"Mi legarono e mi picchiarono durante il tragitto per Fara'a (la prigione israeliana a Nablus). Una volta arrivati, mi portarono da un "dottore" per un "check-up". Scoprii in seguito che questo "check-up" serviva a scoprire qualche debolezza fisica su cui concentrarsi durante le torture. Fecero particolare attenzione alla mia gamba, che era ancora sensibile a causa di una ferita. Prima di iniziare l'interrogatorio, mi chiesero se ero pronto a confessare. Poi mi appesero per i polsi, completamente nudo, all'esterno, e mi gettavano addosso acqua fredda e calda, alternamente. Mi misero in testa un cappuccio cosparso di letame". Detenuto palestinese 15enne [1]
L'orrore per gli abusi, le torture e le esecuzioni di prigionieri iracheni da parte dei militari d'occupazione anglo-americani non sono "pochi incidenti isolati" perpetrati da "mele marce". Sono la punta di un iceberg di violazioni dei diritti umani e torture di cittadini iracheni, inclusi donne e bambini, sistematiche e diffuse.
Secondo la testimonianza di Rumsfeld, "il peggio deve ancora arrivare". "Ci sono altre foto che illustrano incidenti di violenza fisica verso i prigionieri, atti che possono essere definiti come vistosamente sadici, crudeli e disumani", ha detto. "... Temo che avremo momenti anche peggiori di questo". Rumsfeld è il guru morale del Pentagono. Basta dare un'occhiata ai media britannici per avere una panoramica delle atrocità commesse dai militari britannici nel sud dell'Iraq. I soldati agiscono in base al loro addestramento ed al comportamento dei loro superiori. Le credenziali morali della "missione" dei signori Bush e Blair sono morte in Iraq ed oltre.
La tortura è stata praticata sistematicamente nelle prigioni d'Israele contro i detenuti palestinesi fin dall'occupazione della Palestina del 1967. La Corte Suprema, con la piena consapevolezza ed approvazione delle amministrazioni americana e britannica, autorizzò la cosiddetta "tortura moderata" e quella con l'elettroshock nel 1987. Centinaia di migliaia di palestinesi sono stati incarcerati e torturati da Israele nei centri di detenzione dal 1967. Molti di questi centri sono ben noti in occidente per essere stati visitati dalla Croce Rossa.
Le prigioni israeliane sono modellate sul tipo delle carceri del Gulag, come ad esempio la "segreta" Facility 1391, la famigerata Moskobiyya di Gerusalemme, Gush Etzion ed Ashkelon, dove i giovani palestinesi ed i membri della resistenza sono stati torturati dal Servizio di Sicurezza e dallo Shin Bet. Durante gli interrogatori, condotti spesso da immigrati russi, noti per la loro brutalità, molti palestinesi innocenti sono stati assassinati. La maggior parte delle vittime sono adolescenti palestinesi, arrestati a caso "ai checkpoints, per strada o nelle loro abitazioni da soldati pesantemente armati. Essi vengono portati nei campi di detenzione nelle colonie o nei centri militari. Gli interrogatori prevedono sempre alcune forme di tortura, come la privazione del sonno o del cibo, le minacce verbali, le percosse con bastoni di ferro, pugni e calci, la costrizione in posizioni dolorose per lunghi periodi di tempo". [2]
Sono state dimostrate notevoli somiglianze tra i metodi d'interrogatorio usati dai SS israeliani e le forze USA in Iraq. Essi includono privazione del sonno, percosse violente, abusi sessuali, scosse elettriche e costrizioni in posture dolorose. Un membro della Knesset israeliana ha detto ad al-Jazeera: "Ci sono molti esperti di tortura israeliani, in Iraq, che stanno trasferendo agli americani la loro spaventosa esperienza, accumulata in 37 anni di torture e maltrattamenti dei palestinesi" [3]. Simili accuse sono state rivolte anche dal quotidiano libanese The Daily Star.
Nessuno ha criticato la propaganda occidentale nel predicare i diritti umani più del professor Noam Chomsky, il quale ha dichiarato: "Se non crediamo nella giustizia per coloro che disprezziamo, non ci crediamo per niente". Gli USA, la Gran Bretagna ed Israele hanno commesso le più gravi violazioni dei diritti umani contro le vittime delle loro brutali ed illegali occupazioni di paesi sovrani.
L'ex presidente del Sudafrica, Nelson Mandela, lui stesso vittima di abusi e torture a causa della sua resistenza contro l'apartheid, ha biasimato coloro che predicano la "democrazia" ed i diritti umani, "quei paesi potenti, le cosiddette democrazie, che manipolano i corpi multilaterali con grande svantaggio e sofferenza delle più povere nazioni in via di sviluppo. Tale genere di ipocrisia è propaganda malata e dovrebbe essere rifiutata e condannata dai paesi davvero democratici".
* Ghali Hassan è professore allo "Science and Mathematics
Education Centre", Curtin University, Perth, Australia Occidentale
Note:
[1] Alexander Cockburn, "Israel's torture ban², The
Nation, 27 settembre 1999
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[2] Catherine Cook, Adam Hanieh, and Adah Kay, Stolen Youth:
The Politics of Israel's Detention of Palestinian Children. Pluto Press, London,
2004.
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[3] Al-jazeera, "Israeli lessons for the U.S. in Iraq",
6 Maggio 2004, http://english.aljazeera.net/
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