NOTIZIE INTERNAZIONALI
A cura di Pino Patroncini

Francia: le cifre del precariato. L'amministrazione calcola in 206.000 il numero dei non titolari contro 1.700.000 titolari civili nella Funzione Pubblica dello Stato francese. Tra questi 91.000 riguardano le categorie cosiddette particolari, come i MI-SE , i maestri supplenti saltuari delle scuole pubbliche. Gli altri si dividono tra 20.000 contrattisti e oltre 95.000 di altro tipo, tra cui 37.200 insegnanti dell'educazione nazionale, 2.200 dei licei agricoli, 1200 di educazione fisica e sportiva. Tra i 53.900 non docenti la scuola fa comunque la parte del leone con 16.000 operatori di questo genere. In questo conto non rientrano gli "impieghi giovanili", che nella scuola vedono 70.000 aiutoeducatori , la funzione pubblica territoriale (gli enti locali diremmo noi) dove 330.000 non titolari rappresentano circa un quarto dell'organico, e la sanità pubblica, dove i precari sono 45.000 pari al 6,5% del totale.

Francia. Sciopero amministrativo dei direttori di scuola elementare. Nell'ultima settimana di marzo i due principali sindacati dell'insegnamento primario, Snuipp-Fsu e Se-Unsa, hanno deciso di inasprire lo sciopero amministrativo dei direttori di scuola. I direttori di scuola elementare in Francia non costitiscono un corpo dirigente a parte, ma una figura del corpo docente e sono in sciopero amministrativo da più di due anni. Lo sciopero consiste nel rifiuto di trasmettere all'autorità dati statistici e carteggi amministrativi e l'obiettivo è quello di ottenere un diverso regime degli esoneri che ocnsenta di svolgere meglio la funzione. L'inasprimento della lotta comporta il blocco delle relazioni non solo con l'amministrazione centrale, ma anche con le municipalità e con i genitori degli alunni. Rivendicano i 5.000 posti, su 65.000 scuole, non attivati e chiedono più tempo per la loro funzione. Attualmente solo i direttori delle scuole con 12 e più classi beneficiano di un esonero completo, quelli da 9 a 12 classi di un semiesonero, e quelli da 5 a 9 classi di un giorno alla settimana. Nella maggior parte delle piccole scuole , la metà delle scuole francesi, devono al tempo stesso insegnare e assicurare la gestione della scuola.

Regno Unito. Agitazione sull'orario di lavoro. Da tempo il sindacato britannico denuncia l'alto numero di ore di lavoro a cui sarebbero sottoposti gli insegnanti, di fatto oltre 50.
Non c'è quindi da meravigliarsi che ai primi di aprile la conferenza nazionale del principale sindacato, Nut, abbia votato all'unanimità in favore di scioperi su questo argomento, accompagnati dal rifiuto di coprire i buchi nell'orario dovuti a carenze di organico. Il sindacato chiede la insuperabilità delle 35 ore di lavoro settimanali. La decisione ha provocato la reazione stizzita del ministero, che riteneva di poter godere di più consenso tra gli insegnanti dopo gli anni duri della Tatcher. Ma al di là dei toni non è escluso che si vada ad un accomodamento. Il governo conta di produrre, attraverso una diversa articolazione degli staff, una riduzione a 42 ore settimanali e anche se l'obiettivo conclamato per il sindacato è 35 ore, 38 ore potrebbero essere una soluzione onorevole.

Australia. Lasciate che i fanciulli….. L'Australian Education Union, il potente sindacato degli insegnanti australiani ha dichiarato non gradite nelle scuole le visite del governatore Peter Hollingworth. Hollingworth, che in passato era stato anche arcivescovo anglicano di Brisbane, durante una trasmissione televisiva in merito all'argomento di un abuso sessuale ai danni di una quattordicenne da parte di un sacerdote, aveva dichiarato che la vittima avrebbe incoraggiato il colpevole.
La scelta del sindacato ha destato un vespaio di polemiche da parte dell'associazione presidi Asp, del governo federale e di quello dello stato di Victoria. Ma le affermazioni di Hollingworth sembrano averne destato uno più grosso: L'opinione pubblica sta con l'Aeu e secondo l'agenzia Newspoll sarebbe favorevole ad un'uscita di scena dell'ex-prelato. Hollingworrth era già stato molto chiacchierato in passato per la sua gestione di faccende relative a casi di presunti abusi sessuali negli istituti scolastici religiosi del Queensland.
E l'incendio minaccia di estendersi dalla chiesa anglicana a quella cattolica del South Australia: l'arcivescovo cattolico di Adelaide ha dovuto porgere scuse, pagare risarcimenti e riaprire inchieste nei confronti di casi riguardanti minori, casi spesso affrontati con negligenza dalle autorità di pubblica sicurezza.

 

Etiopia: l'Eta resiste. Il sindacato degli insegnanti d'Etiopia Eta continua ad essere dinamico ed attivo ad onta delle misure repressive a cui è sottoposto. Ad Awase si è riunita la conferenza nazionale che raggruppa circa 600 insegnanti di tutto il paese. Era la prima volta che veniva autorizzata una riunione nazionale fuori dalla capitale. Ma l'Eta continua ad e4ssere sotto stretta sorveglianza: nel dicembre 2001 due membri del consiglio esecutivo sono stati detenuti per 26 giorni per aver cercato di organizzare riunioni sindacali regionali e il presidente Dr Taye Woldesmiate è tuttora in carcere.

Turchia. Arresto di insegnanti. Il 3 febbraio Medeni Alpkaya, segretario di settore del sindacato Egitim-Sen a Diyarbakir è stato fermato durante un coimizio. Altri sette sindacalisti della scuola sono stati incarcerati nei giorni successivi. Questi arresti dimostrano inegerenze del governo ed intimidazioni nei confronti dell'attività sindacale.

Nepal. I docenti fra l'incudine e il martello. L'Internazionale dell'educazione ha lanciato un appello urgente per il Nepal. La ripresa della guerriglia da parte del Partito Comunista Maoista ha posto gli insegnanti e i loro sindacati NTA e NNTA in una posizione difficile: nonostante che le posizioni dei sindacati siano molto distanti da quelle dei maoisti, le autorità sospettano che molti sostengano le attività dei guerriglieri. Mentre almeno un trentina di membri della NTA e della NNTA sono stati uccisi dai guerriglieri, un centinaio di insegnanti vengono detenuti in stato di carcerazione provvisoria senza sapere neppure i capi di imputazione. Altri educatori sono persino spariti.

Georgia. Successo dello sciopero della fame. Il presidente del sindacato degli insegnanti Ftutg-Solidaroba aveva avviato in gennaio uno sciopero della fame per protestare contro i bassi salari degli insegnanti. E' stato raggiunto in questa azione da altri undici sindacalisti, ma ha dovuto essere ricoverato in ospedale. Ma nel giro di 11 giorni il governo ha accettato di raddoppiare i salari. I media avevano ampiamente sostenuto lo sciopero.