Mondiali di Calcio: i poliziotti-samurai si preparano
pubblicato sul quotidiano il manifesto l'11 aprile 2002

Armi segrete, esercitazioni paramilitari, duelli e scontri degni dei miglior samurai. La polizia giapponese si prepara ad accogliere il fenomeno europeo degli hooligans come si trattasse di un esercito straniero. Eppure assicura che il 97% dei tifosi che si recheranno in estremo Oriente per i mondiali è tutta brava gente. Paranoia nipponica o ragionevoli precauzioni?
     Una pistola spara-reti, proibita trenta anni fa per salvaguardare i diritti dei cittadini coinvolti involontariamente negli scontri fra polizia e delinquenti. Una corazza a tutto corpo, leggera e ultraresistente, che avrebbe mandato in brodo di giuggiole i robocop della Guardia di Finanza impegnati a Genova. Un arpione di tre secoli fa per bloccare al petto i maleintenzionati senza far loro del male. E ancora, cannoni a polvere irritante, pistole ad acqua e tabelloni elettronici in sei diverse lingue per intimidire i cosiddetti "facinorosi". Sono quattro anni che la polizia giapponese si prepara ad accogliere il fenomeno "hooligans" che i mondiali del prossimo giugno porteranno per la prima volta in estremo Oriente: a Francia `98, le guardie del "sol levante" furono invitate a Parigi per studiare da vicino e prender contatto con i teppisti europei che da trent'anni funestano con le loro scorribande le manifestazioni calcistiche più importanti del mondo. Da allora, quelli dell'Agenzia nipponica della Polizia Nazionale (Npa) studiano e ristudiano i metodi giusti per prevenire e fermare questi strani manigoldi prodotti dalla cultura occidentale, totalmente estranei a quella orientale. Hanno modificato le proprie leggi, si sono allenati alla guerriglia, hanno sposato totalmente la causa della "tolleranza zero". Convinti che tutto questo non fosse ancora sufficiente per combattere gli hooligans, hanno tirato fuori il loro asso nella manica: le "armi segrete". Così, negli ultimi mesi, hanno cominciato a organizzare esercitazioni paramilitari dentro gli stadi che ospiteranno la Coppa del mondo, invitando i media di tutto il pianeta a presenziare e diffondere queste gustosissime dimostrazioni del genio nipponico. A gennaio si è partiti con la pistola lancia-reti, un vecchio archibugio riadattato ai tempi moderni dalla polizia di Sapporo per intrappolare gruppi di hooligans inferociti che dovessero dimostrarsi impermeabili ai colpi del judo e del kendo. Poi è stata la volta della corazza speciale, pensata appositamente per i poliziotti locali che dovranno menar le mani con i teppisti da stadio e composta di varie parti: elmo e visiera trasparente per coprire faccia, orecchie e nuca; una veste protettiva molto più grande di quelle usate fino ad oggi (a difesa di petto, addome, stinchi, spalle, braccia e cosce) ma decisamente più leggera (appena 10,6 kg); e uno scudo trasparente composto di una plastica speciale, rinforzata e capace di assorbire urti violentissimi. 8600 corazze per altrettanti agenti specializzati nelle arti marziali: costo totale dell'operazione, 1, 7 miliardi di yen (14, 6 milioni di euro). Ieri infine, è stato tolto il velo alle nuovissime pistole ad acqua pressurizzata e ai cannoni che sparano polvere irritante per la pelle del viso al fine di sedare le risse sugli spalti. Accompagnati da tabelloni elettronici che attraverso brevi messaggi in sei lingue diverse ("Calmatevi", "Disperdetevi immediatamente", "I cannoni ad acqua saranno usati contro di voi") metteranno sull'attenti gli hooligans più scalmanati. I dirigenti dell'Npa hanno fatto sapere che, secondo i loro dati, "il 97% dei tifosi in procinto di arrivare per i mondiali di calcio sono cittadini modello, pacifisti e desiderosi soltanto di divertirsi". In quest'ottica, le teste di cuoio giapponesi "si preparano e si addestrano a dovere, ma l'augurio è che restino nell'ombra perché l'obiettivo della polizia locale è la prevenzione, non la repressione". Così nel corso della scenografica dimostrazione messa in piedi nello stadio di Yokohama (quello della finale dei mondiali), l'Npa ha presentato anche un reperto storico come la sasuma, un'antichissima arma risalente al periodo Edo (tre secoli fa) che nelle intenzioni degli agenti antisommossa dovrebbe garantire l'incolumità fisica anche dei tifosi più esagitati: si tratta infatti di un curioso arpione a semiconferenza concava, disegnato per bloccare al petto gli eventuali aggressori senza procurar loro danni irreparabili: "l'abbiamo rispolverata all'inizio di questo ventunesimo secolo - ha detto un ufficiale dell'Npa - perché la riteniamo particolarmente adatta alla situazione...".
     Mentre in Giappone mettono a punto nuove "armi segrete" e si esercitano per ore con accerchiamenti, corpo a corpo e scontri frontali degni dei migliori samurai (l'incubo più recente di polizia e Comitato organizzatore è rappresentato dagli hooligans cinesi che hanno messo a ferro e fuoco alcuni stadi della Repubblica popolare e si apprestano ad invadere le strade dei vicini di casa al seguito della loro nazionale), in Corea del Sud (l'altro paese ospitante) le autorità locali si son fatte consegnare dalla polizia inglese e da quella francese i nomi degli 890 hooligans più pericolosi e vieteranno loro l'ingresso a qualunque costo. A tal fine accoglieranno in Corea gli esperti dei servizi di sicurezza di buona parte delle nazioni che parteciperanno ai mondiali, per coordinare insieme un programma di protezione infallibile. fake id creator In questa stessa direzione si è mosso martedì il Parlamento europeo di Strasburgo che ha approvato tutta una serie di misure che obbligheranno i paesi della Ue a creare dei centri speciali di polizia che si scambino fra loro informazioni utili a individuare e arrestare gli hooligans a spasso per l'Europa. Al momento solo Gran Bretagna, Germania, Italia, Olanda e Belgio hanno strutture simili: l'obiettivo è formare una rete europea per "pedinare" in maniera sistematica i teppisti del calcio, impedendo loro di spostarsi da un paese all'altro in occasione dei principali appuntamenti internazionali. Una volta ricevuta l'approvazione del Consiglio dei Ministri europeo, le misure entreranno in vigore in tutti gli stati membri della Ue. "Per troppo tempo abbiamo riservato agli hooligans il solo cartellino giallo - ha commentato ieri l'europarlamentare inglese Timothy Kirkhope - è giunta l'ora di tirare fuori quello rosso".