Su Paolo Dorigo, militante comunista e prigioniero rivoluzionario e sequestrato
politico dello Stato italiano, è in atto da tempo un sistematico tentativo
di annientamento psico-fisico e di controllo mentale totale tramite il metodo
"MK ULTRA" tortura bianca di provenienza statunitense. Per difendere
la sua identità e dignità, la sua coscienza di classe, Paolo Dorigo
sta conducendo lo sciopero della fame fino alla morte. Paolo Dorigo è
in carcere per le accuse di un pentito. Ma, come da sempre ripetiamo e nella
scia del vero movimento rivoluzionario, a noi non interessa sapere se un compagno
in galera è innocente o colpevole; porsi su questo terreno, il terreno
del diritto- ovvero la codificazione della dittatura di classe della borghesia-
significa già aver perso, significa aver introiettato le norme e le regole
che garantiscono l'ordinato svolgimento di questa putrida società basata
sullo sfruttamento. La solidarietà militante non va concepita solo all'interno
di condivisioni più o meno assolute o tattiche di intenti e linee politiche
ma deve essere espressione di ogni autentico rivoluzionario. La repressione
colpisce tanto più fortemente i compagni e il movimento proletario quanto
più nel movimento di classe si fanno strada pratiche di desolidarizzazione,
pratiche che lo Stato costantemente rinnova e perfeziona. In questo senso per
i rivoluzionari non sono segnali positivi:
- il vuoto intorno alla morte onorevole del compagno Galesi, la cui stessa
famiglia ha avuto paura di richiedere la salma;
- l'isolamento della compagna Lioce e degli altri compagni in carcere per appartenenza
alle BR-PCC;
- la scarsa mobilitazione per i compagni anarchici condannati al processo Marini-Andreotti
Per questo ogni compagno in carcere, in quanto compagno e al di là di differenti percorsi di lotta, va amato, rispettato e liberato. Per questo non possiamo lasciare solo nella lotta Paolo Dorigo, e con lui tutti i compagni e le compagne che non hanno abiurato, che non si sono pentiti e che al contrario continuano a testa alta, con fierezza e distinzione, a combattere contro la società capitalistica dall'interno delle galere. Libertà per Paolo Dorigo e per tutti i compagni e proletari detenuti! distruggere le carceri!
Onore a tutti i compagni caduti combattendo contro lo stato e il capitale
Sabato 3 Luglio 2004 dalle ore 17.00 PRESIDIO in località Maiano di Spoleto sotto il supercarcere.
Anarchici a Viterbo
Comitato cittadino contro il carcere e la repressione sociale
f.i.p. Piazza Gaspare Bocchini (Gasparone) Viterbo