La Columna de Hierro

La Colonna di Ferro si formò ai primi di agosto 1936, in un'assemblea di militanti anarchici, tenutasi nel monastero di calle Orihuela a Valenza trasformato in "caserma" provvisoria. Era composta da 3000 miliziani. Ebbe "il primo serio combattimento a Sarion, sul Maestrazgo, il 13 agosto, dove mise in fuga i fascisti. Poi la colonna conquistò 'La Puebla' dove stabilisce il suo Comitato [di Guerra]". (Nestor Romero, Agorà, n° 3, autunno 1980, ed. Pensée et Action, Toulouse, pag. 37).
     Giunta sul fronte di Teruel partecipò alla riconquista di una vasta zona attorno alla città, operando insieme alle colonne provenienti da Sagunto e Castellon della Plana. Infine si attestò a circa 15 km da Teruel.
     Struttura della colonna: "La costituzione del Comitato di Guerra è accettata da tutte le milizie confederali. Noi partiamo dall'individuo e formiamo dei gruppi di dieci, che si autogestiscono le piccole operazioni. Dieci gruppi formano una Centuria, che nomina un delegato per rappresentarla. Trenta Centurie formano una Colonna, che è diretta dal Comitato di Guerra, di cui fanno parte i delegati di Centuria". Intervento del delegato della colonna al Pleno Regionale di Valenza, approvato dalla colonna e riprodotto dal suo organo Linea de Fuego, il 17 novembre 1936 (André e Dori Prudhommeaux, La Catalogne libre, Ed. Le Combat Syndicaliste, Parigi, 1970).
     L'organo di stampa della Colonna di Ferro si chiamava "Linea de Fuego, stampato su 4 pagine a La Puebla de Valverde dai militanti del Sindacato delle Arti Grafiche di Valenza. Era un quotidiano di informazione, ma il maggior spazio si dedicava a tutto quello che riguardava il campo culturale: poemi, novelle, critiche letterarie e, ovviamente articoli di politica, sociologia, filosofia, economia ecc. Vi sono rubriche permanenti, ma numerosi militanti si esprimono nel giornale sui problemi della loro vita quotidiana, sul funzionamento della colonna o sui grandi problemi nazionali. Attraverso Linea de Fuego sono discusse le questioni particolari della colonna e sono convocate le assemblee generali. Talvolta sono annunciati i matrimoni in 'libera unione' d'un tale o d'una tale davanti al segretario del Comitato [della Colonna]". (N. Romero, op. cit. , pag. 37).



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