Il governo scappa

"La colonna di Ferro fu un'unità sistematicamente diffamata, spesso in modo apertamente ingiusto". (J. Gomez Casas, op. cit., pagg. 253-254).
     4 novembre 1936: la CNT accetta di entrare nel governo repubblicano di Largo Caballero.
     La Colonna di Ferro esprime il proprio giudizio a proposito degli anarchici al governo su Linea de Fuego del 4 novembre '36:
     "Il telegrafo ci trasmette la novella, che noi pubblichiamo, dell'ingresso della CNT al governo.
     Sarebbe a dire che si accetta quello che si è sempre denunciato, facendo a pezzi così, i fondamenti delle nostre idee.
     D'ora in avanti non si parlerà più di libertà ma di sottomissione al "Nostro Governo", solo organo competente per dirigere la guerra e la vita economica.
     Quattro ministeri sono attribuiti all'Organizzazione Confederale (…)
     Quattro ministeri secondari occupati da quattro individui che non si sono mai interessati ai problemi che verranno loro posti (…) dei politicanti incompetenti, inetti.
     La storia continua, lo Stato si rafforza e tutto questo con l'adesione di una Organizzazione che si dice libertaria.
     Fino a quando compagni? ". (N. Romero, op. cit. , pag. 38).
     6 novembre 1936: il governo fugge da Madrid assediata per rifugiarsi a Valenza.
     Sono solo due giorni che i compagni della CNT-FAI hanno la loro poltrona ministeriale, quando il governo li coinvolge nella sua precipitosa fuga. Ma sulla strada che va da Madrid a Valenza, a Tarancon e a Cuenca trovano i miliziani della CNT che ordinano loro di tornare ai propri posti a Madrid pena la morte. I ministri, anarchici compresi, vengono rinchiusi, trattati come normali disertori e solo l'intervento di "militanti influenti" riuscirà a liberarli.
     La propaganda antianarchica si mise all'opera per trovare gli attori che più si adattavano alla parte. E chi meglio dei già rinomati "estremisti" della Colonna di Ferro si prestava ad interpretare i banditi che avevano commesso il sacrilegio contro il potere? Anche se in realtà non c'entravano nulla, essendo madrileni i miliziani che avevano avuto tra le mani l'opportunità di disfarsi del governo. Mobilitati gli organi di propaganda, basta insistere tenacemente sulle calunnie e il gioco è fatto. I comunisti conoscono alla perfezione i meccanismi della psicologia di massa.
     È evidente che dopo la spettacolosa rentrée di ottobre a Valenza, la Colonna di Ferro è stata scelta quale capro espiatorio e viene accusata di "colpe" che non ha commesso. Questa era la politica comunista elaborata da Togliatti per annientare gli anarchici: dividerli in buoni, leggi collaborazionisti, legalisti, e in cattivi, terroristi, gli "incontrolados". E se tale divisione non era affatto una realtà nella base CNT-FAI, bastava inventarla.





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