Rom scappa e i carabinieri sparano
da www.ilnuovo.it
2 febbraio 2002
Un nomade di 16 anni, Fabio Halilovich, ucciso da un colpo di pistola mentre
era a bordo di un'auto rubata che stava investendo un militare. I carabinieri:
"È stato un incidente".
Roma - Muore a sedici anni per non essersi fermato a un posto di blocco. La
vittima si chiamava Fabio Halilovich, 16 anni, nomade di etnia Rom, arrivato
in fin di vita all'ospedale Sandro Pertini per un colpo di pistola alla schiena.
L'intervento d'urgenza non lo ha salvato. Ad ucciderlo un colpo di pistola
sparato da un carabiniere. Un posto di blocco nei pressi di via di Salone,
uno tra i più grandi campi-rom d'Europa, nella zona del Colatino ,
estrema periferia della Capitale. Le cose certe però sono poche. Per
i nomadi il ragazzo a bordo di un'auto rubata non si sarebbe fermato all'alt
e dopo, senza motivo o quasi, sarebbe partito lo sparo. Per i militari, invece,
l'auto una volta forzato il blocco, avrebbe imboccato a tutta velocità
un vicolo cieco, tra la via Tiburtina e la via Collatina, tentando di investirli.
A quel punto, e solo a quel punto, accidentalmente sarebbe partito il colpo.
Sono circa le 23 quando scatta l 'allarme alla centrale operativa dei carabinieri
del gruppo di Frascati, che fanno giungere sul posto numerose pattuglie. Fabio
arriva all'ospedale Sandro Pertini in gravi condizioni. Per tutta la notte
gli agenti della Mobile e della polizia scientifica effettuano all'interno
del campo. Si scopre perché la FiatTipo sulla quale il minorenne viaggiava
con altri due giovani e che era guidata dal cugino Roberto, abbia forzato
il posto di blocco. Era rubata e con il numero di telaio manomesso. Gli investigatori,
coordinati dal Pm Roberto Staffa, in queste ore ascolteranno anche un testimone.
Perché forse quel furto era su commissione.
Seppure numerosi nomadi abbiano cercato di ostacolare i rilievi svolti, si
è accertato che il proiettile avrebbe bucato la carrozzeria del portellone
posteriore, prendendo la parte superiore della targa, entrando così
nell'abitacolo e colpendo Fabio. Il Pm Roberto Staffa conferma la dinamica
dei fatti. Il proiettile ha infatti seguito una traiettoria dal basso verso
l'alto, confermando che la pistola impugnata dal vicebrigadiere dei carabinieri,
al momento dello sparo, fosse ad un'altezza del terreno tale da non prevedere
l'omicidio colposo. L'area del campo ospita oltre mille rom, per la maggior
parte irregolari ed è stato più volte oggetto di controlli da
parte delle forze dell'ordine.
Il carabiniere che ha esploso il colpo ha riportato delle contusioni nella
caduta ed è in stato di choc.