Thomas Mathiesen
Perché il carcere?

Premessa
Nel 1972, apparve in Norvegia un libro intitolato "Kan fengsel forsvares?" (Si può difendere il carcere?). Era un'antologia, redatta da Aslak B. Syse, e faceva parte delle pubblicazioni del KROM (Associazione norvegese per la riforma della politica criminale). Il KROM aveva - e tuttora ha - un orientamento generalmente critico, che si rifletteva nel libro, nei confronti della politica governativa contro la delinquenza e in particolare verso l'uso del carcere. Il libro affrontava le questioni principali che riguardano il ruolo sociale dell'istituzione carceraria (lo sviluppo storico delle prigioni e le teorie della prevenzione individuale e generale erano analizzati in modo particolarmente approfondito). La conclusione degli autori era netta: il carcere non può essere difeso in base alle finalità che gli sono tradizionalmente attribuite.
Da allora, nell'agone della politica criminale, molto è cambiato. In Norvegia, negli anni Settanta, si è sviluppato un dibattito ininterrotto, culminato in un ampio "Rapporto sulla politica criminale" (Justisdepartementet 1977-78) presentato nel 1978 dal governo socialdemocratico allora in carica. Ne era responsabile Inger Louise Valle, forse il più coraggioso ministro della giustizia che la Norvegia abbia mai avuto. Quel rapporto, critico nei confronti della carcerazione, è stato aspramente attaccato dai conservatori ancor prima di essere reso pubblico. In gran parte è rimasto sepolto sotto le critiche e durante gli anni Ottanta uno schieramento conservatore, se non addirittura reazionario, ha solcato trionfalmente il mare della politica. I ministri della giustizia si sono avvicendati, mentre le carceri sono rimaste e anzi sono state ampliate e rafforzate.
In tutti i paesi scandinavi, peraltro, e nel mondo occidentale in genere si è avuto uno sviluppo analogo. Nel corso degli anni Settanta la critica alle politiche governative e al carcere aveva messo solide radici: in diversi paesi, quali Svezia, Gran Bretagna e parte degli Stati Uniti, il numero dei detenuti era mediamente diminuito. Ma verso la fine degli anni Settanta e negli anni Ottanta i gruppi conservatori hanno avuto il sopravvento e i detenuti sono aumentati nuovamente. Al momento della stesura di questo libro, nella primavera del 1987, in molti paesi dell'Occidente si registra il più alto numero di detenuti degli ultimi decenni. Si attendeva un disgelo, ma è tornato l'inverno.
Questo stato di cose si è riflesso anche sull'attività di ricerca: mentre negli anni Settanta difendere la carcerazione come strumento punitivo era una posizione ideologicamente debole, oggi si impegnano stanziamenti, talento ed energie in quantità per dare sostegno scientifico alle ragioni del carcere.
Ecco il contesto in cui è nato questo libro. Con il medesimo titolo del 1972, "Kan fengsel forsvares?", ho cercato di offrire una trattazione sistematica completamente nuova dell'insieme delle teorie e delle ricerche scientifiche sul carcere come strumento di punizione sociale. Alla luce delle più recenti ricerche esamineremo le idee correnti sulla riabilitazione, le teorie della prevenzione generale, della neutralizzazione, della prevenzione individuale, e quelle secondo cui il carcere può essere inflitto come giusta pena per il crimine commesso. Tutte sono state e sono di importanza centrale nella difesa del carcere. Per ciascuna di loro ci si chiederà: si può difendere il carcere su questa base?
Al tempo stesso si discuterà la radicata funzione sociale del carcere, che lo rende così duro a morire, e ciò che accade quando si cerca di svelare come operi nei fatti. Il libro si conclude con l'esposizione di un piano concreto: ciò che si deve fare del carcere - sul breve e sul lungo periodo - nella nostra società.
Nel complesso, questo libro è un tentativo di ripercorrere in forma sistematica i punti essenziali del dibattito specialistico. Ma il carcere fa anche parte del nostro retaggio culturale, dal quale hanno origine gli argomenti in suo favore. Il dibattito che lo riguarda è quindi al tempo stesso una componente importante del dibattito culturale nella nostra società. Ed è per contribuire a una discussione più generale che voglio sollevare ancora una volta, con tutta la forza possibile, la questione: le motivazioni in favore del carcere reggono? Si può difendere il carcere? Setelah penjelasan di atas sekarang kita akan memberitahukan bahwa sekarang ini sudah banyak sekali yang LOGIN SBOBET dan kini tersebar di seluruh dunia termasuk sbobetbola.me ini yang selalu memberikan keuntungan untuk para membernya sbobet asia ini yang selalu memberikan keuntungan untuk para membernya. Kami selaku agen terpercaya sudah menemani para pecinta permainan bola ini dari dulu hingga sekarang.

Thomas Mathiesen