DISOCCUPATI: E' TEMPO DI AGIRE!

Il comitato autorganizzato 'Nsisti ca esisti nasce a Cosenza i primi di marzo e raccoglie la partecipazione di soggettività diverse, universitari, lavoratori in nero, lavoratori precari e disoccupati "cronici", uomini e donne.

L'intento è quello di dare visibilità alle conseguenze della disoccupazione cosiddetta "strutturale" o "tecnologica": le macchine sostituiscono la manodopera, il lavoro diminuisce, nè imprese nè stato sono capaci di creare nuovo lavoro "garantito". Risultato?

Uno spettro si aggira per l'Europa:

venti milioni di disoccupati senza alcuna garanzia per il proprio futuro.

Venti milioni di persone, ricche di creatività, di saperi e di conoscenze, sono rese invisibili da un sistema che non riconosce loro la cittadinanza, il diritto all'esistenza.

La situazione è ancora più allarmante in Italia e in Grecia, gli unici Paesi dell'Unione Europea che non garantiscono un sussidio di disoccupazione.

La Calabria poi è la regione con il più alto tasso di disoccupazione (30%).

Noi siamo stanchi di aspettare un lavoro che non c'è, abbiamo deciso di rompere l'invisibilità, simbolicamente indossando la tuta bianca, e concretamente, autorganizzandoci, impegnandoci in prima persona, ognuna con le proprie esperienze.

Un reddito garantito, i servizi essenziali gratuiti (casa, sanità, trasporti, istruzione, ecc.) e la possibilità di inventarci da noi un lavoro, sperimentando forme nuove di cooperazione sociale, rappresentano per noi la misura minima e necessaria dovuta, visto che l'enorme quantità di ricchezza prodotta è frutto della somma della cooperazione degli individui tutti.

Si tratta di un'utopia possibile: già domani, il Comune potrebbe concedere ai disoccupati il trasporto urbano gratuito, la riduzione delle tasse comunali, l'accesso gratuito a cinema e teatri, convenzioni con l'Università. Questa non è per noi la soluzione, ma un obiettivo minimo dal quale partire.

Non chiediamo assistenza, vogliamo la possibilità di vivere dignitosamente, e di utilizzare le nostre reali attitudini e passioni. Quello che ci propinano oggi è un tipo di "sviluppo" per il Sud, basato sul lavoro precario, sull'abbassamento dei salari (vedi contratti d'area) e sulla sperimentazione del "salario di povertà" (vedi Isola Capo Rizzuto o San Giovanni in Fiore): noi del Sud preferiamo un reddito per lavorare anzichè lavorare per un reddito.

Oggi in Italia esiste una rete d'azione formata da disoccupati e precari, la rete delle Tute Bianche: da Roma a Bologna, da Genova a Venezia, da Padova a Cosenza, e in tante altre città italiane, abbiamo capito che la disoccupazione non è un dramma da vivere in solitudine, ma un pretesto per divenire una sola moltitudine.

Le nostre riunioni si svolgono ogni GIOVEDÌ alle ore 18:00 alla Casa delle Culture, Corso Telesio: partecipa anche tu alle discussioni e alle "buone azioni" che il Comitato propone in città per rendersi visibile! E ogni SABATO alle ore 15:00 sintonìzzati su Radio Ciroma (105.7) con il programma "ONDE INVISIBILI" per ascoltare la voce dei disoccupati e per dire la tua!

SE IL LAVORO E' UN DIRITTO

IL REDDITO E' UNA NECESSITA'

COMITATO D'AZIONE DISOCCUPATI E PRECARI

'NSISTI CA ESISTI

RETE DELLE TUTE BIANCHE-COSENZA