A scuola con le pillole
di Marco D'Eramo
il manifesto 3.9.2002
Quando cominciano le scuole, i genitori europei si precipitano nella
cartolibrerie, quelli americani in farmacia. Per i figli, i primi comprano
libri di testo, zainetti, quaderni, e tante penne. I secondi si riforniscono
di Prozac, Zoloft, Paxil, Adderal, Dextroanfetamina,
e soprattutto tanto, tanto Ritalin. Sono questi farmaci che si
suppone riducano i sintomi dell'Adhd, un disordine mentale che,
secondo le autorità, colpisce più di un bambino su dieci
negli Stati uniti. L'Adhd (Attention Deficit Hyperactivity
Disorder) è il "disordine di disattenzione per iperattività".
Come si può vedere dalla scheda
che segue i suoi sono i sintomi dei bimbi che un tempo avremmo chiamato
"vivaci", "discoli", "marmocchi con l'argento
vivo", i frugoletti indisciplinati in classe. Infatti basta interrompere
un grande, rispondergli prima che abbia finito la domanda, non riuscire
a stare seduti a lungo, tamburellare le dita o dondolare i piedi, ed
ecco che ti ritrovi catalogato con la sindrome Adhd.
Subito ti viene prescritta una cura a base
di stimolanti (Ritalin) o antidepressivi (Prozac). Sembra
paradossale che l'iperattività venga placata con uno stimolante
(un metilfenidato come il Ritalin) che è un'anfetamina.
Ma l'uso degli stimolanti per controllare la condotta dei bambini fu
approvato per la prima volta negli Usa a metà degli anni 1950.
Contro la cura dei bambini per mezzo di stimolanti, le prime audizioni
critiche furono tenute dal Congresso degli Stati uniti nei primi anni
1970 quando circa 100-200.000 bambini venivano trattati con questi farmaci.
Ma il boom dell'Adhd risale agli anni
'90. Nel novembre 1999 la Us Drug Enforcement Administration
(Dea) avvertì che dal 1990 al 1995 l'uso del Ritalin
si era sestuplicato. Nel 1995 un organismo dell'Oms (Organizzazione
mondiale della sanità), l'International Narcotics Control
Board (Inbc), deplorò che "negli Usa dal 10 al
12% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni sono stati diagnosticati come ammalati
di Adhd e curati con Ritalin". La tendenza è
proseguita anche dopo il 1995. In particolare, sempre per i bambini
e i ragazzi, si sono ulteriormente triplicate le prescrizioni di stimolanti;
si sono più che raddoppiate quelle di antidepressivi. Negli Usa
si smercia circa il 90% del Ritalin venduto nel mondo dalla Novartis,
il colosso farmaceutico svizzero nato nel 1997 dalla fusione tra Sandoz
e Ciba-Geigy. E continuano a crescere i bambini trattati con
queste medicine: uno studio ha indicato che in Virginia il 20% dei bambini
alla fine delle elementari riceveva stimolanti durante il giorno dal
personale scolastico. Un altro studio in North Carolina mostra che sull'insieme
di tutte le età, il 10% dei bambini riceveva stimolanti o a casa
o a scuola. Per i maschi le percentuali arrivavano al 15%. Su 40 milioni
di alunni iscritti nelle scuole Usa almeno 4 milioni prendono stimolanti.
La prescrizione di stimolanti per bambini compresi tra i 2 e i 4 anni
si è triplicata, nonostante il foglietto d'accompagno dica che
il Ritalin è controindicato sotto i 6 anni.
L'aspetto più enigmatico dell'Adhd
è che, come dice pudico lo stesso foglietto, "un'adeguata
eziologia di questa sindrome è sconosciuta e non esiste un'analisi
clinica in grado di diagnosticarla". Poiché l'eziologia
è lo studio delle cause di un morbo, la formulazione diplomatica
dice in soldoni che nessuno sa se quest'insieme di sintomi ("l'argento
vivo") sia una malattia o no, e per quali motivi. Già nel
1998 una commissione di esperti ha trovato che il metodo corrente per
diagnosticare l'Adhd si è rivelato elusivo. Cioè
non conclusivo.
Altro punto problematico è il diverso
atteggiamento dai due lati dell'Atlantico: un opuscolo per gli insegnanti
ammette che "l'Adhd è diagnosticato molto più
spesso negli Usa che in Europa, e la strategia a base di farmaci è
di gran lunga più usata negli Usa". Nelle scuole europee
i bambini venivano "curati" a bacchettate sulle mani, a lunghi
soggiorni dietro la lavagna, o a sospensioni: "sorvegliare e punire",
non "medicare". Ma anche oggi la società europea vede
in questi comportamenti un problema di "buona condotta" e
perciò di disciplina, invece che di malattia mentale. Un ricercatore
ha studiato due classi di bambini, una in Inghilterra (Oxfordshire)
e una negli Usa (Massachusetts). Negli Usa l'Adhd era diagnosticato
al 3-5% degli scolari, mentre in Inghilterra a meno dell'1%, eppure
la ricerca non trovava differenze di comportamento rilevanti tra i bambini
inglesi cui non era diagnosticato l'Adhd e quelli statunitensi
che invece venivano curati con Ritalin per deficit di attenzione.
L'Adhd costituisce perciò l'esempio
perfetto di quelle che il filosofo della scienza canadese Ian Hacking
(oggi ordinario al Collège de France a Parigi) chiama
"malattie mentali transitorie" come era l'isteria a fine `800
e come sono oggi la personalità multipla, l'anoressia, la sindrome
da affaticamento cronico: cioè "una di quelle malattie che
compare in un dato momento, in un dato luogo, per poi sparire. Può
diffondersi da un posto all'altro e ripresentarsi in momenti diversi.
