E' QUESTO IL FUTURO DELL'UNICAL?
Un grave episodio autoritario e repressivo si è verificato mercoledì 1 luglio all'Università della Calabria. Teatro dell'accaduto l'anfiteatro del Centro Residenziale da poco intitolato a Maurizio Grande, dove si stava svolgendo un'assemblea indetta dalle liste UDU e PAS sull'assegnazione di un blocco intero di appartamenti ad uso foresteria per docenti e la conseguente perdita di più di 70 posti-letto per studenti. Presenti i membri di vari collettivi universitari, e alcuni rappresentanti degli studenti appartenenti alla lista di Università Futura, quali un consigliere d'Amministrazione, un membro del Consiglio d'Amministrazione del Centro Residenziale, e un rappresentante del CAMS, con i loro seguaci.
La discussione si è animata soprattutto parlando delle gravi responsabilità dei rappresentanti (di UF, ICU, RDU) in merito all'attuale politica universitaria, e dopo l'intervento di uno di questi a favore della riduzione dei posti letto destinati agli studenti, posizione che va contro qualsiasi principio di Residenzialità (elemento fondante originario dell'UNICAL), la tensione era ulteriormente salita, quando il Consigliere d'Amministrazione Pierpaolo Muoio ha improvvisamente aggredito e malmenato uno studente della lista PAS; solo l'intervento repentino di alcuni dei presenti ha fermato la follia del leader di UF.
Tutto ciò è inaudito, l'Università è diventata veramente territorio di nessuno, se possono essere perpetrati simili episodi di intolleranza, e se alle critiche si risponde con l'uso spropositato della violenza, soprattutto da parte di un rappresentante istituzionale.
Questo è soltanto la punta dell'iceberg: negli ultimi mesi gli associati di UF sono stati protagonisti di continue minacce ed attacchi personali nei confronti di quelle soggettività che hanno "osato" criticare l'operato dei suoi rappresentanti, non dimentichiamo infatti, l'incitamento (proprio da parte dei rappresentanti degli studenti di UF durante una riunione del Consiglio) a chiudere gli spazi sociali di questo Ateneo ed in particolare lo S.S.O.A: Filo Rosso, che è stato conquistato dagli studenti e da essi autogestito e mantenuto con anni di lotta, di attività politiche, culturali e sociali e che da sempre ha cercato di stimolare una maggiore partecipazione degli studenti alla vita del Campus.
Dallo scandalo sulle indennità d'oro agli interessi ed ai favoritismi personali nella gestione dei fondi pubblici, dalla mancata informazione per le decisioni prese sulla testa degli studenti alle minacce repressive, questi soggetti si sono resi protagonisti di un preoccupante decadimento della coscienza studentesca e della violazione di principi democratici quali la libertà d'opinione e la libertà d'associazione ed espressione politica; diritti questi inviolabili, patrimonio di tutti i movimenti studenteschi di questa università.
Rivolgiamo pertanto un pressante invito alla popolazione studentesca, al corpo docente e alle autorità accademiche affinché prendano posizione su questi atti repressivi.
Crediamo sia pericoloso sottovalutare questi avvenimenti, l'indifferenza potrebbe rivelarsi (come già sta avvenendo) un forte rischio per la vivibilità dell'Ateneo; per questo è necessario che, soprattutto gli studenti, siano più attivi nel difendere questi principi rispondendo in maniera forte a talli soprusi e rivalutando una pratica democratica come la pubblica discussione sulla vita del campus.
Non possiamo permettere che certa gente utilizzi la carica che riveste legalmente per legittimare e camuffare i propri interessi economici e di potere in nome di una rappresentanza virtuale e strumentale, a danno della crescita culturale e sociale degli studenti, ma è veramente intollerabile che, non appena qualcuno accenni ad una qualsiasi forma di dissenso questi stessi siano pronti a calpestare le più elementari norme di democrazia.
Pertanto chiediamo le immediate dimissioni di Pierpaolo Muoio e degli eletti di UF.
PAS,S.S.O.A. FILO ROSSO, UDU, ASS. CULT. ENTROPIA,CIROMA, GIOVANI COMUNISTI.