APPELLO PER DUE LEGGI
DI INIZIATIVA POPOLARE
Esiste nel Paese un movimento che coinvolge soggetti fra loro profondamente diversi, ma che si ritrova unito ad nell'affrontare una campagna di libertà fatta di pragmatismo e di buon senso. Quella per la legalizzazione delle droghe leggere e per la depenalizzazione completa del consumo di droghe. Il diritto penale deve progressivamente ritrarsi dalla questione droghe, riducendo i rischi della marginalità e dell'esclusione sociale per i consumatori, eliminando qualsiasi forma di sanzione per il consumo di tutte le droghe e legalizzando quelle leggere dati delle relazioni ministeriali ci dicono da diversi anni che una cifra intorno al 30% dei circa 50000 detenuti nelle carceri italiane è tossicodipendente: una metà di questi entra direttamente per violazione della cosiddetta legge "antidroga" e un'altra metà per reati diversi, ma pur sempre legati alla necessità di procurarsi il denaro per l'acquisto clandestino delle sostanze.
Anche relativamente al totale degli ingressi in carcere (sia di soggetti tossicodipendenti che non), circa la metà riguarda il fenomeno droga.
E' dunque prioritario "decriminalizzare" la figura del consumatore, superando la normativa e l'ottica della proibizione, che non distingue tra consumo e tossicodipendenza e fra droga e droga. Così sostanze diverse vengono accomunate, perchè sono tutte allo stesso modo proibite, nella categoria "ideologica" di "droga".
Per questo la distinzione tra droghe pesanti e leggere, togliendo queste ultime dalla clandestinità, ha un valore anche simbolico. Si riconosce che per una sostanza, i cui rischi sulla salute sono assai contenuti e di gran lunga inferiori rispetto ad altre droghe legali come l'alcool, i rischi maggiori sono invece prodotti dal contesto di illegalità in cui la cannabis viene utilizzata. Il consumo è diffuso soprattutto fra i giovani tra i 15 e i 21 anni, ed è generalmente occasionale, legato a particolari stili di vita giovanili. L'attuale proibizione totale spinge una parte di questi consumatori in un circuito di marginalità altamente rischioso, facendo convivere sul mercato nero e illegale droghe diverse negli effetti e nei danni che possono generare.
Legalizzazione e completa depenalizzazione sono dunque due innovazioni necessarie perchè tramonti la demonizzazione generalizzata di tutte le sostanze che non appartengono al circuito tradizionale del consumo e l'altrettanto generalizzata demonizzazione dei comportamenti individuali dei consumatori di droga.
Il movimento dei consigli comunali, dei centri sociali, delle forze politiche, delle organizzazioni giovanili, delle associazioni che operano e riflettono sulla questione droga può, attraverso queste proposte di legge di iniziativa popolare, rilanciare una grande battaglia civile.
Coordinamento provinciale antiproibizionista (-cs-)