Gran Bretagna
Minorenni violati
Carceri minorili, terribile rapporto su violenze e autolesionismo
O. C.
il manifesto, 3 gennaio 2004

Il carcere minorile inglese di Stoke Heath è stato denunciato da una delle più importanti organizzazioni britanniche che si occupano di carceri, la Howard League for Penal Reform, per le continue violazioni di diritti umani e per abuso di minori. Le accuse sono pesantissime e la direzione del carcere sta cercando di difendere il suo nome. Ma a leggere il rapporto dell'associazione c'è da rimanere scioccati. In parte le accuse sono state confermate dalle interviste realizzate con alcuni detenuti da un giornalista dell'Observer. La principale riguarda la reclusione di ragazzi con gravi problemi mentali o di apprendimento. Che finiscono col ricorrere all'autolesionismo per far sentire la loro voce all'interno del carcere. Così Anthony, 20 anni, dice al giornalista di sentirsi meglio quando soffre, quando prova dolore. Il suo metodo preferito è legarsi attorno al braccio della carta igienica e poi darle fuoco. La sua pelle, racconta il giornalista, è una massa rosa, un'enorme cicatrice. E c'è chi ricorre a metodi ancor più atroci, come quel ragazzo che si morde il braccio fino a strapparsi pezzi di pelle e carne.
Stoke Heath, nello Shropshire, è uno dei carceri minorili più grandi del Regno unito: può rinchiudere 690 ragazzi (minorenni, ma non solo). Il governo Blair ha sempre detto di voler usare il pugno di ferro con i criminali, anche minorenni: l'idea di fondo è che "punire aiuta a prevenire", una filosofia che ha portato nell'Inghilterra del new Labour il più alto numero di detenuti d'ogni epoca - il doppio di 10 anni fa, con il pessimo record del numero di donne detenute, mai così alto. I giovani sono circa 2600: e di quelli chiusi a Stoke Heath un incredibile 92% ha problemi psichici seri. Eppure rimangono in carcere. La Howard League denuncia il carcere anche per le condizioni in cui tiene reclusi i ragazzi: in celle singole dove c'è soltanto un materasso. Un ragazzo l'estate scorsa ha ingaggiato una sorta di "dirty protest": imbrattava cioè i muri della cella con i suoi escrementi. Chiedeva di essere tolto dall'isolamento. La Howard League sottolinea che purtroppo le condizioni dei detenuti britannici (non solo dei minori) sono vistosamente peggiorate negli ultimi anni: c'è il problema del sovraffollamento ma anche quello di un troppo facile ricorso al carcere. Basti pensare che da un anno a questa parte anche i genitori dei ragazzini che marinano la scuola rischiano fino a due mesi di galera. Qualche mamma l'ha già sperimentato.