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La "Resolution" diventerà una prigione galleggiante

Stefano Bellio

InforMARE, 1 giugno 2004

Verrà ormeggiata nella rada di Portland (GB) e ospiterà cinquecento carcerati.

La marina mercantile mondiale conta oggi un gran numero di specializzazioni, con navi destinate a particolari ed esclusivi impieghi nel trasporto sia nel carico secco che in quello liquido. Per converso alcune unità di età avanzata, costruite per il trasporto di carichi generali, ed anche altre unità di più recente costruzione destinate a carichi specifici, vengono adibite ad usi qualche volta non propriamente marittimi a causa di problemi contingenti di spazio in installazioni di terra. E' il caso delle grandi petroliere very large crude carrier destinate a deposito di greggio, o dei vecchi transatlantici adibiti ad alberghi galleggianti, o delle navi frigo che sono state noleggiate per stivare le carcasse delle "mucche pazze" britanniche in attesa di essere trasferite negli ingolfati impianti di incenerimento di terra. Ed ora tocca ai carcerati. Le prigioni britanniche (e non solo britanniche) sono troppo affollate, così la direzione degli impianti carcerari ha deciso di noleggiare la "Resolution", una nave a sei ponti che si trova ormeggiata nel fiume Hudson a New York. La "Resolution" il mese prossimo raggiungerà il porto britannico di Portland, nella cui rada verrà ormeggiata e destinata ad ospitare 500 carcerati: una vera e propria "Sing Sing galleggiante".