"Nel passato alcuni governi non avevano avuto il potere di mantenere i propri cittadini sotto una sorveglianza costante. Adesso, la psicopolizia sorveglia tutti, costantemente."
George Orwell, 1984
Coloro che, questa estate, contano di recarsi negli Stati Uniti devono sapere
che, in virtù di un accordo tra la Commissione europea e le autorità
federali, certe informazioni personali saranno lette, senza il loro consenso,
alla dogana americana dalla compagnia aerea con la quale si apprestano a viaggiare.
Anche prima che essi entrino dentro l'aereo, le autorità conosceranno
i loro nomi, cognomi, età, indirizzo, numero di passaporto e di carta
di credito, stato di salute, preferenze alimentari (da cui si può arrivare
alla propria religione), viaggi precedenti, etc...
Questi dati saranno letti da un dispositivo di filtraggio chiamato CAPPS (Computer
Assisted Passenger Pre-Screening o sistema computerizzato di controllo preventivo)
per scoprire eventuali sospetti. Controllando l'identità di ciascun viaggiatore
e confrontandola con le informazioni della polizia, del dipartimento di Stato,
del ministero della giustizia e delle banche, CAPPS valuterà il grado
di pericolosità del passeggero e gli attribuirà un codice colorato:
verde per le persone inoffensive, giallo per i casi dubbi, e rosso per coloro
ai quali verrà impedito di accedere all'aereo. Se il visitatore è
musulmano o originario del Medio-Oriente, il codice giallo del sospetto gli
verrà attribuito d'ufficio. Inoltre il programma di sicurezza alle frontiere
autorizza gli agenti delle dogane a fotografarli e a rilevare loro le impronte
digitali.
I Latino-Americani fanno anche loro parte del piano. Si è scoperto che
65 milioni di Messicani, 31 milioni di Colombiani e 18 milioni di Centro-Americani
sono stati schedati a loro insaputa dagli Stati Uniti. Su ciascuna scheda compare
la data e il luogo di nascita, il sesso, l'identità dei genitori, una
descrizione fisica, la situazione matrimoniale, il numero di passaporto e la
professione dichiarata. Spesso, questi dossier registrano anche altre informazioni
riservate come gli indirizzi personali, i numeri di telefono, del conto bancario
e della targa dell'automobile, oltre che alle impronte digitali. Poco a poco,
tutti i Latino-Americani saranno schedati da Washington.
"Lo scopo è quello di realizzare un mondo più sicuro. Bisogna
essere informati sul rischio che rappresentano le persone che entrano nel nostro
paese." ha affermato James Lee, uno dei responsabili di Choice Point, l'impresa
che acquista queste schede per rivenderle all'amministrazione degli Stati Uniti.
Poiché la legge americana vieta di raccogliere dati personali. Ma non
di incaricare un'azienda privata di farlo per il governo. Con sede ad Atlanta,
ChoicePoint non è una azienda sconosciuta. Durante gli scrutini presidenziali
in Florida nel 2000, la sua filiale Database Technologies (DBT) era stata ingaggiata
dallo Stato per riorganizzare le proprie liste elettorali. Risultato: migliaia
di persone furono private del proprio diritto al voto. Questo modificò
l'esito dello scrutinio, che riportava Bush con soli 537 voti d'avanzo... Ricordiamoci
che questa vittoria gli permette di accedere alla presidenza.
Gli stranieri non sono i soli ad essere oggetto dell'incremento della sorveglianza.
I cittadini americani non sfuggono affatto all'attuale paranoia. I nuovi controlli,
autorizzati dalla legge Patriot act, rimettono in discussione la vita privata
e i segreti della corrispondenza. L'autorizzazione di messa sotto controllo
telefonico non è più richiesta. Gli investigatori possono accedere
ai dati personali dei cittadini senza bisogno di un mandato di perquisizione.
Inoltre l'FBI chiede alle biblioteche di fornirgli le liste dei libri e dei
siti internet consultati dai loro utenti per tracciare un "profilo intellettuale"
di ciascun lettore...
Ma il più delirante di tutti i progetti di spionaggio illegale è
quello che elabora il pentagono con il nome di Total Information Awareness (TIA),
sistema di sorveglianza totale delle informazioni, affidata al generale John
Poindexter, condannato nel 1980 per essere stato l'investigatore dell'affare
Iran-Contra. Il progetto consiste nel raccogliere una media di 40 pagine di
informazioni su ciascuno degli abitanti del pianeta e affidare il loro trattamento
ad un sistema computerizzato. Trattando tutti i dati personali disponibili -
pagamenti con carte di credito, abbonamento a riviste o giornali, movimenti
bancari, chiamate telefoniche, consultazione di pagine web, e-mail, schede della
polizia, dossier degli assicuratori, informazioni mediche e pensionistiche -
il Pentagono conta di stabilire la tracciabilità completa di ciascun
individuo.
Come nel film di Steven Spielberg "Minorty Report", le autorità
pensano di poter prevenire i crimini prima ancora che siano commessi. "Avremo
meno vita privata, ma più sicurezza - stima John L. Petersen, presidente
dell'Arlington Institute - potremo anticipare il futuro grazie all'interconnessione
di tutte le informazioni che vi riguardano. Un domani, sapremo tutto di voi.
Il Grande Fratello ormai è stato superato...