MA QUALE SINISTRA?!
- Questione lavoro e Mezzogiorno: aumenta la
disoccupazione, la precarizzazione, il lavoro nero, e che
ricetta ci propinate? Flessibilità, incentivi alle
imprese, abbassamento del costo del lavoro e lavori
socialmente inutili. Per il Sud si agita lo
spauracchio dello sviluppo ad ogni costo, del treno del
progresso da non perdere, in nome del quale si applicano
nuove gabbie salariali (contratti darea) e nuova
caritatevole assistenza (reddito minimo di inserimento).
Noi non abbiamo alcun treno da prendere, abbiamo i nostri
tempi, e vogliamo garanzie reali, che ci consentano di
vivere dignitosamente, vogliamo un reddito garantito, che
ci permetta di scegliere la quantità e la qualità del
lavoro. Se ormai è da ogni parte riconosciuto che la
disoccupazione è strutturale, ci sembra ipocrita
perpetrare la proposta di ammortizzatori sociali lesivi
dellintelligenza umana. Roma non può decidere
sulle nostre teste: non ci serve il ponte sullo Stretto
per lavorare. Possiamo inventarci lavori meno sciagurati,
per valorizzare e salvaguardare la nostra terra.
- Questione immigrazione: è razzista e incivile il
principio che sta dietro listituzione dei Centri di
Detenzione per immigrati. Essere clandestini non è reato,
i flussi migratori esistono da sempre. 60 mila permessi
di soggiorno in Italia non sono troppi, ma troppo pochi:
il nostro Paese può ospitare molte più persone, può
frenare il traffico illegale di carne umana e gestire
direttamente gli ingressi, può evitare che gli immigrati
e le immigrate diventino merce sfruttabile per le
organizzazioni criminali. E terroristico il
parallelo immigrazione = insicurezza, sappiamo bene che
la sicurezza sociale ha altre basi. La sinistra dovrebbe
perseguire la contaminazione interetnica, e la
moltiplicazione di centri di accoglienza veri ed aperti.
- Il conflitto nei Balcani: è ancora aperto, non cè
alcuna pace, se non armata, lodio si è acuito, la
pulizia etnica si è invertita ma non è mai cessata. I
DS hanno avvallato una guerra sporca, nascondendosi
dietro un aggettivo meschino quanto falso: "umanitaria",
per tentare di giustificare la distruzione di intere città
e il massacro di civili inermi. La Missione Arcobaleno ha
rivelato la sua falsità, con lo scandalo dei convogli
mai inviati, o mai arrivati, o peggio saccheggiati.
Milioni di italiani hanno creduto di fare solidarietà,
forse per lavarsi la coscienza, mentre le basi militari
da cui partivano, quasi un anno fa, gli aerei della morte
erano proprio italiane.
- Pianeta droghe: ottima dichiarazione di intenti,
visto che una parte consistente dellelettorato
giovanile fa uso di sostanze psicoattive! Ma lantiproibizionismo
non può rimanere un ritornello stonato, mentre persone
normalissime vengono perseguitate per uno spinello, la
malavita si fa i miliardi sulla salute dei giovani e meno
giovani, e le carceri scoppiano perché i tossici
sono costretti a delinquere per comprarsi la roba.
Finchè le droghe saranno illegali, il loro mito crescerà,
e nessuna utile informazione potrà essere fatta su usi e
abusi delle sostanze. Le droghe sono parte della civiltà
umana: accettarlo significa cominciare a ridurne i danni.
Non abbiamo dimenticato Apo Ocalan, che il governo
italiano ha letteralmente venduto alla Turchia, negandogli lasilo
politico cui aveva diritto, per non turbare gli equilibri
internazionali e gli interessi economici in gioco. Il simbolo
della resistenza kurda resta a marcire nelle famigerate carceri
turche, sotto lascia del boia, mentre nessuna discussione
seria sul popolo kurdo è stata affrontata.
Forse abbiamo trascurato qualcosa: è difficile tenere a mente
fatti e misfatti di questo scipito governo! Eravamo occupati ad
impegnare (o impegnati ad occupare) il nostro tempo nei centri
sociali e nelle strade, a contatto con i disoccupati, gli
immigrati, i tossici; siamo noi stessi precari, studenti e
clandestini, occupiamo gli spazi perché ci piace fare il lavoro
che ci piace, anche se nessuno ci paga per farlo (e questo ci
piace di meno), vogliamo contaminarci di tutto e tutti, facciamo
politica per passione e non per mestiere.
Il teatrino dei politicanti di mestiere ci indigna: le
elezioni regionali sono la riproposizione per la sinistra locale,
della politica delle poltrone e non dei programmi. Nessun
dibattito si apre in campagna elettorale sui problemi reali della
gente. Repressione e stato di polizia sembrano essere lunica
risposta che la maggioranza di governo sa dare ad istanze di
bisogni e di cambiamento. E mentre cala laffluenza alle
urne, sale lindignazione, e la rabbia
DIRITTI DI CITTADINANZA PER
TUTTI I DISOCCUPATI, PRECARI E CLANDESTINI
SPAZIO SOCIALE FILO ROSSO
F.I.P. UNICAL 20/03/00