Tutti/e sotto Rebibbia

Odioilcarcere
Roma, 31 dicembre 2002

Per cominciare bene - capodanno 2003
Il 31 dicembre saremo sotto il carcere romano di Rebibbia per salutare i detenuti e le detenute e per solidarizzare con la loro lotta. Il 9 settembre il popolo delle carceri ha lanciato un appello a tutti e tutte per lottare contro la barbarie segregazionista, iniziando una dura e difficile protesta; difficile per la mutata composizione interna del popolo imprigionato, frantumato e segmentato in aggregazioni spesso non comunicanti e individualizzato dai meccanismi premiali concessi con il contagocce; dura a causa della sordità e grettezza della classe dirigente di questo paese che, tranne rarissime eccezioni, assegna alla galera la risoluzione di tutti i problemi provocati dalle devastanti politiche antipopolari del governo e degli organismi internazionali capitalistici; una lotta non ancora terminata, poiché finora non ha prodotto alcun risultato, e che anche per questo ha bisogno della più ampia solidarietà. Solidarizziamo con il popolo delle carceri che in questa grave situazione è riuscito a sollevarsi in piedi e denunciare:

Solidarizziamo con il popolo delle carceri perché non vogliamo che il carcere assuma il ruolo di "discarica sociale" ove gettare le fasce di emarginazione prodotte dalle dissennate scelte dei governi degli ultimi anni; ad esempio: La nostra piena Solidarietà con le sorelle e i fratelli rinchiusi vuol esprimere anche il nostro Odio del carcere e di ogni struttura che rinchiude e segrega corpi e menti. Odiamo il carcere perché: