George Karakasian
Cipro, settembre 2002

Il 4 settembre il compagno anarchico George Karakasian è stato condannato dalla corte suprema di Nicosia a sette mesi di carcere per aver picchiato uno sbirro alla manifestazione all'esterno dell'ambasciata israeliana nell'occasione delle celebrazioni dell'anniversario della nascita dello stato di Israele il 18/04/02. È stato anche multato di 120 sterline per "possesso di materiale esplosivo", un vecchio proiettile trovato durante la perquisizione a casa sua dopo la manifestazione. Dinanzi alla corte Gorge ha dichiarato che non intendeva scusarsi e che non si riteneva colpevole delle sue azioni perché lo sbirro è un servo dell'autorità e del Sionismo ed ha dichiarato che non intendeva chiedere clemenza alla corte. Non ha menzionato il fatto di essere stato duramente picchiato dopo l'arresto per farsi medicare le ferite e che il giorno dopo le sue cartelle cliniche erano scomparse dai registri dell'ospedale.
Il giudice ha affermato che Gorge sostiene "un'ideologia violenta", che i reati commessi sono molto gravi e che non poteva fare altro che trattenerlo in carcere. Questa è la prima volta che un anarchico viene processato sull'isola ed è questo il vero motivo per cui il giudice ha deciso di trattenerlo agli arresti.
Noi non abbiamo dubbi su chi siano i veri criminali: i giudici come Michael Papamikael che distribuisce anni di prigione come se niente fosse; i cani da guardia del capitale come quelli alla manifestazione che hanno scatenato la loro violenza psicotica su coloro che erano presenti per esprimere il loro disgusto e la loro indignazione contro quella vergognosa festa di morte; tutti quelli che sono coinvolti nella costruzione e nella gestione delle prigioni; i media che distorcono la realtà fornendo opinioni prefabbricate per mantenere la passività e la rassegnazione; i soldati che obbediscono all'ordine e massacrano uomini e donne indifese e bambini. La lista è infinita.
Il più bel momento è quando lo scontro con tutte le cose che ci opprimono è il nostro modo di esprimere la nostra passione per l'uguaglianza e la solidarietà. Questa passione non può essere distrutta. Il fuoco dell'insurrezione passerà attraverso le sbarre delle prigioni e dei tribunali. Perché non possono rinchiudere un uomo libero in una cella. Anche il più disumano potere dell'autorità non basta a cancellare quello che abbiamo dentro di noi. Non possono schiacciare ciò per cui combattiamo, ciò che ci spinge e per cui noi spingiamo, tutti: la rivoluzione sociale, quando la libera espressione della natura umana non sarà più solo un concetto astratto, ma prenderà vita dalla stessa passione che ci infiamma per combattere.
Libertà per Gorge Karakasian
Distruggere tutte le prigioni

I compagni del gruppo anarchico di Cipro

Benvenuti a Cipro!
Prima di iniziare le vostre vacanze sulle spiagge di questa bellissima isola vi invitiamo a leggere quanto segue:
Lo stato di Cipro, che si definisce democratico, cerca in ogni modo di contrastare e prevenire qualunque tipo di lotta sociale e il fatto stesso di criticare lo Stato stesso. In questo momento, il compagno anarchico George Karakasian viene tenuto in ostaggio nelle mani di questo Stato dal 27/08/2002. L'unico reato commesso da questo compagno è stato contestare non solo l'esistenza dello Stato, ma anche la sua logica di passività, la schiavitù del salario o la "reclusione" all'interno dei bisogni artificiali richiesti per la sopravvivenza non solo dello Stato cipriota, ma di ogni altro Stato e dell'autorità in generale. Lo scorso aprile, un periodo contrassegnato dal continuo e massiccio massacro da parte degli assassini sionisti, George Karakasian non è rimasto passivo. Ignorando lo stile di vita che vuole la gente rinchiusa in un personale "punto morto"in cui essere giudicati dalla cosiddetta "giustizia borghese", ma poiché noi vogliamo mostrare lo schifo, l'ipocrisia e ogni altra cosa rappresenti la "giustizia", la dolce parola che hanno sempre sulla bocca. Così per distruggere le illusioni che le leggi contribuiscono ad incoraggiare: Accusa 1: violenza contro un pubblico ufficiale: se l'afferrare simbolicamente il cappello di uno sbirro (mostrando l'odioso ruolo della polizia) che più tardi ha parlato di fronte alle telecamere può essere definita "grave violenza fisica", allora come dobbiamo definire la cattura del compagno da parte di questi sbirri, trascinato a forza dentro l'ambasciata di Israele e picchiato su tutto il corpo da cinque di questi che urlavano "affanculo la tua anarchia". Gli hanno anche procurato ferite sugli orecchi strappandogli gli orecchini. La portata delle ferite era tale che è stato portato in ospedale. La procedura democratica non ha interrotto tutto ciò. Il giorno dopo, quando George Karakasian è tornato all'ospedale per avere la sua cartella clinica, era misteriosamente scomparsa. Abbiamo già chiarito che non abbiamo presentato denunce contro di loro.Il comportamento dignitoso tenuto dal nostro compagno in aula (cosa vista per la prima volta a Cipro) e il fatto che non ha chiesto clemenza mostra chiaramente quale sia il feeling degli anarchici nei confronti della cosiddetta "giustizia borghese". Noi come compagni dell'anarchico George Karakasian ci sentiamo certamente tristi per il fatto che sia stato imprigionato dall'odioso Stato di Cipro, ma allo stesso tempo abbiamo la gioia di sapere che il nostro compagno è rimasto fermo sulle sue posizioni e conosciamo la portata che avrà il suo atteggiamento in futuro sul movimento rivoluzionario dell'isola e nelle lotte in generale. La nostra solidarietà fino al giorno del processo (4/09/2002, ma continuerà anche dopo), avrà le dimensioni che ha già avuto, affinché tutti coloro che esprimono la miseria del potere capiscano che l'attacco che hanno iniziato contro gli anarchici e tutti coloro che lottano non rimarrà senza risposta.
Libertà per il compagno anarchico George Karakasian
Solidarietà all'anarchico Sotiri Marango che sarà processato per lo stesso reato il 19/09/2002.

Gruppo anarchico di Cipro

Per contatti: exegersi2002@yahoo.com