Il boom del privato
di Loïc Wacquant (1998)

All'espansione senza precedenti delle attività carcerarie dello stato americano, si è aggiunta la frenetica crescita dell'industria privata della detenzione. Sorta nel 1983, ha già conquistato il 5% della popolazione dei penitenziari (85mila posti letto nel 1996 contro i 15mila del 1990). Forte di un tasso di crescita annuale del 45%, quest'industria è destinata a triplicare la sua quota di mercato prima del nuovo millennio, oltrepassando i 200mila detenuti (ovvero quattro volte la popolazione carceraria italiana o francese).
     Diciassette aziende si dividono 130 penitenziari sparsi in una ventina di stati, principalmente in Texas, Florida, Tennessee e Arizona. Alcune di loro si accontentano di gestire penitenziari già esistenti ai quali forniscono personale di custodia e servizi. Altre offrono tutto nello stesso tempo: progettazione architettonica, finanziamento, costruzione, manutenzione, amministrazione, assicurazione, personale, e persino un servizio di reclutamento e trasporto di prigionieri provenienti da altri stati che prendono in affitto posti letto per i loro pregiudicati. Esiste infatti anche un fiorente mercato dell'«import-export» dei detenuti fra stati, visto che alcuni hanno troppi prigionieri mentre altri hanno troppe celle vuote.
     Da quando Correction Corporation of America, Correctional Services Corporation, Securicor (con sede a Londra) e la Wackenhut sono entrate in borsa, l'industria penitenziaria è diventata una delle chicche di Wall Street. Il mercato del finanziamento del sistema carcerario, pubblico e privato, vale circa 3 miliardi di dollari, e ha un roseo futuro: solo nel 1996 sono state messe in cantiere 26 prigioni federali e 96 statali.
     La rivista Corrections Building News, che dà conto di questo settore del mercato, ha una diffusione di 12mila copie. Ogni anno, l'American Correctional Association, organismo privato fondato nel 1870 con lo scopo di promuovere le attività del settore, riunisce operatori e industriali della carcerazione per un grande appuntamento di cinque giorni. Al Congresso di Orlando, nell'agosto del 1997, più di 650 aziende hanno esposto i loro prodotti e servizi. Tra gli articoli in vetrina: manette rinforzate e armi d'assalto, serrature e sbarre a prova d'evasione, arredamento per celle, come brande e WC mobili, prodotti per l'igiene e alimentari , sedie immobilizzanti e "uniformi per l'estrazione" (da usare con detenuti recalcitranti che non vogliono uscire dalla loro cella), reti ad alta tensione con scariche mortali. E ancora: terapie di disintossicazione per i tossicodipendenti e programmi di "riarmo morale" per i giovani delinquenti, sistemi di sorveglianza elettronica e telefonica, gestione informatizzata dei dati amministrativi e giudiziari, circuiti di areazione antiturbecolosi, senza dimenticare le celle smontabili, le prigioni chiavi in mano e persino un camion attrezzato a sala chirurgica mobile, per le operazioni di emergenza nel cortile del carcere.

Fonte: Le monde diplomatique Luglio 1998