportello automatico - senza bisogno di una tessera o di un PIN (numero di identificazione personale).
"Me ne hanno parlato quando sono andato a depositare del contante", ha detto Mr. Pearce. "Mi è sembrata un'idea fantastica".
Gli sportelli automatici della Bank United, il maggiore istituto finanziario del Texas, stanno contribuendo a spingere la biometria (la disciplina che studia le caratteristiche fisiche specifiche di ciascuna persona, tali da consentirne l'identificazione) verso una nuova frontiera; stanno trasformando in una transazione quotidiana quella che all'inizio era una fantasia alla James Bond. La decisione della Bank United di ricorrere alla scansione dell'iride (del tutto innocua per l'occhio) rappresenta il primo tentativo da parte di una grossa impresa privata statunitense di utilizzare le tecniche biometriche nelle relazioni con la clientela.
Scansione dell'iride, riconoscimento delle impronte digitali o vocali, registrazione della geometria delle mani o del volto, autenticazione della firma: quale che sia la metodica utilizzata, le tecniche biometriche stanno diventando rapidamente uno strumento più conveniente, semplice e sicuro per la gestione di transazioni commerciali.
Non è ancora ben chiaro quale sia l'opinione dei consumatori al riguardo. Un sondaggio condotto dalla Nationwide Building Society, una società britannica specializzata nella gestione di prestiti e risparmi che ha iniziato l'anno scorso a servirsi della scansione dell'iride, ha rilevato che per il 94% dei clienti il sistema non comportava problemi particolari, e che il 91% lo preferiva all'uso del PIN o della firma autenticata.
Tuttavia, quando nel 1997 lo stato dell'Alabama tentò di inserire un controllo biometrico sulle patenti di guida, l'esperimento dovette essere abbandonato per il rifiuto degli interessati di fornire le proprie impronte digitali. E se è facile far accettare la scansione dell'iride a giovani tecnozeloti come Mr. Pearce, i clienti più anziani tendono a mostrare maggiore diffidenza."Pensano che sia un'ottima idea, ma ci vuole un po' di tempo perché ci facciano l'abitudine"; ha affermato un vice-direttore di filiale della Bank United, Gabriel Ngo. Un certo disagio legato al fatto di cedere informazioni sul proprio corpo ha portato in alcuni settori ad un rifiuto deciso delle tecniche biometriche, ma i difensori delle libertà civili, di tutte le ideologie, hanno sollevato il problema dei rischi potenziali che queste tecniche comportano per il diritto al rispetto della vita privata sancito dal Quarto Emendamento. "Chi ha il diritto di raccogliere queste informazioni?", ha chiesto Barry Steinhardt, direttore associato della American Civil Liberties Union. "Possono esistere utilizzazioni secondarie? Come viene prestato il consenso, e si tratta veramente di un consenso spontaneo? Quali misure di sicurezza sono previste contro possibili furti?"
L'industria delle tecnologie biometriche condivide queste preoccupazioni al punto di aver redatto un decalogo di principi che le imprese sono invitate a seguire per evitare un utilizzo improprio dei dati biometrici. La loro associazione ha inoltre sollecitato l'adozione di norme di legge che limitino l'impiego di questi dati da parte dei soggetti pubblici.
"Quando si rendono disponibili nuove tecnologie, bisogna garantire che la loro proliferazione non avvenga in modi scorretti", ha affermato Rob Van Naarden, presidente della Sensat - la società che costruisce gli apparecchi per la scansione iridea.
Tuttavia, l'altro principale obiettivo dell'associazione è quello di evidenziare che le tecniche biometriche di fatto favoriscono la privacy anziché deprimerla. Van Naarden sottolinea la differenza fra i dati raccolti durante la scansione dell'iride e quelli contenuti su una normale patente di guida, "dati che comunichiamo tranquillamente in pratica a chiunque ne faccia richiesta".Comunque, ha affermato, il vero giudizio sul futuro delle tecniche biometriche "sarà dato dal fatto che la gente le utilizzi o meno", e gli sportelli automatici di Bank United costituiscono un esperimento pilota per gli USA. Alla fine dell'estate, la banca ha in programma un sondaggio fra la clientela sottoposta a scansione iridea, presso gli sportelli automatici pilota di Houston, Dallas e Fort Worth, e successivamente deciderà se installare il sistema in 60 distributori automatici di contante presso vari supermercati del Texas.Fino a qualche anno fa, le tecniche biometriche venivano utilizzate soltanto da servizi governativi e imprese operanti nel settore della sicurezza che non si fidavano dei documenti identificativi tradizionali e disponevano di fondi sufficienti a comprare qualche altro dispositivo.
