Chile 13 gennaio 2004
Il dirigente indigeno mapuche Víctor Ancalaf è stato condannato
a 10 anni di carcere per aver diretto “azioni terroristiche” contro
l’impresa elettrica Endesa-España nella regione dell’Alto
Bio-Bio: lo riporta l’agenzia Adital precisando che, dopo un anno di indagini,
il giudice Diego Simpértegui ha riconosciuto Ancalaf come unico responsabile
di alcuni attentati incendiari sferrati contro automezzi dell’impresa,
impegnata nella costruzione della centrale idroelettrica di Ralco. Il difensore
del dirigente mapuche, Rodrigo Calderón, ha annunciato che presenterà
appello e si rivolgerà anche alla Corte interamericana dei diritti umani
dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa) perché, a suo giudizio,
non esistono prove contro Ancalaf ma solo indizi che non sono stati dovutamente
accertati durante il dibattimento. “È in atto una chiara ed evidente
persecuzione politica – ha detto Calderón – un tentativo
di colpire una personalità importante e riconosciuta del movimento mapuche”.
Le comunità di Collipulli, di cui Ancalaf è il leader, hanno fatto
sapere che non accetteranno “una sentenza razzista e persecutoria”,
minacciando nuove azioni di protesta contro il governo e l’Endesa, accusata
di sfruttare le risorse del loro territorio ancestrale. Ancalaf è detenuto
dal novembre del 2002 nel penitenziario El Manzano di Concepción, insieme
ai dirigenti indigeni del Coordinamento Arauco-Malleco José Huenchunao
e Héctor Llaitul, sotto processo per “associazione illecita”.
La situazione in cui versa il popolo mapuche, che lotta per la restituzione
delle sue terre, espropriate tra il 1973 e il 1990 durante il regime di Augusto
Pinochet, ha richiamato di recente l’attenzione del Premio Nobel per la
letteratura José Saramago. In una lettera, firmata anche dai filosofi
Edgar Morin e Alain Touraine, inviata recentemente al presidente cileno Ricardo
Lagos, i tre intellettuali esprimono la loro preoccupazione per gli indigeni
mapuche, ricordando che “in diverse occasioni, distinte organizzazioni
nazionali e internazionali per la difesa dei diritti umani hanno denunciato
le violazioni dei diritti fondamentali di cui sono vittime i membri delle comunità
di questo popolo”. [FB]