
Dalla colonia penale di Mamone (Nuoro), Giugno 2002
Chi scrive sono i detenuti della colonia penale di Mamone (Nuoro), vorremo esporre i problemi esistenti nella nostra colonia penale “almeno sulla carta”, perché tutti pensano che venendo qua si troverebbe davanti ad un paradiso, invece nulla di tutto questo. Incominciamo a farvi sapere alcuni dei tanti problemi:
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Sovraffollamento: il numero dei detenuti attuale è di circa 250 unità, con un massimo di capienza previsto di 100 almeno sino a quando non riapre la Centrale che potrà ospitare 170 unità. Precisiamo che oltre la Centrale che è chiusa dal 1997 circa, ci sono altre diramazioni chiuse: Fiaccamento e Nortiddi 2. I bracci attualmente aperti sono Stalla, Sacra, Nortiddi 1 e Nunziata.
Il numero di persone della diramazione Stalla è 53, Salcra 57, Nortiddi 85, Nunziata 55, rispetto ai regolari 30 per Stalla, 40 per Nortiddi, 30 per Sacra e 40 per Nunziata.
Costringendoci a mettere letti a castello sino al 4° piano e com’era prevedibile qualcuno è già caduto, facendosi male.
Aggiungiamo che solo 30 siamo italiani su un totale di 250.
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Igiene: purtroppo non viene fatta la fornitura necessaria per la pulizia come ad es. scope, stracci, dentrifici, spazzolini, guanti e detersivi. Basti pensare che nella diramazione Stalla in cui vivono 53 persone esistono solo due docce, tra l’altro anche mal funzionanti e sempre sporche, perché al lavorante non viene dato il necessario per la pulizia, col rischio per noi tutti di contrarre qualche malattia, com’è già accaduto con la scabbia. Eppure sappiamo che la ditta appaltatrice ha rifornito tutto il necessario per queste attività, forse gli agenti si riempiono i cofani delle loro auto, di sicuro. Il cambio delle lenzuola, poi, se va bene, viene effettuato ogni 40 giorni, costringendoci, a dormire sempre nelle stesse, inoltre i materassi sono in condizioni pietose ma non vengono sostituiti, anche se ci assicurano che la richiesta è stata fatta, ma visto che da circa un anno ci rispondono così, senza fare niente, crediamo, che, tale richiesta non esista proprio.
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Lavoro: essendo in soprannumero il lavoro per tutti non c’è. Il lavoro fisso lo hanno in 100, altri 50 ogni 15 giorni e i restanti sono in riposo forzato. Il lavoro però dovrebbe esserci per tutti, visto che è una colonia agricola, tanti infatti si fanno trasferire a Mamone per il lavoro, ma presto ci si pente di non esser rimasti dove si era, e non conviene neanche rifare domanda di trasferimento da un’altra parte, poiché tali richieste vengono fermate automaticamente in matricola, dove giacciono fino a chissà quanto.
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Matricola: aggiungiamo che molte altre richieste non vengono spedite in tempo come i permessi, impugnazioni e quant’altro.
- Sanità: è vero che appena si entra viene fatta
l’antitetanica , la tubercolina e altri vaccini , ma quello per cui
ci lamentiamo è la scarsa professionalità del personale
medico, che si scredita a vicenda e i pochi medicinali di cui è
rifornita l’infermeria, dove a volte non si trova un aulin o
tachipirina,o il siero antivipera fondamentale per chi lavora
all’aperto nei campi, se si pensa inoltre che l’ospedale più vicino
è a Nuoro (70 km circa), ci si può rendere conto dell’impossibilità
a volte di salvare una vita. Non parliamo poi del dentista poco esperto
e ancor meno professionale, si va per un’otturazione e lui non la sa
fare.
- Educatori: non c’è un educatore fisso dall’anno scorso chissà
per quale motivo. Ne hanno cambiati quattro in sei mesi. In questo modo
non si possono chiudere le sintesi, o aggiornare gli incartamenti. L’equipe
dovrebbe riunirsi periodicamente, ma anche questo diventa impossibile
visto che l’educatore (quello di turno) viene una volta la settimana,
così anche il direttore, la psicologa e l’assistente sociale
e c’è anche qualcuno che ancora, quest’ultima neanche la conosce.
Ma torniamo al direttore, non si riesce ad avere un colloquio con lui,
solo silenzio assoluto. Lui riesce semplicemente e continuamente a dare
pareri sfavorevoli per i permessi senza conoscere né i soggetti
né i casi in esame, eppure dovremo essere tutti in art.21 interno,
poiché non ci sono mura di cinta ma solo reti alte 100 cm. A
voi le considerazioni in merito.
- Ragioneria e conti correnti: questi due fattori non sono in
sintonia fra loro, vale a dire che se arriva un vaglia o un giro posta,
i soldi non sono messi sul conto corrente del detenuto intestatario,
ma vanno da qualche altra parte, per non parlare degli assegni familiari,
che, regolarmente sono segnati in busta paga, ma c’è gente che
da più di un anno non li vede arrivare a casa, e se c’è qualcuno
che ne ha diritto prima di vederseli assegnati deve aspettare parecchi
mesi.
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Guardie: diverse non sono per niente professionali e rovinati dall’alcool. Il 90% incomincia a bere dal mattino presto e alle 10.00 è già ubriaco marcio. Poi c’è chi, nella distrazione generale, si porta qualcosa a casa come ad esempio : formaggio, carne, qualche attrezzo da lavoro, materiale elettrico, idraulico, edile, agricolo, chi un po’ di gasolio, ecco perché i termosifoni sono quasi sempre spenti, e quando qualcuno esagera con l’alcool diventa incapace di intendere e volere così da approfittarne per usare le mani.
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Mancanza d'acqua: dovete sapere che l’acqua viene aspirata da un pozzo con l’autobotte e poi versata nelle varie cisterne. Queste ultime essendo scoperte sono piene di tutto: topi, terra quant’altro visto che il vento a Mamone soffia 250gg l’anno, inoltre non sempre l’autobotte fa in tempo a rifornirci due volte al giorno, così capita, che, già dal pomeriggio non c’è più acqua fino al mattino seguente.
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Lavanderia: come da regolamento penitenziario dovrebbe esistere una lavanderia in ogni istituto, almeno per quelli che non possono fare colloquio, ci siamo offerti anche di pagarla noi, non ci hanno neanche risposto.
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Attività sportiva: qui l’attività sportiva non esiste, abbiamo il campo da calcio ma non si utilizza, così come i tavoli da ping pong, i biliardini, i palloni etc, ma giacciono in magazzino … anche la biblioteca c’è ma non si vede e se si fa la richiesta di qualche libro sparisce anche la domandina.
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Scuola: ogni anno tanti si iscrivono per frequentare la scuola ma che poi non possono seguire perché la risposta della direzione è che non ci sono né mezzi né personale per i vari alunni sparsi nelle diverse sezioni e dato che la distanza fra le diramazioni è eccessiva, per es. Centrale-Nunziata 15 km, Centrale-Nortiddi 5 km.
- Telefonate: come da regolamento ci spetta 1 telefonata alla settimana,
ma per poter usufruire di questo diritto devi avere altri requisiti:
1 fortuna, che non venga persa la tua domandina, 2 dopo essersi assicurati
che la domandina sia pervenuta a destinazione non resta che sperare
che l’agente di guardia sia disponibile ed umano perché ancora
una volta non si calpestino i vostri diritti.