ASSOCIAZIONE TEATRO ROSSO SIMONA

in

"the strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde"

con

Iris Balzano

Guia Arcucci

Gina Gualtieri

Donato Martano

Paolo Mauro

Manolo Muoio

Laura Mazzitello

Ernesto Orrico

Raffaella Salamina

Angela Zwingauer

 

 

DRAMMATURGIA

Enza Costantino

Lindo Nudo

REGIA

Lindo Nudo

Immagini video Angelo Gallo (coop. hop.là)

La musica della canzone " It's ill to loose the bands" è stata composta da Raul Gagliardi

Consulenza per la scelta delle musiche Vincenzo Avolio

 

it's ill to loose the bands that god decreed to bind; è male sciogliere i lacci che dio volle uniti

still will we be the children of the heather and the wind noi saremo sempre i figli dell'erica e del vento

far away from home , o it's for you and me pur se lontani è sempre per te e per me

that the broom is blowing bonnie in the north countrie. che la ginestra si agiti bella nelle lande del nord

indagare il metodo. Soprattutto.

Sbattito di palpebre come orgasmo universale.

A tutti i costi sincerità

Risate e letto di morte queste le nostre conquiste ultime

A tutti i costi libertà.

Mille fari da mille che illuminano il nostro attimo.

Cerchiamo. Nuovi compagni. Nuove storie. Il Rito. Soprattutto.

Il momento della trasformazione. Il metodo.

L'attimo che si va vuoto. Sbadiglio d'eternità che annulla la vita.

Ora. Velo di seta che svolazza leggero sul nostro cuore.

Ora. Lama d'acciaio che attraversa la nostra spina dorsale.

Ora. Volti che si deformano. Lotte violente.

Lo specchio lacerato. Il doppio...e ancora: "contrappunto di dolcezza e furore"

Ora. Strappo brandelli di carne, brandelli di esistenza, brandelli di ombra.

Ombra che danza festosa sulla parete.

Ombra come attrice che cerca le sue pose, i suoi spettatori.

Ombra che trova rifugio impaurita o sghignazzante dentro la nostra caverna.

Jekill e Hyde: le due facciate dello stesso foglio.

Come artista cerco grandi distese di serenità, grandi ritualità, grandi scambi a livello umano.

Come artista di teatro ho il dovere di difendere lo spazio e le atmosfere create.

Come uomo-artista avidamente cerco i miei maestri, i miei allievi, i miei compagni di viaggio; le strade della dolcezza, le strade del fuoco.

Un "Giorno di festa" non sarà mai più importante e più bello di trenta giorni di sudore.

Diffido delle descrizioni. Voglio vivere l'esperienza della realtà della scena non descrivere tale esperienza.

Diffido della parola quando posso. " La contraddizione, che tanto sconcerta il modo di pensare ordinario, deriva dal fatto che dobbiamo usare il linguaggio per comunicare la nostra esperienza interiore, la quale per sua stessa natura trascende la possibilità della lingua"

Ci rimane il Gesto. è anch'esso codice, trasposizione di una realtà altra? E' vero.

Ma il gesto è più istintivo, più immediato e meno vincolato ai compromessi della civiltà e del commercio, alle bugie.

Il "Gesto teatrale" che nasce da un corpo nudo è un lampo di illuminazione, una lezione di vero.

Ora è questa la nostra ricerca. Siamo in anticipo? In ritardo? Percorriamo sentieri già battuti? Inflazionati? Svenduti?

Non importa. A noi interessa il nostro "ora".

Compagni di viaggio regaliamoci il gesto nuovo; liberiamolo dalla gabbia-corpo, dalla gabbia pudore.

 

 

 

 

 

 

Associazione Teatro ROSSOSIMONA

 

The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde

Ispirato all'omonimo romanzo di Robert L. Stevenson.

Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde e', come tutti sanno, la storia dello sdoppiamento di un unico individuo in due entita' diverse.

Il primo, Jekyll, e' un uomo sostanzialmente buono, che ha dedicato la sua vita al progresso della scienza, ma che ha sempre vissuto dolorosamente e "con un senso di vergogna quasi morboso " i suoi momenti di caduta, il suo lasciarsi andare, talvolta, a piaceri disonorevoli.

Da qui la sua esistenza caratterizzata da una " profanda doppiezza ".

Hyde, la cosa generata dagli esperimenti del Dottore, per quanto ne condivide la natura, e' totalmente diverso da lui. E' l'incarnazione del Male che, liberato da qualsiasi remora o freno inibitore, diventa assoluto e incontrollabile.

Il tema del doppio ha da sempre affascinato l' immaginazione degli esseri umani riempiendo le pagine della mitologia e della letteratura di moltissimi popoli. Non a caso esistono qualcosa come una settantina di versioni cinematografiche del racconto di Stevenson, anche per la tecnica usata dall' autore, considerato l' iniziatore del romanzo breve , che costruisce la storia su un rigoroso susseguirsi di fatti, proposti con i modi e i tempi della realta' anche quando ci pone difronte alle piu' ardite invenzioni della fantasia.

Propio questa particolare struttura da lo spunto per la nostra elaborazione drammaturgica tutta basata sull'alternanza tra l' azione diretta e il racconto in terza persona, tra lo straniamento e l' immedesimazion piu' totale con i diversi personaggi. Un susseguirsi di situazioni completamente vissute suò filo di una fisicita' e di una tensione estreme, che ci restituiscono tutta la complessita' del perverso rapporto fra il povero Henry Jekyll e gli istinti piu' remoti del suo corpo e della sua mente.

Esistono molteplici interpretazioni possibili della vicenda del Dottor Jekyll e del suo gemello malvagio. Sicuramente, all'epoca della pubblicazione del libro, essa rappresento'una critica feroce all' ipocrisia e alla falsa morale della societa' vittoriana, soffocata dalla paura del peccato costretta da una morale imposta dall'alto. Ma una lettura esclusivamente storicistica del racconto rischia di costringerlo entro limiti inaccettabili: come non tener conto infatti dello spessore poetico e fantastico di questo viaggio nel regno del magico?

Jekill e' l'uomo che sfida coscentemente l'ignoto per avventurarsi oltre divieti in mondi inesplorati, i confini tra l' uomo e il divino si cancellano, perche' egli e' riuscito a penetrare nei terribili dolci segreti della natura.

Hyde, dal canto suo, resta nella nostra memoria. La sua e' una presenza inquietante, scomoda, il suo fascino stregonesco ci turba. Come succede a Jekill, da pprima ne siamo attratti; poi troviamo un terrore autentico della sua energia distruttrice; infine siamo mossi a pieta' per la trgedia che suggella la sua apparizione nel mondo degli uomini " normali ".

Al fondo di tutto c'e' un' inconfessabile desiderio di invidia e di rimpianto: se da una parte, infatti egli e' sangunaria violenza impeto assolutamente negativo, dall' altra rapprsenta la corsa della liberta' senza limiti l' attaccamento alla vita, il delirio, e l' amore di se' il delitto che non conosce rimorso. Possiamo averne paura, cosi' come abbiamo paura della liberta' eccessiva, dei sogni troppo rivelatori o di cio' che cestiniamo a considerare altro da noi; ma possiamo, forse a dispetto di noi stessi, anche amarlo, propio come amiamo la liberta' e i nostri sogni.