Può colpire una certa classe sociale o gli individui di un solo
sesso, e privilegiare le donne povere o gli uomini ricchi ...".
E in effetti l'Adhd colpisce una riva dell'Atlantico e non l'altra.
Colpisce molto più i maschietti che le femminucce (tra i primi
sarebbe 5-7 volte più frequente che tra le seconde). Colpisce
in modo asimmetrico le classi sociali, per cui sembra che in fase prescolare
siano molto di più i bambini indigenti a essere diagnosticati
per Adhd, mentre in età scolastica sono i ceti medi e
i rampolli ambienti che vengono impasticcati di Ritalin. Il fatto
è che, di fronte ai "bambini difficili", in un ambiente
familiare e sociale anch'esso "difficile", i medici preferiscano
prescrivere psicofarmaci a buon mercato, piuttosto che un rimedio costoso,
come trovare qualcuno che segua questi bimbi con più assiduità:
il Ritalin costa meno del welfare e di un buon asilo nido. In
questo senso, le moderne prescrizioni non sono molto diverse da quegli
sciroppi all'oppio che nell'800 le mamme ammannivano ai figli per farli
smettere di piangere e, infine, addormentarli. Invece, nel caso degli
scolari, il fattore sociale s'inverte: sembra che qui facciano più
ricorso agli psicofarmaci le classi agiate perché sono le famiglie
ricche a pretendere dai propri figli che abbiano buoni voti e vadano
bene a scuola.
La sindrome Adhd sembra perciò
rientrare in un fenomeno molto più generale della società
moderna, quello di incasellare a forza i vari problemi in categorie
disciplinari. Ogni caso "difficile" o "irregolare"
deve essere di pertinenza di un apparato. Se non può essere di
pertinenza della magistratura e dell'apparato repressivo (se non può
venire cioè inserito a forza in una categoria giuridica), allora
va affidato all'apparato sanitario e va fatto rientrare in una categoria
medica. Siccome un bambino "difficile" tra i 2 e i 4 anni
fino a oggi (ma per quanto?) non può essere processato, allora
bisogna trovargli una sindrome specifica e una terapia medica.
Ogni comportamento sociale deve avere la sua
origine in un fattore fisiologico: un disordine mentale, una specifica
malattia, anche se poi gli stessi medici americani ammettono che "i
bambini con Adhd mostrano considerevole abilità nelle
prove artistiche". È quello che in epistemologia viene chiamato
riduttivismo, lo stesso atteggiamento per cui l'omosessualità
sarebbe dovuta a un gene e ci sarebbe un gene della criminalità,
uno dell'obesità e uno dell'umorismo (gene che manca del tutto
a chi formula queste teorie). Ma anche ammesso che il deficit di attenzione
(la sbadatezza si diceva una volta) sia una malattia e non un'indole,
resta da dimostrare che i benefici del Ritalin bilancino i suoi
controeffetti. Uno studio pubblicato dal Canadian Journal of Psychiatry
(ottobre 1999) indagava su 192 bambini diagnosticati Adhd. 98
di loro ricevevano un trattamento di Ritalin, e tra loro il 9%
ha evidenziato sintomi psicotici che sono poi spariti appena il trattamento
è cessato. Nessuno degli altri 94 bambini (che non erano stati
medicalizzati) ha mostrato sintomi psicotici. D'altronde l'Istituto
nazionale statunitense di salute mentale (Nmhi) consiglia ai
genitori di far prendere ai bambini delle vacanze dalla medicina ("drug"
in inglese) durante le vacanze scolastiche. Per di più, il Ritalin
è diffusissimo nei college perché gli studenti possono
procurarselo su prescrizione medica: un ragazzo l'ha chiamato "la
cocaina dei poveri". Come ha scritto per il New York Times
un'autrice che si era accorta di essere diventata una tossica di questo
farmaco, "qualunque cosa di buono faccia il Ritalin per
aiutare a ricentrare chi ha problemi di attenzione, la fa per una ragione
semplice, che è un'anfetamina. Infatti il Ritalin è
più o meno la stessa roba che è venduta come speed
per la strada. Mentre la gente si stupisce dell'effetto paradossale
che permette a uno stimolante come il Ritalin di calmare un bambino
sbarazzino, questa reazione è perfettamente logica: lo speed
alimenta un'intensa capacità di concentrarsi con calma".
Tutti negano che il Ritalin dia assuefazione,
ma lo stesso Nmhi, quando elenca i "miti" e la "realtà",
conclude "Mito: Il trattamento dovrebbe essere interrotto quando
il bambino raggiunge l'adolescenza. Fatto: Neanche per idea! Circa l'80%
di chi aveva bisogno della medicina da bambino, ne ha ancora bisogno
da adolescente e la metà ne avrà bisogno da adulto".
Se penso che da bambino ero irrequieto, avevo l'argento vivo, e ho spesso avuto
sette in condotta, mi dico che l'ho scampata bella a essere nato prima e altrove,
rispetto ai bambini che crescono oggi negli Usa: sarei ancora, e per tutta la vita, sotto
psicofarmaci.
Scheda
Ritalin, Prozac, Zoloft, Dextroanfetamina.
Istruzioni per l'abuso Secondo il Manuale diagnostico e statistico dei
disordini mentali, i sintomi di Adhd (Attention Deficit Hyperactivity
Disorder) possono essere o di disattenzione oppure d'inattività
e impulsività. Sintomi di disattenzione: