La figura del vigile legata all'immagine tragicomica che ci dettero Aldo Fabrizi,
Alberto Sordi e altri protagonisti del cinema italiano degli anni '50 e '60
è destinata ormai a diventare un ricordo.
Infatti nell'ambito della cosiddetta "devolution" ma anche in conseguenza
degli indirizzi comunitari europei in materia di sicurezza interna ed esterna,
già fissati dall'accordo di Maastricht, è in atto una profonda
ridefinizione dell'organizzazione e dei compiti dei vari corpi di polizia.
In tale contesto, i Carabinieri (120.000 unità) si sono enucleati diventando
la quarta forza armata nazionale, diminuendo in modo significativo la cosiddetta
polizia capillare e contemporaneamente privilegiando l'alta specializzazione
nonché i servizi di intelligence, anche a livello internazionale.
Così, se in un prossimo futuro, la Guardia di Finanza sarà smilitarizzata
come nel resto d'Europa mentre la Polizia Forestale passerà alle dipendenze
delle Regioni e la Polizia Penitenziaria a quelle del Ministero di giustizia,
la sicurezza interna sarà sempre più affidata alla Polizia di
Stato (attualmente con un organico di circa 80.000 agenti), mentre le polizie
locali assumeranno sempre maggiori incarichi territoriali come "polizie
di prossimità", in coordinamento con le altre forze dell'ordine,
e vedranno una crescente "regionalizzazione" dei corpi che attualmente
contano circa 60.000 dipendenti.
Tale trasformazione implica un sostanziale superamento della vecchia figura
bonaria del vigile urbano - davvero vicina alla gente proprio perché
diverso dal questurino - tanto che gli appartenenti alle polizie municipali
o provinciali dovranno raggiungere uno standard addestrativo similare a quello
delle altre polizie, così come il loro equipaggiamento sarà sempre
più analogo a quello di un poliziotto con pistola, manganello, manette,
spray paralizzante, etc.
Già adesso, comunque, in molte amministrazioni sia regionali che comunali
tale strada è stata da tempo imboccata, di solito su impulso dei partiti
di centro-destra, ma sovente anche da parte di quelli di centro-sinistra, prima
ancora dell'approvazione della legge quadro sulle Polizie locali.
La prima a muoversi in questa direzione è stata la Regione Lombardia
che si è da tempo dotata di una legge nella quale è prevista già
la dotazione per gli operatori della Polizia municipale provinciale del "bastone
estensibile" e dello spray irritante.
Inoltre specifiche Scuole di Polizia municipale sono state istituite dalle amministrazioni
di Trento, Milano, Roma, Emilia Romagna, Piemonte, Campania; ma le anticipazioni
forse più inquietanti si registrano in Veneto.
A Padova, l'assessore Saia (AN) ha militarizzato la polizia municipale, istituendo
squadre specifiche d'intervento (solite accanirsi soprattutto contro immigrati
e tossicodipendenti) che snaturano completamente le tradizionali competenze
di tale servizio, giungendo all'assurda costituzione di una squadra cinofila,
di una squadra fluviale (per pattugliare le rive del Piovego!) e di una in mountain
bike per il controllo dei parchi pubblici cittadini.
In contrasto con le rappresentanze sindacali Saia ha attivato anche il servizio
notturno, oltre che ad aver voluto inventare il Vigile di quartiere; la sala
operativa è stata potenziata con il sistema GPS e con il sistema di telesorveglianza,
in collegamento in simultanea con i Carabinieri e la PS.
Inoltre la Polizia Municipale espleta anche incarichi per intercettazioni telefoniche
e per l'obbligo di firma, commissionati dalla Procura patavina.
A Treviso, l'amministrazione leghista ha trasformato i vigili urbani, armati
di pistola e "mazzetta segnaletica" (leggasi manganello), in pretoriani
al servizio diretto e personale del Sindaco; a Mestre il prosindaco "rossoverde"
Bettin è invece entrato in conflitto con i vigili urbani in quanto riteneva
necessario che questi adottassero il manganello.
Per quanto riguarda attualmente il panorama europeo, ci sono Stati in cui i
compiti della "nostra" polizia locale vengono svolti da altri corpi,
con qualifiche e competenze diverse.
Francia e Spagna hanno un sistema simile a quello italiano, mentre Regno Unito,
Germania, Belgio, Svizzera e Olanda hanno sistemi completamente diversi.
In Francia, dove figura del poliziotto di quartiere è stata introdotta
a suo tempo dalla Polizia nazionale, esiste un sistema che si definisce binario,
cioè con due corpi a competenza nazionale, quello civile che comprende
la Polizia nazionale e quello militare che comprende la Gendarmeria, più
una serie di Polizie municipali attualmente molto più limitate rispetto
alle nostre sul piano dei poteri e delle competenze, tanto che fino al '99 il
vigile municipale, in caso di infrazione al codice della strada, poteva identificare
l'autoveicolo ma non il conducente.
D'altronde gran parte dei compiti che in Italia vengono svolti dalle polizie
municipali, in Francia sono eseguiti dalla Polizia di Stato; comunque negli
ultimi anni, la maggior parte dei Comuni sta cercando di organizzare un proprio
sistema di polizia municipale.
In Spagna esiste un sistema simile, con il Cuerpo Nacional de Policia e la Guardia
Civil che, malgrado il nome, è una delle tre forze di Polizia militare
presenti in Europa, e poi abbiamo in alcune regioni (Catalogna, Navarra e Paesi
Baschi) una Polizia Autonoma.
In Germania esiste un sistema federale, per cui ci sono due Polizie a competenza
nazionale. C'è, infatti, quella che si occupa dei reati federali o transregionali
(Bundeskriminalamt) e la Polizia di frontiera (Bundesgrenzschutzpolizei), ormai
destinata alla soppressione dato che con l'allargamento dell'Unione Europea
la Germania non ha più confini "extracomunitari". A questo
assetto si aggiungono delle Polizie dei singoli Lander, che svolgono la maggior
parte dei compiti svolti in Italia dalle polizie municipali incluse le attività
di Polizia Giudiziaria e di ordine pubblico. A fianco di queste Polizie, nei
Comuni più grandi, ci sono anche polizie ausiliarie municipali disarmate
che svolgono compiti poco più che di volontariato (viabilità,
prevenzione tossicodipendenze, assistenza manifestazioni con grande presenza
di pubblico).
La Gran Bretagna, la patria del community policing, è ancora considerata
la culla di determinati sistemi di sorveglianza del territorio con il coinvolgimento
diretto dei cittadini nel controllo del territorio, comprese vere forme di spionaggio
a favore delle forze dell'ordine. Nel Regno Unito ci sono 45 o 46 polizie che
corrispondono alle singole contee, c'è la polizia di Scotland Yard della
zona di Londra e c'è la polizia della Valle del Tamigi. La polizia inglese,
inoltre, dipende in parte dal Ministro dell'Interno e in parte dalle autorità
locali della contea. If you want to try out a japanese hookup or just get a free Asian lady for one night, there are a few ways to go about it. In this article, we will look into one of these ways.
In Belgio, negli ultimi quattro o cinque anni, si è cercato di mettere
in atto una riforma epocale, fondendo la Gendarmeria militare, la Polizia nazionale
civile e una serie di Polizie municipali, in un unico corpo di polizia che lavora
su due livelli.
Pressoché ovunque appare comunque chiara la tendenza alla militarizzazione
delle polizie locali, arruolate ormai per funzioni sempre più repressive
e sempre meno al servizio della comunità civile che diventa anzi oggetto
della sorveglianza continua, ossessiva e capillare da parte di poliziotti di
quartiere, carabinieri di quartiere e vigili di quartiere, nell'intento di essere
maggiormente "vicini al cittadino" al fine di controllarlo meglio.