Anche Eichmann...

10 giudici torinesi hanno inviato una lettera aperta, tra loro Caselli e Maddalena, per chiedere che la si finisca con questa "campagna" offensiva contro i giudici Laudi e Tatangelo.
"C'è troppa violenza nelle parole che sentiamo e leggiamo in questi giorni" si legge nel documento. "È giusto non soffocare le voci di protesta. Ma la storia ci insegna che, se la violenza verbale si trasforma in sistematica campagna denigratoria contro singole persone, allora diventa moralmente intollerabile e, alla lunga, pericolosa".
È vero, hanno ragione. Non si può insultare chi è fedele servitore dello stato. È lo stato che impone torture, prigionia e suicidi ai sudditi che non viaggiano sui binari consentiti. È lo stato che sbatte in galera la gente con accuse inventate, per coprire i suoi loschi affari mafiosi, in Valsusa come altrove. Lo stesso stato che è indulgente verso i suoi servi, che assolve politici e giudici corrotti, o, al massimo, li riprova pubblicamente lasciandoli comunque in pace a godersi i frutti delle loro nefandezze. Si imprigiona un marocchino perché non in regola con il permesso di soggiorno e si perdonano ministri e sottosegretari responsabili di truffe miliardarie alla collettività. Per 10 grammi di fumo finisci dentro, se tranci i cavi di una funivia per gioco, provocando decine di morti, vieni assolto.
Lo stato è un'organizzazione di stampo mafioso, nient'altro. Poveri giudici, in prima linea ad infangare, torturare, imprigionare. Anche Eichmann serviva lo stato, anche Himmler, e Goering. Non bisogna insultare chi ha un ruolo nella macchina infernale che stritola la gente, non ci sono responsabili se qualcuno si "libera" dalla prigionia stringendosi un cappio al collo...
I firmatari del documento chiedono solidarietà dalle istituzioni, che, forse, si vergognano un po' di sostenere pubblicamente degli assassini, anche se questi lavorano per loro. Nella "civile" Torino il boia abitava in una via del centro, era un personaggio temuto, salariato come tutti i funzionari. Solo che a lui la paga non veniva consegnata in mano ma gettata davanti alla porta...
In ogni caso per noi Laudi e Tatangelo restano boia e assassini, e continueremo a scriverlo e ad urlarlo ad ogni occasione...

Asilo Occupato

Fonte: Anche Eichmann..., comunicato diffuso il 9 febbraio 2000 da Asilo Occupato, asilosquat@tiscalinet.it.



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