"Ho venduto il primo apparecchio nel 1978", racconta Paul Collier, direttore operativo della Identicator Technology, l'azienda leader nella produzione di dispositivi basati sul riconoscimento delle impronte digitali. All'epoca queste tecnologie venivano utilizzate soprattutto in rapporto ad applicazioni governative, come le patenti di guida, applicazioni militari e di sicurezza di alto livello, ma "data la riduzione dei costi associati, stiamo assistendo ad una diffusione su larga scala. E siamo appena agli inizi".
Le diverse tecniche biometriche utilizzano diverse caratteristiche fisiche, ma il principio è fondamentalmente lo stesso. Attraverso una video/telecamera, un sensore o un altro strumento, si digitalizza una caratteristica fisica, cifrando il risultato e archiviandolo in un database - più o meno come avviene con i codici a barre.
Se si opera correttamente, un sistema del genere è in pratica a prova di errore - secondo quanto affermano i produttori. Nessuna delle tecniche è suscettibile di un utilizzo improprio, grazie alla cifratura dei dati e al fatto che i sensori biometrici sono tarati in modo da tenere conto di minime differenze dovute alla non perfetta pulizia delle mani, alla dilatazione pupillare o alla presenza di grasso sui polpastrelli. Gli specialisti del settore affermano che queste apparecchiature individuerebbero immediatamente una falsa caratteristica biometrica che corrispondesse perfettamente al campione memorizzato nel database.
IriScan, la società di Marlton (New Jersey) che ha brevettato la tecnologia di scansione iridea utilizzata da Bank United, utilizza 266 caratteristiche misurabili dell'iride - una membrana la cui muscolatura presenta creste, discromie e segni di stiramento che si formano durante l'infanzia e rimangono immutati. Il colore dell'iride non ha alcuna rilevanza, e occhiali o lenti a contatto non costituiscono un ostacolo.
La Sensar, licenziataria di IriScan, ha prodotto le videocamere utilizzate presso la Bank United e la Nationwide Building Society della Gran Bretagna; attualmente sono 12 i progetti ai quali sta lavorando nel settore bancario, in nove diversi Paesi. Oltre che nei distributori automatici di contante, Sensar sta installando il sistema IriScan presso casse automatiche e caveau, ha dichiarato Van Naarden. Esistono inoltre alcuni progetti, per il momento tenuti "di riserva", che riguardano il benestare al pagamento di assegni, i bonifici bancari e altre funzioni di gestione contanti.
Gli impieghi delle tecniche biometriche, a fini di sicurezza o autenticazione, sono in pratica infiniti. Le forze dell'ordine possono creare una sorta di "album di famiglia" sulla base di un database contenente dati biometrici di riconoscimento della geometria facciale, con una telecamera nascosta che allerti la più vicina stazione di polizia se un ricercato finisce nell'obiettivo della telecamera in una zona dove notoriamente stazionano spacciatori o tossicodipendenti.
Le aziende possono eliminare la "timbratura allegra" del cartellino, utilizzando tecniche di riconoscimento dell'iride o della geometria della mano per verificare l'ingresso e l'uscita dei dipendenti. E' la Recognition Systems, l'azienda biometrica di più antica data, vede un mercato in espansione per le tecniche di riconoscimento della geometria della mano guardando a quanto avviene nelle palestre o nei fitness centres. "La gente non vuole portarsi dietro tesserine quando viene in palestra per fare ginnastica", ha affermato il presidente della società Lou Tilton.
Attraverso un piccolo dispositivo a innesto, i consumatori possono già disporre di un accesso biometrico esclusivo ai propri file su computer, ma nel prossimo futuro (secondo le imprese del settore) gli utenti potranno anche autenticare la propria identità nell'ambito di transazioni Internet con chiunque gestisca un database biometrico on-line.
"Col tempo", ha affermato Collier, della Identicator, "la biometria entrerà un po' dappertutto: dagli impianti di allarme domestici alle casseforti, dalle automobili ai contenitori per armi e ai canali televisivi via cavo. La biometria si presta molto bene all'esercizio da parte dei genitori del controllo sulle attività dei figli".
John Woodward, avvocato e consulente in materia di privacy per la Biometric Industry Association, ha riconosciuto che l'uso delle tecniche biometriche contribuisce "ad accrescere l'impressione di essere spogliati di ogni privacy".
Ci vogliono delle garanzie, ha affermato, fra cui leggi che limitino la circolazione dei database biometrici. "Bisogna evitare che siano venduti ad altre imprese"; ha dichiarato Woodward. Ma, come rilevato da Steinhardt della American Civil Liberties Union, oggi "stiamo entrando nel mondo nuovo senza regole. La legge non prevede alcun controllo sull'utilizzazione delle tecniche biometriche: non sappiamo se questi dati possano essere venduti o meno, se possano essere comunicati alle forze dell'ordine anche senza mandato."